QUATTORDICI

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- Capitolo quattordici -

"Togliti la maglietta."

Mirtilla Malcontenta era davvero dannatamente fastidiosa

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Mirtilla Malcontenta era davvero dannatamente fastidiosa.

Anche se Remus aveva ceduto quando lei aveva dichiarato di voler andare con loro questa notte, la notte di luna piena, gli altri tre si erano categoricamente rifiutati. Ma non era come se non avesse niente da fare, questo le aveva solamente dato più tempo per preparare la pozione antilupo. E l'unico posto appartato dove poteva portare a termine il lavoro era il bagno delle ragazze al secondo piano, era completamente deserto e nessuno ci metteva piede da anni. Solo a causa di una persona, beh, fantasma. Mirtilla.

"Cosa stai facendo?" La ragazza con le trecce, gli occhiali e una cravatta di Corvonero fluttuava proprio dietro ad Elladora che tentava di riempire il suo calderone di acqua da uno dei rubinetti. Quando effettivamente toccò il rubinetto però, sentì una scossa o qualcosa attraversarla, così ritirò la mano per usarne un altro.

Elladora non le rispose tornando al suo posto sul pavimento, appoggiando il calderone sul supporto di metallo che stava sopra al becco di Bunsen. Anche nel mondo magico avevano necessità di usare strumenti babbani. Ora doveva aspettare che l'acqua iniziasse a bollire.

Nel frattempo, afferrò le radici di valeriana da una delle tinozze e le tagliò attentamente su un grosso blocco di legno che si era portata dietro. Le aveva sminuzzate in modo da essere di una misura precisa e tutti i pezzi sembravano essere quasi esattamente uguali.

"Non hai risposto alla mia domanda." Mirtilla volò al suo altro lato e mise su un broncio minaccioso, osservando le radici che stava tagliando.

La ragazza continuò ad ignorare il fantasma mentre rimetteva le radici tagliate nel contenitore dal quale le aveva prese. Afferrò poi la pietra di luna e la mise sul blocco, tirando dalla tinozza un altro più piccolo. Con la sua mano portò il blocco di legno più piccolo sulla pietra, ripetutamente in modo da renderla in polvere. Fare la pozione in segreto, significa che doveva procurarsi tutti i materiali da sé, beh, per la maggior parte aveva usato l'incanstemo di appello per richiamare le cose, ma la preparazione la stava facendo lei.

Il suono di legno conto la pieta di luna rimbombava nel bagno mentre lavorava alla pozione. Un fascio di luce lunare entrò dalle finestre e Elladora abbandonò la pietra immediatamente, avviandosi verso una delle finestre, aprendola. La luna era solo nella fase crescente al momento, e riuscì a individuare l'ombra di tre figure che si avvicinava al platano picchiatore. Osservo le loro ombre trasformarsi in animali diversi, i loro patronus. Un piccolo ratto si fece strada tra i violenti rami, e poi tutto i suoi movimenti cessarono mentre il cervo ritornava in forma umana, seguendo un cane e il ratto giù per un buco. Poco più tardi i rami tornarono a muoversi.

Sapendo che erano sulla loro strada ad aiutare Remus, Elladora tornò alla sua pozione, continuando a polverizzare la pietra lunare. Lo fece per un'altra ora e mezza, facendo in modo che tutti i grumi fossero tritati prima di passare a pestare l'argento, e questo invece richiedeva molta più forza bruta quando lo schiacciava con il pezzo di legno, ci impiegò anche molto più tempo, almeno un'ora in più. Quando terminò di polverizzare entrambe le pietre, l'acqua stava già bollendo, quindi ci versò i tre ingredienti che aveva preparato.

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