Monica Black

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18 maggio 1976- luglio 1987

È sera a Roma,
Maddalena De Angelis ha appena dato alla luce una bambina dagli occhi castani, occhi totalmente diversi dai suoi, azzurro cielo. Occhi che la neonata ha ereditato dal padre, Orion Black.
Questa bambina è frutto di un amore, un amore clandestino, nato quasi un anno prima, a Londra, quando Maddalena, con la sua famiglia, era invitata proprio dai Black a passare le vacanze insieme, in quanto le due casate De Angelis-Black, era sempre state in buoni rapporti. Rapporti che si interruppero bruscamente quando si scoprì che in realtà Orion, già sposato con Walburga e già padre di Sirius e Regulus, si intratteneva molto spesso con Maddalena, promessa sposa di un noto mago italiano. Nonostante i disappunti, i litigi e le minacce, Orion e Maddalena fuggirono insieme, per godersi il loro amore lontano da tutti. Ma la loro felicità era destinata a finire molto presto. Difatti, nonostante il loro soggiorno in Provenza, ove scoprirono di aspettare un figlio e il loro successivo trasloco in Italia, ad Amalfi, per far nascere il frutto del loro amore sulla costiera più bella d'Europa, il 18 maggio la bella Maddalena morí dando alla luce la loro bambina che, era a quanto pare dotata di poteri oltre ogni dire. Solitamente i poteri nei maghi si manifestano intorno ai 4/6 anni, ma Monica Maddalena Black  aveva un'aura magica così potente da aver provocato il crollo fisico e la successiva morte della madre.
Orion non accettò mai la morte di Maddalena, ma era affascinato e stupito allo stesso tempo dalla figlia che non ebbe il coraggio di uccidersi e lasciare la piccola da sola, almeno per il momento.
Iscrisse la bambina ad Hogwarts, laddove aveva iscritto anche i suoi due figli precedenti. Scrisse poi una lettera ai genitori di Maddalena, a sua moglie e ai suoi due figli, informandoli della nascita di Monica e della morte di Maddalena.
Se dalla sua famiglia non ebbe risposta, se non da Sirius che, gli spedí sicuramente all'oscuro della madre un bigliettino in cui si definiva contento di avere una sorella ma che non perdonava ancora il padre per l'abbandono di lui e suo fratello, la famiglia De Angelis fu ben lieta di accogliere la bambina.
Orion allora si recò a Roma, nella loro tenuta, ma non venne accolto come sperava. La madre di Maddalena gli prese la bambina dalle braccia per mai più restituirgliela, mentre Orion si scontrò con il signor De Angelis in un duello in cui non ci furono vincitori, ma solo due corpi senza vita.
Monica crebbe da sola, con la nonna nella grande tenuta De Angelis, ove imparò a controllare e gestire la magia, imparò a duellare e lottare, la nonna si affezionò a Monica come mai prima aveva fatto con nessuno e insegnò lei tutto ciò che era di sua conoscenza, all'età di sei anni Monica avrebbe sicuramente vinto un duello anche con il miglior studente di Hogwarts, il tutto senza bacchetta, già, perché la signora De Angelis pur avendo la bacchetta, praticava magia con la mente e con rapidi movimenti delle mani e delle dita e lo stesso insegnò a sua nipote. Non fu difficile in realtà poiché Monica era un talento naturale, occlumante perfetta e dopo varie lezioni era in grado di leggere anche la mente con solo il contatto visivo.
Durante la sua infanzia, conobbe un ragazzo della sua stessa età e di origini inglesi proprio come lei, ma cresciuto dal nonno a Roma, poco lontano da casa sua. Anche Lauro era un mago e Monica passava le sue giornate a fare quello che la nonna aveva fatto con lei, allenare ed insegnare al giovane mago gli incantesimi senza bacchetta.
Al contempo, Lauro insegnava a Monica a suonare alcuni strumenti, come basso e chitarra.
All'età di sette anni, Monica restò orfana anche della nonna, diventando ereditiera delle innumerevoli tenute e case che la famiglia De Angelis possedeva, essendo essa unica erede. Inoltre la nonna le aveva lasciato una lettera in cui le raccontava brevemente la storia dei suoi genitori e dell'esistenza della famiglia che aveva a Londra, di Hogwarts e della sua iscrizione e che inoltre dato che non era ben accetta a Londra era stata affidata al nonno di Lauro.
Nei tre anni precedenti ad Hogwarts, Monica visse con Lauro e il nonno nella tenuta in cui era cresciuta, donandola al signor Rosier, nonno di Lauro come ringraziamento. Al duo si aggiunsero: una ragazzina, Marilú, che era di poco più grande e che conobbero per le strade di Roma, era una ragazza che era scappata di casa in seguito agli abusi che il padre aveva compiuto su di lei; e poi altri due ragazzi, Andrea e Luca, maghi anch'essi, ad eccezione di Marilú che invece aveva la madre babbana e il padre mago, ma lei a quanto pare era una magonó. I cinque passavano tutti i giorni insieme, creando una piccola band formata da ragazzini di 9-14 anni fortemente dotati che si cimentavano nel rock, grazie anche al signor Rosier che nella sua gioventù era un gran musicista.
Tra Monica e Marilú si creò un'amicizia profonda e sincera, Monica per quello che le concendeva la sua giovane età si prese cura con tutte le sue forze di Marilú, sempre più spaventata dal padre che continuava a cercarla. Fu un tardo pomeriggio che la trovò, vide lei e Monica che passeggiavano tra le vie di Roma. Le seguí fin quando le due si recavano verso casa di Monica e quindi si allontanarono dal centro e da troppi occhi indiscreti. Le bloccò in un vicolo usando la magia e le torturó, Monica non riusciva a capire fin quando capí che quello era il padre di Marilú che la stava violentando davanti ai suoi occhi. Monica iniziò a lanciare incantesimi per liberarsi, ma non sapeva che anche il padre di Marilú era un ottimo mago e la bloccò senza troppe pretese e violentò anche lei, a soli 9 anni.
~Monica:
"Ero lí. Immobile. Non riuscivo a muovere un muscolo mentre avevo addosso quel mostro. Sentivo solo il suo odore, anzi puzza, puzza di stantio, di sughero e di alcool scadente.
Sentivo dolore, un dolore atroce tra le gambe e sangue, sangue che si stava seccando.
Mi accorsi solo dopo un minuto abbondante che mi aveva lasciato per riafferrare Marilú. La mia amica, quella con la quale mi sentivo più libera. In quel momento qualcosa mi scattò, lei non poteva soffrire in quel modo. Dovevo aiutarla, dovevo salvarla. Mi mossi involontariamente, il mio corpo agiva in automatico. Scagliai con la sola forza del pensiero e un movimento della mano un Petrificus Totalus sul mostro con una velocità felina, afferrai per il braccio Marilú e iniziai a correre senza guardarmi indietro con il cuore in gola e la paura che mi martoriava nel petto."
Da quel giorno Monica fece appello a tutti i libri di magia che formavano l'immensa libreria dei suoi nonni e cominciò a leggerli tutti, incappando in alcuni libri di magia oscura che la affascinarono al punto di non separasene più. Lesse di animagi e come trasformarsi in uno di loro e dopo infinite preghiere e scongiuramenti al signor Rosier, accettò di aiutarla a trasformarsi, seppur con una gran angoscia poiché era una cosa troppo pericolosa per una bambina di 10 anni. Monica ci riuscí e con lei anche Lauro. Monica si traformò in una pantera, nera come le tenebre, mentre Lauro in un falco.
Nei tempi successivi, Monica aveva raccontato quello che era successo quel pomeriggio a Roma con Marilú ai tre ragazzi, i quali non riuscivano a capire il cambiamento di Monica dell'altra ragazza, che passavano sempre più tempo a fare allenamenti fisici e di difensiva,ai quali si unirono tutti dopo aver sentito la storia. Nell'estate del 1986, i quattro maghi ricevettero le lettere per l'ammissione alla scuola di magia, ma mentre Monica e Lauro ricevettero la lettera di Hogwarts, Luca e Andrea sarebbero andati a Beauxbatons, come la maggioranza dei maghi italiani. Marilú invece sarebbe rimasta a Roma, nella tenuta, insieme al signor Rosier.
Alle porte di settembre, i cinque a malincuore si salutarono, dandosi appuntamento alla prossima estate e promettendosi di scriversi almeno due volte a settimana.

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