CAPITOLO 29

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Pov: Caterina

Sono passati un po' di giorni, circa una settimana, i ragazzi hanno affrontato il Galles e l'Austria, hanno superato entrambi con grande successo e sono davvero orgogliosa di ognuno.

Intanto il mio rapporto con i ragazzi si è rafforzato sempre di più, specialmente con i soliti Loca Lore Ciro Matte e Nicolò, passiamo molto tempo insieme appena possibile, mi sentirei persa senza di loro. Per quanto riguarda Nicolò stiamo vivendo la nostra situazione con alti e bassi, anche se ormai è inevitabile ci sia qualcosa tra di noi.

Anche con Jorge la situazione è migliorata, lui e Vanessa hanno legato di più rispetto alle scorse settimane, lui per fortuna non mi cerca più e ha capito le mie intenzioni. Lucy invece passa sempre il suo tempo con Federico, ormai stanno insieme, sono davvero felice per loro ma spesso io e lei non ci riusciamo più a capire come un tempo, ma credo dipenda dalla situazione, probabilmente quando torneremo a casa tornerà tutto come prima.

Oggi è martedì 29 giugno, siamo rientrati da Londra giusto ieri dopo la partita, ed è stato emozionante stare nello stadio in cui si giocherà la finale di Euro2020, e se ci penso bene mancano solo 2 partite alla finale (se ci arriviamo), dopo di che si tornerà alla normalità...

Non siamo più a Bologna ma siamo a Coverciano, e direi anche finalmente,anche se devo ammettere che mi manca un po' Roma, sono successe tante cose lì..

Coverciano non so come descriverla, è come l'oasi felice della nazionale italiana, come una specie di agriturismo immerso negli alberi e nella natura. I campi da calcio non hanno niente a che vedere naturalmente con quelli di Bologna, sono enormi e non sto esagerando.

Io e Lucy abbiamo scelto una camera singola a testa perché so già che con Federico di mezzo non avremmo avuto privacy. Sono contenta così, mi piace anche stare da sola.

Sento bussare alla porta così vado ad aprire, trovo Berna appoggiato allo stipite, senza maglia e con solo dei pantaloncini, deve essere un'abitudine qua.
Berna: «disturbo?»
Faccio no con la testa evitando di guardare i suoi addominali.
«stavamo organizzando un piccolo torneo di calcio e ci manca un posto...ti va?»

Non che sia così brava a calcio ma l'ultima volta me la sono cavata abbastanza, sarà divertente sentirli insultare a vicenda.
«arrivo mi cambio e sono da voi»

Dieci minuti dopo sono all'ingresso del centro cercando di capire da che parte siano i campi da calcio, questo posto è un labirinto. Per mia fortuna c'è il mister che mi vede e mi indica la strada, che figura.

«eccomi qua»
I ragazzi mi vedono e Spina mi lancia la pettorina gialla fluo, anche se sono un po' incerta nell''indossarla data la puzza di sudore, ma non faccio storie e la infilo.
Bonucci: «cate tu sei nella squadra di Manuel»
Chiaramente contro Nicolò.

[...]
A metà del torneo i punti sono 4-5 per loro, chiaramente avere me in squadra è già di suo uno svantaggio.
Lorenzo: «mo li aggiusto io state tranquilli»
Loca: «sei troppo competitivo Lorenzo»
Lorenzo: «sono competitivo dal giorno in cui mi hanno messo con un pallone tra i piedi, pensi di potermi ferire?» scoppiamo a ridere e nel frattempo inizia il turno decisivo.

Nicolò corre verso la porta ma riesco non so con quale magia a toglierla di mezzo e passarla a Lorenzo, che con un magnifico tiro a giro la porta in rete.
La squadra di Manuel esulta e io compresa ovviamente, tutti mi fanno i complimenti mentre Nicolò si limita a ridacchiare in silenzio.

A 4 minuti dalla fine del turno siamo di nuovo io e Nicolò, questo turno sembra si sia trasformato in un testa a testa; la palla ce l'ha lui, ma io gli sono difronte , che in qualsiasi modo possibile lo sto bloccando.
Decido cosí di usare il trucchetto che usò lui con me quella volta che giocammo a Roma insieme

«ho chiesto a Manuel come mi stesse il costume rosso che ho comprato a Roma»
Resta bloccato a guardarmi con la bocca mezza aperta
Nicolò: «cos'è che hai fatto?» bingo, colpito e affondato

Torno in possesso palla e prima di arrivare nei pressi della porta, lascio l'onore a Spina di fare gol.

Loca mi viene incontro e mi abbraccia
Loca: «ma che hai detto a Nicolò per farlo andare così in paranoia?» rido e non rispondo
Ciro intanto si avvicina: «eh le zozzerie»
Ale: «di che state parlando?!»
«NIENTE» diciamo all'unisono io e Nicolò.

[...]

Piu tardi con il sole che sta tramontando i ragazzi rientrano dentro per farsi una doccia, io li seguo e Nicolò cammina a rilento per starmi al passo, so già che vuole dirmi.

Nicolò: «io e te signorina dobbiamo parlare»
«te lo scordi Barella» lo lascio indietro immerso nelle sue domande e giurerei con la coda dell'occhio di averlo visto ridere.

spazio autrice
capitolo un po' più corto rispetto ai soliti scusate❤️
come sta andando il natale?? spero bene !!

𝒈𝒊𝒐𝒄𝒐 𝒅𝒊 𝒔𝒈𝒖𝒂𝒓𝒅𝒊 || 𝗻𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼̀ 𝗯𝗮𝗿𝗲𝗹𝗹𝗮💙Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora