CAPITOLO 34

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Pov: Caterina
Non ci credo che tra tutti i ragazzi possibili che potevo colpire, proprio lui doveva esserci. Non però che mi dispiaccia dopo quello che ha combinato...

Lucy: «siete la ship di questo europeo»
Per poco non cado giù dallo sdraio.
«ma per l'amor di dio!» spero non ci abbia sentito.
Mi spalmo la crema su tutto il corpo, per poi sdraiarmi a pancia in giù con il pezzo di sopra del costume slacciato, consapevole di avere gli occhi di Nicolò puntati addosso come suo solito. Peccato Nicolo, potevi slacciarmelo tu stesso ma hai preferito mentirmi.

Dopo mezz'ora passata ad abbronzarmi viene Berna a chiedermi di fare un tuffo con lui, accetto volentieri e subito dopo ci ritroviamo immersi in acqua, infastidendo Chiesa con i nostri schizzi.

Berna: «e quello era un tuffo?»
«si lo so sono consapevole del mio talento nascosto nei tuffi» tutto il contrario praticamente.
«a me sembrava più che un tuffo un-»
«fede non lo voglio sapere hahahaha»
Ridiamo e io intanto mi siedo sul bordo per prendere altro sole, tornerò a Milano che non mi riconosceranno da quanto sarò abbronzata, magari.

Lucy mi raggiunge con Federico, Berna intanto nuota e Nicolò si toglie la maglia rimanendo completamente a petto nudo, potrei giurare di averlo visto guardarmi. Cate non guardare, cate non guardare.

piu tardi...

Leonardo Bonucci ci raggiunge in piscina con altri ragazzi, hanno finito le conferenze stampa quindi ora possono rilassarsi in piscina con noi, e meno male, perché l'atmosfera cominciava a farsi tesa.

Il co-capitano viene a sedersi a bordo piscina vicino a me, mi fa un po' strano perche di solito non parliamo molto, non ha proprio un carattere facile.

Bonucci: «allora, Cate, ti trovi bene qua con noi?»
«si tutto sommato si, sto vivendo una bella esperienza»
Loca: «e probabilmente anche il sogno di tutte le nostre tifose» dice togliendosi la maglia davanti ai miei occhi, sempre il solito.
«si dai potrebbe essere vero..» Mi avvicino cauta a Manuel e di colpo lo spingo in acqua.

Bonucci: « grande batti il cinque hahahaha»
Locatelli nel frattempo riemerge dall'acqua lanciandomi un occhiataccia, anche se in fondo so che mi vuole bene.

Durante il pomeriggio ho completamente perso di vista Nicolò e senza prestarci troppa attenzione devo ammettere che non sono poi così dispiaciuta. Spero che in futuro almeno ammetta i suoi sbagli, cosa che finora non ha mai fatto.

Torno sullo sdraio per leggere il libro che ho comprato stamattina, ma ovviamente non posso permettermi di allontanarmi un attimo che subito "sentono la mia mancanza".

«No nono state fermi daiiii» Federico, Lorenzo, Ciro e Manuel mi prendono tutti quanti in braccio fino a portarmi in acqua a peso morto.
Capendo la cazzata che hanno fatto, se ne scappano a gambe levate mentre io zuppa d'acqua torno sullo sdraio rassegnata.

Ormai è sera, più precisamente le 19:35, i ragazzi poco fa hanno terminato l'ultimo allenamento prima di venire a cena, domani c'è il Belgio e la cosa mi mette ansia, non voglio immaginare loro. Però pensandoci Manuel aveva ragione, sto vivendo davvero il sogno di tutti, e ne sono più che grata.

Nicolò a tavola con mia grande sorpresa si va a sedere dall'altra parte della sala, cosa che da una parte mi fa tranquillizzare.
Ovviamente non mancano mai le battute e le risate che puntualmente con la squadra ci facciamo, non sono gli azzurri senza questo.
Tutto andrebbe a gonfie vele se non fosse per Vanessa seduta difronte a me che non fa che scambiarsi occhiate ammiccanti con Jorge. Bah

Pov: Nicolò

Tutti non fanno altro che scherzare, provo a inserirmi ogni tanto nei discorsi ma non riesco, poi il mio umore non è proprio dei migliori per scherzare e l'unico responsabile di questo sono io.
Federico mi lancia più volte occhiate come per dire "ci sei?" "sei tra noi?"e io puntualmente annuisco annoiato. In testa ora ho solo la partita di domani e quella che verrà, se verrà..
L'ultima volta non ho dato il meglio di me, questa volta devo muovermi ed essere pronto a tutto. C'è Lukaku nel Belgio, il mio grande amico di squadra, è una forza della natura quell'uomo.

Sento il telefono vibrare, controllo rapidamente ed è Manuel.

«smettila di fare il cane bastonato, o le parli o chiudi per sempre» Potrebbe avere ragione ma sono troppo orgoglioso per farlo anche in una situazione del genere. Aspetterò il momento giusto.

𝒈𝒊𝒐𝒄𝒐 𝒅𝒊 𝒔𝒈𝒖𝒂𝒓𝒅𝒊 || 𝗻𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼̀ 𝗯𝗮𝗿𝗲𝗹𝗹𝗮💙Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora