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"Felice sei mesi di Malandrinversario!"
Elladora sedeva al tavolo di Grifondoro con una ciotola di porridge davanti e il terzo libro di Narnia in mano, immersa nel suo mondo magico dove le pagine l'avevano portata. All'inizio, era piuttosto a disagio quando i ragazzi non si presentarono al solito orario, dovendo sedersi e guardarsi intorno nella sala dove c'erano molte persone con cui aveva avuto una storia.
Piton, Mulciber, Avery e Regulus sedevano con il loro piccolo gruppo al tavolo di Serpeverde, apparentemente senza averla notata seduta da sola, di cui era incredibilmente grata, ma ciò non significava che non fosse ancora diffidente.
Ernie sedeva più lontano lungo il tavolo di Grifondoro con i suoi amici e tutto ciò che fece quando la notò fu fare un piccolo sorriso prima di tornare alla conversazione, mentre Elladora si era sentita molto più a disagio riguardo a tutta la faccenda e alzava semplicemente la mano in un pigro saluto.
Aveva pensato da poco che i ragazzi avessero dormito troppo e si era preparata a salire e colpirli tutti con cuscini se non fossero stati svegli in tempo per la loro prossima lezione, ma quando quattro figure le si avvicinarono ed esclamarono la stessa cosa. Ma fortunatamente uno di loro era dall'altra parte del tavolo, quindi poteva vedere il volto di James chiaro come il giorno.
"Felice sei mesi di Malandrinversario!"
Si sedettero tutti intorno a lei con grandi sorrisi identici, Sirius si arrampicò sul tavolo per sedersi con James dall'altra parte mentre Peter e Remus si sedettero ai suoi lati. Li guardò tutti prima di alzare un sopracciglio in segno di domanda.
"Cosa?"
"Felice sei mesi di Malandrinversario!" Ripeterono all'unisono, prendendo la loro colazione. Era quasi spaventoso quanto fossero felici, con occhi brillanti e sorrisi larghi.
"Malandrin...versario?"
"Sei mesi fa oggi," iniziò James drammaticamente, avvicinandosi al gruppo con le braccia, così che erano tutti in una formazione a cerchio, come loro solito. "Ti abbiamo avvicinata in biblioteca."
"Sirius mi ha avvicinata." Elladora sottolineò e il ragazzo si raddrizzò, sorridendo agli altri. "Voi altri vi siete nascosti dietro uno scaffale."
"Ma eravamo comunque lì." Disse Peter, sorridendo.
Elladora fu scioccata, per lo meno. Sei mesi? Sembrava meno di quello ma allo stesso tempo sembrava molto di più. Se le avessero chiesto da quanto tempo li conosceva, la risposta immediata sarebbe stata 'anni' quando in realtà non era passato nemmeno uno. Sembrava così però. Tutti quei giorni in cui era stata seduta da sola a colazione, pranzo e cena per 5 interi anni non erano nulla ora e tutto ciò che poteva ricordare erano i giorni in cui lei e i ragazzi ricevevano punizioni per gli scherzi più stupidi e le cose più stupide.
