CAPITOLO 13

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Pov: Nicolò

Vanessa: «32...33...Locatelli cosa sono quelle gambe floscie????»
Trattengo una risata per rispetto, ma se fossi in Loca l'avrei già zittita. Già basta e avanza il Mister, poi viene la sua versione femminile egocentrica e leggermente cagacazzo, e siamo apposto.

ore 12:20

Finalmente finiamo l'allenamento e concludiamo con un risveglio muscolare post partita,e strano ma vero ma domani sarà il nostro giorno libero, probabilmente uno tra i pochissimi che ci verranno concessi.

Andiamo tutti a lavarci in hotel e per mia grande sfortuna mi sono completamente dimenticato che in camera con me c'è ancora quello lì dalla faccia insopportabile, ma cerco di non pensarci e mi fiondo subito in doccia.

Pov: Caterina

Chiedo alla receptionist dove si trova la mia camera, considerando che dal mio arrivo qui in hotel non ho ancora avuto modo di sistemarmi, nessuno sa che sono qui a Roma, tranne Jo, ci parliamo spesso e lui è l'unico a cui lo abbia detto. Lucy mi raggiungerà nel pomeriggio, non è riuscita a prendere in tempo il biglietto con me.

x: «sei stata fortunata»
«in che senso scusami?»
x : «fino a giovedì prossimo questo hotel è chiuso per via del pernotto della nazionale, ma mi hanno riferito che tu sei una loro amica stretta»
Sorrido a quelle parole, specialmente le ultime "amica stretta"..
Mi porge la chiave della stanza e la ringrazio , e con il mio trolley nero mi dirigo verso l'ascensore.

Non riscontro difficoltà nel trovare la mia stanza, si trova al sesto piano, e appena ci metto piede ne rimango incantata dalla bellezza. Una suite delux tutta per me con tanto di letto matrimoniale e un terrazzo favoloso.

«ooh finalmente un po di relax» sono tentata nel buttarmi sul letto ma mi ricordo dì provenire da un volo dove ho sudato peggio di un cammello, sarebbe forse il caso di farsi una doccia.

[..]

«no merda!» provo ad aprire e chiudere il rubinetto della doccia ma nulla da fare non si apre.
L'unica cosa che mi viene in mente da fare è chiamare Jo, che da quanto ho capito è sul mio stesso piano.

Squilla la segreteria telefonica, perfetto.
Infilo l'accapatoio e le ciabatte ed esco dalla camera andando a bussare direttamente alla sua stanza.
La sua camera è la numero 620, poco distante dalla mia. Trovo la porta socchiusa, che si sia dimenticato di chiuderla?

Entro lentamente e non trovo nessuno..
«jo..jo ho provato a chiamar-OMMIODIO»
Nicolò: «porca puttana cate cosa cazzo ci fai qui???» si copre subito lì sotto e io imbarazzata richiudo la porta. Non posso crederci, tra tutti i compagni di stanza Jo doveva avere proprio lui?
«doveva essere una sorpresa!» urlo da dietro la porta del bagno.

Nicolò esce dal bagno con un asciugamano intorno alla vita, e wow..Ok no.

Nicolò: «beh a quanto pare ora non lo è piu. Non ci credo quel coglione si è dimenticato di chiudere la porta»
Si stropiccia gli occhi e poi mi guarda per qualche secondo, notando che anche io sono praticamente mezza nuda.

Nicolò: «beh ehm..come mai sei qua allora? e per giunta in accappatoio»
Arrossisco, chissà cosa avrà pensato.
«la mia doccia non funziona ed ero venuta qua per sapere se potevo usare la tu- ce volevo dire la vostra..ma se è un problema non fa nulla cambio camera»

Nicolò: «quello sicuro ahahah, non credo che possa essere il massimo venire sempre qua ogni volta che devi farti la doccia, ma comunque non ti preoccupare, per questa volta puoi usarla.»

Stupita dalla sua risposta li sorrido, è stranamente dolce e la cosa è preoccupante.

«va bene grazie, vado a prendere i vestiti allora.»

«ah e nico»
Nicolò :« si? »
«non dire niente ancora agli altri che sono qui, sai mi piacerebbe non rovinare la sorpresa almeno a loro» ridacchiamo e lui annuisce sorridendo. Quel sorriso..

[...]

Sistemo i capelli in uno chignon veloce ed esco dal bagno, dove trovo Nicolò sdraiato sul letto con in mano il telefono, ma non appena mi vede uscire, i suoi occhi incontrano nuovamente i miei , e lui  alza leggermente l'angolo della bocca

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Sistemo i capelli in uno chignon veloce ed esco dal bagno, dove trovo Nicolò sdraiato sul letto con in mano il telefono, ma non appena mi vede uscire, i suoi occhi incontrano nuovamente i miei , e lui alza leggermente l'angolo della bocca.

Nicolò: «ti dona il rosso»
«Nicolò Barbarella sei troppo gentile come mai?»
Nicolò: «ecco ora mi ci fai pentire di essere gentile, andiamo Kate»

«non dovremmo andare a pranzo ora?»
Nicolò: «oh si hai ragione »

spazio autrice
heyla notturnii, dite la verità, non ve lo aspettavate ehh😏😏
domani posto il continuo promesso<3
detto ciò vi dico notte e vi ringrazio per le 2k letture🥺siete mitici:)

𝒈𝒊𝒐𝒄𝒐 𝒅𝒊 𝒔𝒈𝒖𝒂𝒓𝒅𝒊 || 𝗻𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼̀ 𝗯𝗮𝗿𝗲𝗹𝗹𝗮💙Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora