Solo noi due

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Quell'estate Monica e Severus la passarono a Spinner's End. Entrambi odiavano quella casa. Severus perché gli ricordava gli abusi del padre sulla madre e tutte le cinghiate che riceveva da lui, Monica perché semplicemente vedeva il suo uomo infelice lì.
Entrambi avevano dei crolli emotivi, ma entrambi potevano contare l'uno sull'altro. Ricevevano spesso le visite di mangiamorte e lo stesso Voldemort, il quale, come previsto aveva deciso che Severus dovesse essere il preside di Hogwarts. Silente si mise in contatto con loro raramente, solitamente era Sirius a fare da mediatore, il quale li aggiornava anche sui membri dell'ordine per prepararli quantomeno all'odio che aspettava loro una volta ad Hogwarts. Remus ed Hermione erano gli unici ancora increduli, il resto erano tutti furiosi. Tra Severus e Sirius i rapporti restavano freddi, soprattutto da parte di Severus, ma si tolleravano, alla fine erano cognati e Sirius si era anche scusato, ma Severus faticava ad essere amichevole, a modo loro comunque svilupparono un rapporto pacifico. 
Black li informó che il 29 luglio avrebbero prelevato Harry da Privet Drive e che Silente aveva detto che ne dovevano informare Voldemort, in modo da accrescere sempre più la sua fiducia in loro e che avrebbero dovuto prendere parte alla cattura se Voldemort glielo avesse chiesto.
"Cosa? Ma è impazzito?" disse a mezza voce Monica
"No, fa parte del piano sorellina, ma sarei molto più felice e tranquillo anche io se anche tu non partecipassi"
"Anche? Tu non ci sarai?" intervenne Severus
"No, Silente me lo ha fatto giurare, non possiamo rischiare che mi catturino" rispose Sirius con non poca amarezza nella voce. Aveva stretto un vero e proprio voto infrangibile, Silente lo conosceva bene e sapeva che avrebbe rischiato ogni cosa per proteggere Harry, ma era troppo pericoloso.
"Peccato, saresti stato un bersaglio piacevole" rispose beffardamente Snape.
"SEVERUS" lo ammoní Monica, poi rivolgendosi al fratello "è la decisione più saggia, Sirius, e comunque sta tranquillo per me, me la cavo abbastanza bene in queste situazioni "
"Ed è questo che mi preoccupa! Voldemort conosce le tue potenzialità e quindi punterà sicuramente su di te e pur non essendo una mangiamorte a tutti gli effetti, ti vorrà in prima fila quella sera... e si aspetterà che tu dia il meglio di te"
"Già." fece eco la ragazza pensierosa.
Severus nel frattempo era diventato cupo e silenzioso, stava escogitando qualcosa.
"Non parteciperai."
"E come intendi impedirlo, Snivellus?" Intervenne Sirius il quale ricevette un'occhiata truce da Monica tale da fargli abbassare lo sguardo e intrecciarsi le mani a mo' di colpevole.
"Sev non credo che abbia alternative."  Rispose Monica calma
"Un modo c'è sempre."
"Ma io non voglio trovarlo. Non faccio la codarda ora e e ti lascio andare. Voglio divertirmi anche io a far tremare un po' qualcuno, ce ne sono due o tre di auror che non sono di mio gradimento, mi occuperò di loro."
Fece una pausa "no, non li uccido, li spavento solo. D'altronde io e Sev possiamo essere una protezione in più per Harry."
"Beh potrebbe funzionare, ma poi come la mettiamo con il fallimento della missione con il signore oscuro?"
"È il prezzo da pagare se non vogliamo che l'unica speranza di ucciderlo muoia"
Sirius strinse gli occhi "mi chiedo come mai tu non sia stata smistata in grifondoro."
"Per carità non sono così arrogante e vanitosa" rispose Monica con finta scandalizzazione.
"Sei sicura di voler partecipare?" le sussurrò Severus cercando di studiare ogni singolo cambiamento nei suoi occhi.
"Assolutamente sì"
"Severus... proteggetevi a vicenda e state attenti ad Harry e gli altri" disse Sirius seriamente.
"È il mio dovere" rispose semplicemente.
"E tu, non azzardare a fare cose.. da eroe. Ricordati del tuo ruolo" intervenne Monica riferendosi al fratello.
Dopo pochi giorni, in una riunione, Severus e Monica comunicarono la notizia a Voldemort, smentendo ciò che un mangiamorte del ministero aveva riportato sulla data dello spostamento di Harry. Come previsto Voldemort richiese la presenza anche di Monica e Lauro alla cattura. Contava sulle loro esperienze. Quella sera per Draco, Lauro, Monica e altri ragazzi che avevano da poco finito Hogwarts fu particolarmente dura poiché videro Nagini cibarsi della professoressa di Babbanologia. Furono nominati anche i fratelli Carrow come professori e Monica fu nominata vicepreside.
Non ne era felice, nemmeno un po'. Aveva grande stima da sempre per la Mcgonagall e durante gli ultimi due anni erano solite fare lunghe chiacchierate molto piacevoli. Inoltre Minerva era molto affezionata a Severus e così anche a Monica, le diceva sempre che avrebbe fatto carte false per averla con se in Grifondoro. Dopo la finta uccisione di Silente però, anche lei aveva loro voltato le spalle (come giusto che fosse), anche se i due sapevano bene che Minerva Mcgonagall avrebbe voluto spiegazioni su quanto fosse accaduto.
Ad agosto sarebbero dovuti tornare ad Hogwarts per apportare le modifiche che il signore oscuro aveva ordinato. Niente più babbanologia mirata a far convivere maghi e babbani, piuttosto mirata ad odiarli e disprezzarli, non più difesa contro le arti oscure, ma solo arti oscure e queste due cattedre erano state affidate ai Carrow. Monica avrebbe sempre insegnato aritmanzia e Severus avrebbe fatto il preside. Non ci sarebbero stati nati babbani ma solo purosangue e mezzosangue.
Arrivò il giorno del trasloco Monica e Lauro erano alquanto nervosi, ma non per lo scontro che ci sarebbe stato a breve, tanto per il dopo.
Solo loro due e Severus sapevano che il vero Harry era quello con Hagrid su una vecchia moto di Sirius, mentre gli altri erano i giovani membri dell'ordine sotto effetto della polisucco.
Erano pronti con le scope e le bacchette. Severus si avvicinò a Monica e le strinse forte la mano "ti amo" le sussurrò a bassissima voce in modo che solo lei potesse sentire. Monica gli strinse ancora di più a mano facendogli delle carezze "sta attento, amore mio".
Partirono. Lauro e Monica erano divisi, tra loro c'era Snape. Convinsero gli altri che Harry dovesse essere sicuramente uno sulla scopa, dato che era molto abile, dunque si concentrarono più su quelli con la scopa, mentre i tre cercavano di deviare gli incantesimi che lanciavano i mangimorte sui vari membri dell'ordine. Severus non riuscí a schivare George Weasley in versione Harry poiché un mangimorte stava per uccidere Lupin e lo salvò giusto in tempo colpendo però di striscio George. Lauro invece stava combattendo con Tonks, i due si erano molto affezionati (prima che succedesse il caso di Silente), Lauro le voleva bene e quindi non avrebbe mai permesso che qualcuno la colpisse, mentre Monica si accostò a Malocchio e Mundungus. Purtroppo Rodolphus Lestrange le stava alle calcagna e non potè fare nulla per evitare la morte di Malocchio, anzi, sapendo che quell'Harry era Mundungus, non si sentì in colpa a colpirlo con un sectumsempra prima che si smaterializzasse.
"Cattiva bambolina" sentí urlare Lestrange da poco dietro di lei. Monica gli mostrò il dito medio e si allontanò, controllando che le due persone a cui teneva stessero bene. Schivò parecchi colpi da parte di Shacklebolt, mettendolo a tacere con un semplice expelliarmus, era inaspettato e lo prese di sorpresa, facendogli volare via la bacchetta, tanto con lui c'era Hermione, ce l'avrebbero fatta alla grande lo stesso.
Quando Voldemort arrivò, era già troppo tardi, ebbe un piccolo ma intenso scontro con Harry, il vero Harry, il quale era senza forze, Monica allora da lontano, usando la magia senza bacchetta, alzò la bacchetta di Harry e lo indusse a contrastare l'incantesimo, la bacchetta fece tutto da sola, e quella di Voldemort si spezzò. Erano appena entrati nelle protezioni della casa di Tonks, erano al sicuro, ce l'avevano fatta quasi tutti.
Anche tra i mangiamorte ci furono dei morti e molti feriti, ma i feriti aumentarono quando tornarono tutti al manor con un voldemort infuriato, pronto a uccidere anche la sua stessa ombra. Se la prese con tutti, leggermente meno con chi aveva ucciso o comunque ferito gente, ma non risparmiò nessuno.
Una volta a casa, Severus e Monica erano distrutti, sanguinante e doloranti, a loro si era aggiunto Lauro, il quale era forse messo peggio e la coppia decise di portarlo con loro per non lasciarlo solo nell'appartamento londinese. Il ragazzo non era ancora riuscito a riconquistare Sebastian, il quale non credeva ancora alla serietà che Lauro voleva adottare nella loro relazione, inoltre non aveva accettato la posizione di Lauro come mangiamorte, soprattutto dalla morte di Silente, anch'egli era all'oscuro della verità.
Monica era quella che stava meglio, aveva guidato lei la smaterializzazione ed ora stava curando entrambi.  Sistemò Lauro in una camera vuota che apparteneva ai genitori di Severus, mentre Severus, che stava già meglio aiutò Monica a richiudere le sue di ferite.
In quel momento le stava carezzando la schiena piena sempre più di cicatrici. "Mi dispiace piccola"
"Di cosa, Sev"
"La tua schiena, martoriata. È anche colpa mia. Se...se non ti avessi avvicinato, se non ti avessi trascinato nel mio baratro squallido, non avresti tutte queste cicatrici. Ti ho rovinato..."
"Amore, sei la cosa più bella che mi sia capitata. Mettitelo in testa. Preferisco avere mille cicatrici in più piuttosto che passare un solo giorno senza saperti mio. E poi, è Voldemort che è un pazzo scatenato, non tu. Io avrei avuto questo ruolo indipendentemente da te. Non ti incolpare, ti prego. Tu mi rendi solo felice. Le cicatrici sono il prezzo da pagare per un mondo migliore e ne vado fiera. Amo le tue cicatrici, sono parte di te e così come le mie."
Severus le carezzò la spalla e gliela baciò "sei speciale"
"Anche tu lo sei, Sev."
L'uomo sorrise scuotendo il capo. Poi si soffermò sulle cicatrici sulle braccia di Monica.
"Non mi hai mai raccontato di queste. Non sono da cruciatus, dico giusto?"
Monica se le osservò "no... non provengono da cruciatus. Questa -e indicó quella che girava intorno all'avambraccio, poco sotto il gomito- ce l'ho perché volevano staccarmi un braccio con un filo di acciaio, un babbano soggetto di una missione, molto muscoloso e forzuto devo dire. Questa invece -indicando quella più brutta proprio al centro del braccio- è stata sempre provocata da un babbano, mi ha sparato e il proiettile mi ha perforato il braccio, decisamente doloroso. Ma poi alla fine l'ho sparato io, con molta fantasia devo dire. Tutte le altre sono ferite da coltelli, la maggior parte provocate durante l'allenamento per aumentare la precisione"
"Oh Merlino, Monica. Tutto questo mentre studiavi ad Hogwarts ed io non mi sono accorto di nulla"
"Faceva parte del mestiere non dare dimostrazione del dolore, aumenta la sicurezza del bersaglio. E poi, le ferite di armi da fuoco sui maghi sono facilmente curabili se ovviamente non colpiscono gli organi vitali. Lasciano solo il segno. Sono terribilmente affascinanti però"
"Non dirmi che ne hai una anche tu"
"Una? Ma certo che no" disse Monica ridendo "ne ho cinque, di cui una sempre con me"
"Cosa? Pensavo avessi solo i coltelli addosso. In posti improponibili ovviamente"
"Beh i coltelli si tengono sulle caviglie e sulle cosce perché è il luogo di più facile afferraggio, mentre la pistola sta nel bracciale. Ma hey. Ti sto confidando questo perché mi fido di te. Voglio massima riservatezza"
Snape rise di gusto "sissignora"
La ragazza lo baciò. Non era concepibile resistere alla sua risata per lei, era così rara che ogni volta era un tuffo al cuore. Si staccarono e poggiando le fronti l'uno all'altra, Monica incastrò i suoi occhi ambra in quelli ossidiana del professore. "Domani ti va se tu porto in un posto?" Gli chiese
"Devo preoccuparmi?"
"Mh tantissimo" rispose lei, continuando a baciarlo e distendendosi sul letto. Si addormentarono subito, sempre attaccati l'uno all'altro.
Il mattino dopo entrambi si svegliarono con odore di cornetti caldi che invadeva loro le narici.
"SIII I CORNETTII" gridò Monica alzandosi di scatto con il busto dal letto e cominciando a scuotere Severus affinché si svegliasse.
"Ma che cosa sta succedendo" Severus aveva sentito urlare Monica qualche stramberia in italiano, seppur iniziava a capire qualche parola, ancora non le conosceva tutte
"Lauro sta preparando i cornetti daii andiamoo ho fame"
Erano poche le occasioni di vedere Monica così entusiasta e contenta come una bambina e a Severus fece sorridere che il motivo fossero dei semplici cornetti. Scesero in cucina dove trovarono un Lauro che aveva appena tolto dal fuoco il caffè.
"Tu sai che io ti adoro. Non mangio cornetti da un'eternitá" disse la ragazza azzannandone uno
Severus alzò un sopracciglio. Monica solitamente al castello Mangiava poco e niente, ma quelle volte in cui era andato in Italia con lei aveva visto quanto fosse di buon appetito la ragazza quando si trattava di cibo italiano. Finirono di divorare la colazione e poi Lauro se ne andò, avendo delle commissioni da fare. Monica e Severus si lavarono e cambiarono.
"Vestiti in modo babbano Sev"
"Dove dobbiamo andare?"
"In un posto babbano, su dai"
Dopo poco, Monica smaterializzò entrambi a Parigi, al Louvre. Visitarono tutti i quadri soffermandosi sulla gioconda. Era uno dei quadri che Monica preferiva di più. Passarono il resto della giornata in giro per la città, mano nella mano e tornarono a casa solo in tarda serata. Dopo aver fatto la doccia si ritrovarono entrambi sul divano con un libro tra le mani.
Fu Severus a chiudere per prima il libro, distraendo Monica dalla sua lettura con languidi baci sul suo collo che profumava intensamente di orchidea e rosa nera. La ragazza si lasciò tentare strusciandosi sul corpo di Severus. "Sev..."
Il professore la girò verso di sè e la fissò negli occhi "sei mia"
"Sempre"
Il letto era troppo lontano, si presero sul divano. Corpi, sospiri e anime intrecciate. Fu travolgente e passionale, urgente e bisognoso, dolce e profondo.
Monica urlava di piacere, urlava il nome del potion master. Severus stava toccando il cielo con un dito, sicuro che più felice di così nella sua vita non lo era mai stato...

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