Morte apparente

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Arrivò Natale e così le feste natalizie che Severus e Monica trascorsero al castello, essendo professori e prendendo di congedo solo il giorno di Natale che passarono tutti a Grimmuald Place e la viglia di Capodanno che invece la passarono a Roma, solo Monica e Severus, in modo da avere molta privacy e molta intimità, era il patto da rispettare affinché Snape venisse al pranzo con tutto l'ordine il giorno di Natale.
Arrivò il 9 Gennaio, 37esimo compleanno di Snape. Monica avrebbe voluto aspettare la mezzanotte, ma Severus declinó secco l'invito e si mise a dormire (forzatamente) prima dell'ora x.
La ragazza però la aspettò lo stesso. Erano a letto, Snape che dormiva, lei che leggeva un libro, controllando ogni secondo l'orario e allo scattare della mezzanotte, chiuse il libro e si girò a guardare il suo uomo. Le dava le spalle, lasciando scoperta la sua schiena, la sua possente schiena, ricoperta di cicatrici, procurate in maggioranza dal padre più che da Voldemort. Restava comunque una schiena virile, mozzafiato, eccitante per Monica, la quale lo abbracciò da dietro e iniziò a baciargliela, salendo fino all'orecchio dell'uomo e sussurrandogli "buon compleanno amore mio", dolcemente, irresistibilmente attraente.
Severus, era sveglio già da tempo, a quella dolcezza non seppe resistere e si girò con un mezzo sorriso che tentava di reprimere per stringere tra le sue braccia quell'essere meraviglioso che aveva il coraggio di chiamarlo amore.
"Grazie ragazzina, ma sbaglio o ti avevo detto di non volere aspettare il mio compleanno" disse con tono finto burbero.
"Io non capisco perché tu non abbia mai voglia di festeggiare il tuo compleanno Severus. Non dico organizzare una festa, ma almeno goderti il giorno e non considerarlo uno come un altro"
Severus sbuffò "dovrei festeggiare il mio invecchiare?"
Monica in risposta alzò gli occhi al cielo "Sev non sei vecchio e non stai invecchiando, sei un giovincello maturo" disse ridacchiando Monica.
Severus abbozzò un sorriso, ma poi ritornò subito serio e prese ad accarezzare una guancia della ragazza "Tu sei sicura di voler stare ancora con me? Insomma, ho 37 anni e tu quasi 21, sei nel fiore dei tuoi anni e potresti permetterti molto di più"
Monica con gli occhi spalancati e le sopracciglia aggrottate, guardava Severus "Severus Snape , te l'ho detto mille volte e te lo ripeterò fino alla fine dei miei giorni se necessario. Io sto con te perché voglio te e solo te. Io sono innamorata di te e dell'età non me ne può fregare di meno. Io amo te, il mio cuore appartiene solo a te. E poi, tu non te ne accorgi ma sei molto più attraente di molti altri più giovani di te. Per me sei il massimo che si possa avere e desiderare e sono la donna più felice su questo mondo solo grazie a te e alla tua presenza. Quindi smettila di crearti problemi inutili e amami."
"Sei davvero così felice?"
"Sì, assolutamente. Grazie a te. Adesso baciami e inizia a scartare il tuo primo regalo di compleanno" disse Monica indicando se stessa.
"Ti amo, Black" disse l'uomo mentre baciava la mora, privandola della sua vestaglia lentamente. Una volta che quest'ultima non fu più d'intralcio, Severus rimase a bocca aperta, tra le sue mani c'era qualcosa di divino.
Con uno schiocco di dita accese due candele all'estremità della stanza per illuminarla debolmente. Dinnanzi ai suoi occhi c'era una Monica provocante oltre ogni dire. Indossava autoreggenti nere e un completino sexy verde smeraldo che spiccava sulla sua pelle chiara e che metteva in risalto le curve femminili tanto bramate dalla maggior parte degli esseri di sesso maschile, ma solo Severus aveva il permesso di ammirare, adorare, toccare e sprofondare in esse.
"Credo sia il più bel regalo di compleanno mai ricevuto" disse il professore a corto di fiato.
Monica arrossì "Questo è il primo regalo Sev, non l'unico"
"Oh mi bastava anche solo questo. Sei... sei un sogno...a-amore" era la prima volta che la chiamava così e, anche se babettato, Monica lo trovò dolcissimo da parte sua. Quella sera il controllo lo ebbe lei, guidò tutti i movimenti e le posizioni, il suo scopo era far godere Severus il piú possibile e ci riuscí, l'uomo era in estasi, sussurrando più volte il suo nome e dando voce al sentimento sempre più forte che provava per quella ragazza. Si addormentarono nudi, con le gambe intrecciate e stretti l'uno all'altro.
Il giorno dopo Monica si alzò presto e preparò la colazione per entrambi e la portò a letto, svegliando Severus con dolci baci sul viso "mh buongiorno amore" mugugnò
"Oh non farmi abituare troppo a questo nome, mi ci potrei affezionare, professore"
Severus sorrise e le baciò il naso. Sedendosi sul letto "immagino questo sia un altro regalo per il mio invecchiare" disse sarcastico Snape.
"Sì, per il tuo compleanno"
Iniziarono a mangiare le loro rispettive colazioni, all'italiana per Monica e tipica inglese per Severus
"Non ho mai capito come facciate voi inglesi a mangiare tutto questo fritto di mattina" disse Monica, gustando le sue fette biscottate con confettura di ciliegie e la sua frutta tagliata a pezzi, il tutto accompagnato dall'immancabile espresso senza zucchero di cui Monica abusava.
"Io invece non capisco come fai ad ingozzare tutto quel cibo ad ora di pranzo o come fai a bere così tanti caffè al giorno"
"Questione di abitudine"
"Ti sei risposta da sola anche alla tua domanda"
"Acido"
"Serpe"
Continuarono a stuzzicarsi e poi Monica diede a Severus il "vero" regalo. Aveva girato tutta diagon alley e nocturn alley per trovarlo. Era un set rarissimo da pozionista, contenente ampolle prestigiosissime, mestoli e calderoni della migliore qualità. Severus pur non essendo più professore di pozioni, continuava ad essere il miglior pozionista di sempre e  ne risentiva parecchio da quando aveva dovuto cedere il suo laboratorio e la sua aula al professor Lumacorno.
Il professore rimase per l'ennesima volta a bocca aperta. Era qualcosa di assolutamente magnifico. Costosissimo.
"Non devi spendere tutti questi soldi per me, Monica"
"Un grazie sarebbe stato più che sufficiente.
E poi per tua informazione, i soldi non mi mancano e come posso spenderli se non per fare regali alla mia persona preferita"
"Non...non me lo aspettavo ecco, ma mi piace, mi piace tantissimo" ammise alla fine Snape. Dopo essersi lavati e vestiti, andarono entrambi a lezione, si incontrarono solo per il pranzo in sala grande, dove c'era come ogni giorno una Monica che si lamentava del cibo e bramava la sua amata pasta e poi si rincontrarono di nuovo la sera, dove, nelle stanze di Severus c'erano Sirius, Remus, Dora, Silente e Minerva, tutti per consegnare i propri regali a Severus con tanto di auguri compresi.
I giorni passarono.
Le riunioni con il signore oscuro erano sempre più frequenti, così come la sua impazienza nei confronti di Draco. Il ragazzo doveva agire in fretta. Aveva il compito di far entrare i mangiamorte ad Hogwarts e uccidere Silente. Alla conquista di Hogwarts avrebbero partecipato anche Severus, Monica e Lauro, mostrando la loro lealtà al signore Oscuro.
Nel frattempo, Severus e Monica erano riusciti nel loro obiettivo, ma non avevano mai provato a lanciare un finto avada kedavra su una persona nè su un animale (Monica si era opposta categoricamente ad usare animali come cavia). Erano entrambi pronti. Il piano prevedeva che sarebbe stato Severus a farlo, ma casomai si verificasse qualche imprevisto, Monica era pronta ad intervenire. Per quanto riguarda il corpo di Silente, avevano pensato semplicemente di trasfigurare una bambola gigante nel corpo di Silente.
Il problema era la bacchetta. Voldemort sapeva dell'esistenza della bacchetta di sambuco, anche se ignorava la storia dei doni della morte. Prima o poi comunque avrebbe cercato la bacchetta e sicuramente sarebbe arrivato alla conclusione che la bacchetta apparteneva a Silente. Decisero di mettere la vecchia bacchetta di Silente nella tomba con il finto professore.
Silente stesso, d'altro canto, si sarebbe smaterializzato non appena possibile e sarebbe andato nella casa più sicura che c'era: la casa di Amalfi di Monica.
Silente si stava occupando anche degli horcrux, coinvolgendo Harry, dopo che Monica gli ebbe raccontato la reazione del ragazzo nel corridoio. Avevano scoperto grazie ad Harry che erano 7. E solo 3 persone sapevano che uno di essi era Harry stesso. Due erano già stati distrutti, gli altri appartenevano a Tosca Tassofrasso e Rowena Corvonero, un altro horcrux era sicuramente Nagini. Monica aveva anche parlato con lei, scoprendo che era stata una ragazza.
In palio ora c'era il medaglione di Serpeverde, quelli su cui si stavano concentrando per capire dove fosse.
Fondamentale per questo, fu l'aiuto di Sirius che, stringendo un sano rapporto con Kreacher, gli raccontò del medaglione, anzi, gli diede il medaglione che non riusciva a distruggere. Avevano trovato un altro horcrux!
Ora bisognava trovare gli altri, ora Harry doveva trovare gli altri.
Arrivò anche maggio e con esso il 21 esimo compleanno di Monica. Sirius e Lauro le organizzarono una festa a Grimmuald Place, era di domenica e dunque poterono festeggiare tutto il giorno lontano dal castello. Ricevette gli auguri anche da molti mangiamorte, ma la sorpresa più grande, fu rivedere Luca e Andrea che, erano tornati dall'america sia per dare una mano durante la guerra imminente e sia per restare più vicini alle loro famiglie. Severus passò tutto il giorno prima con Monica, in solitaria e in camera da letto a Spinners end, donandole piacere in ogni modo possibile. A mezzanotte le diede il suo regalo. Un anello e una proposta a lungo termine però.
Insieme a Lauro, scelse l'anello, e insieme a Silente, dato che voleva a tutti costi partecipare alla cerimonia, decisero che il matrimonio si sarebbe fatto dopo la guerra. Un motivo in più per sopravvivere e vincere.
Monica rimase estasiata. Era un anello semplice, ma unico, diverso da tutti gli altri. Era sottile e delicato e al centro c'era una pietra, un diamante non troppo appariscente. Monica accettò la proposta immediatamente. Concorde con il fatto che si sarebbero sposati dopo la guerra.
Passarono le settimane e arrivò giugno, con egli arrivarono anche i mangiamorte ad Hogwarts. Aspettavano tempi bui a Monica e Severus. Nessuno infatti doveva sapere della finta morte di Silente. Tutti dovevano credere che fosse morto davvero e questo avrebbe portato Monica e Severus ad essere odiati da tutti al castello, insieme però avrebbero potuto sopportare di tutto.
Quella sera, Silente ed Harry erano nell'ufficio del preside, quando i mangiamorte arrivarono dalla stanza delle necessità iniziando la loro conquista. Monica e Severus seguirono Draco che stava andando da Silente. Vennero poi seguiti da Bellatrix, Yalexy e Lauro.
Proprio come previsto, Draco non riuscí ad uccidere Silente, non lo disarmò nemmeno dato che non aveva sfoderato la bacchetta. Severus intervenne lanciando il finto avadakedavra. Silente fu scaravantato a terra, restando con gli occhi aperti, mente Monica entrava nella sua mente per capire se aveva funzionato oppure no, ottenne risposta affermativa da Silente. Tutti esultavano. Il marchio nero illuminava il cielo sulla scuola. Era arrivato il momento di smaterializzarsi. Avevano Harry alle calcagna che urlava loro contro e lanciava incantesimi che Monica e Severus paravano con le mani, senza mai voltarsi.
Si smaterializzarono tutti al Malfoy manor, ove li attendeva il signor oscuro che, come premio quella sera non li punì, anzi organizzò una festa. Monica e Severus dovettero partecipare, fingendo di essere felici e soddisfatti. Mentre Snape era con Voldemort stesso a parlare delle sorti della scuola, Monica si intratteneva con Draco, cercando di consolarlo, e con Narcissa. Quando Draco fu calmato e rassicurato sia dalla madre che dalla sua professoressa, si ritirò nelle sue stanza, dopo avrebbe dovuto affrontare il signor oscuro. Tutti erano liberi dalle cruciatus, tranne lui. Lui aveva fallito.
"Spero che sappiate quel che fate" disse Narcissa in modo che solo Monica potesse sentirla.
La ragazza non rispose, restando solo ferma ad osservarla. A interrompere arrivò Rodolphus Lestrange, il quale chiese a Monica di scambiare due parole. Monica accettò, credendo che si trattasse di qualcosa di serio, ma appena furono fuori dalla portata di tutti, scartò immediatamente l'idea che Lestrange volesse solo parlare.
"Sai, mi ricordi Bellatrix da giovane, solo che lei aveva i capelli ricci e un fisico più fiacco del tuo"
le disse posando gli occhi sul suo corpo.
Monica rabbrividì, per un attimo venne trasportata indietro di 9 anni.
"Mi hai portato qui per dirmi che ti ricordo tua moglie da giovane? Sai, siamo cugine, è anche normale che ci somigliamo"
"Ho indagato su di te bambolina, sul tuo passato. Hai lavorato per il ministero, hai ucciso 193 persone, addirittura più di quante ne abbia fatte fuori io, Bellatrix e il tuo fidanzatino insieme."
"Dunque? Vuoi per caso che arrivi a 194 con te?"
Rodulphus rise sarcastico "Sai, ti conviene trattarmi bene o il signore oscuro potrebbe venirne a conoscenza. Sbaglio o tra qualche vittima c'erano purosangue e sostenitori della nostra causa?"
"E quindi? Non li ho uccisi per questo."
"Oh no, tutte le tue vittime avevano in comune una cosa. Erano stupratori di streghe e babbane"
Monica aspettava in silenzio con braccia conserte.
"Io credo che al nostro signore oscuro non farebbe piacere che hai ucciso maghi purosangue perché si divertivano con babbane insignificanti. Penserebbe che vorresti ucciderci tutti"
"Non faccio più quel lavoro da molti
anni. Non uccido maghi nè streghe, ammenochè non se lo meritino davvero. In quel caso non mi faccio scrupoli e tu, Lestrange, stai provocando la mia pazienza. Il signore oscuro si fida di me e, sappiamo entrambi che è il miglior legilimens al mondo, dunque ha visto tutto quello che mi riguardava. Stai per caso mettendo in discussione le decisioni prese dal nostro signore o sbaglio?"
ribattè Monica, riprendendo il coltello dalla parte del manico. Vide Rodolphus barcollare con la sua sicurezza per poi sorridere malvagio. Si avvicinò sempre di più a Monica fino a bloccarla nel muro e le sussurrò a fior di labbra "Bene allora se non mi sto sbagliando dimostramelo. Ora andiamo di là e mi vedrai fottere una babbana, a te il compito di ucciderla." Le passò una mano su tutto il corpo, partendo dalla coscia e salendo fino a fermarsi sul seno, lo strinse. Monica era pietrificata. "La scoperò pensando di possedere te" e se ne andò.
La ragazza era rimasta attaccata al muro. Lacrime silenziose iniziarono a bagnarle il volto. Lo sguardo era vuoto, ma la sua mente era compromessa. Si sentiva di nuovo sporca, sola, impotente, aveva le narici impregnate dell'odore di Lestrange, brutalmente simile a quello del padre di Marilú. Tremava e non si accorse nemmeno di Narcissa che si avvicinava.
"Cosa ti ha fatto" le chiese
Monica sobbalzò "Nniente"
Narcissa la guardò "ti osservo da anni, Monica e non ti ho mai visto così sconvolta"
"Non è niente"
"Vuoi che chiami Severus?"
"No." "Narcissa.. sai per caso se Rodolphus aveva dei parenti in Italia?"
"Sì, suo fratello viveva nella capitale italiana. Era stato bandito dalla famiglia poiché aveva sposato una babbana... comprensibile, ebbe una figlia, una disgustosa magonò, ma sono tutti morti ora. Li conoscevi?"
"C-credo di sì, sai come sono morti?"
"No, non ci aggiorniamo su chi lascia la casata per rincorrere delle sciocche babbane"
Monica aveva capito che Narcissa, pur non essendo una sostenitrice di Voldemort, condivideva l'idea che il sanguepuro era sacro e che non doveva essere per nulla al mondo contaminato con quello babbano.
"Credo che io debba andare dove si divertono gli uomini con le babbane trovate, Lestrange ha detto che ne devo uccidere una."
"Cosa?" Narcissa parve sorpresa
"Ha scoperto che in passato lavoravo per il ministero uccidendo tutti quelli (babbani e maghi) che violentavano le donne e ora vuole mettermi alla prova credendo che io non abbia il coraggio di ammazzare una babbana."
finse freddezza.
"D-devi uccidere?"
"Sì, ero in ansia perché non ho mai ucciso una.. donna"
"Mi dispiace.. ma almeno è una babbana, no?"
"Già" Monica avrebbe ucciso anche lei e se stessa per quelle parole, ma ingoiò il rospo e si fece guidare nella stanza.
Ebbe un conato di vomito appena entrata e crebbe in lei la voglia di uccidere tutte quelle bestie che stavano violentando quelle povere ragazze indifese, mezze vive, mezze morte.
Rodolphus la intercettò e si fissò con gli occhi sul suo corpo e dopo pochi secondi venne, riversandosi incuratamente sulla faccia della ragazza. La sollevò per un braccio e la scaraventò davanti ai piedi di Monica, con il sottofondo della risata sguaiata di Bellatrix, la quale si divertiva a torturare le fanciulle. "Coraggio bambolina, dimostrami la tua lealtà."
Monica lo guardò con sguardo carico d'odio, avrebbe volentieri ucciso lui, ma senza bacchetta, solo con il coltello che portava sempre nella sua caviglia. Senza nemmeno guardare la ragazza, estrasse la bacchetta e puntandola sulla povera innocente, esclamò l'anatema che uccide. Furono tutti ammirati dalla sua freddezza quando disse "e ora occupatevi voi di smaltire questi rifiuti, io me ne vado, mi viene il disgusto con questa puzza di babbani" si girò e se ne andò. Trovò Snape appoggiato alla cornice della porta che le tese la mano e si smaterializzarono a Spinner's End. Non appena varcata la soglia, Monica si accasciò a terra e iniziò a piangere, respingendo Severus che cercava di tirarla su, urlando solo di non toccarla, che era un mostro e che non meritava di vivere. Proprio in quel momento arrivò Lauro.
"Severus, come sta?"
"Entra, è devastata e non si lascia avvicinare"
Entrarono in casa, Monica era ancora seduta di peso sulle ginocchia sul pavimento in lacrime, in una scena straziante.
"Monica.." sussurrò Lauro, inginocchiandosi di fronte a lei
"VA VIA! ANDATE VIA! L'HO UCCISA! E-era indif-indifesa e io l'ho uccisa. INVECE ERA QUEL PORCO CHE DOVEVO UCCIDERE! Insieme a tutti gli a-altri!"
"Monica hai salvato quella ragazza! L'hai salvata! Loro l'avrebbero torturata fino a farla morire  dissanguata" intervenne Severus.
"Esatto! Severus ha ragione. Le hai fatto un piacere e avrai la tua vendetta su Lestrange. Ma per farlo devi essere forte, più forte che mai e tu puoi farcela!"
"NO IO NON CE LA FACCIO PIÙ IO VOGLIO UCCIDERLI TUTTI"
Lauro si soffermò su Snape. "Severus posso parlarti un attimo?"
Il professore annuì e si allontanarono di poco.
"Hai dell'erba?"
"COSA?"
"Oh andiamo, è l'unico modo per farla riprendere. E poi sai meglio di me che non è affatto dannosa"
Severus ci rimurginò su un attimo, guardando Monica "e va bene, ma io non ne ho, fumo solo tabacco, ma so che Monica ne ha sempre una scorta nelle sue cose di sopra, vado a prenderla"
"Grazie"
Dopo poco Severus portò un sacchetto con dell'erba e delle cartine. Lauro ne rollò una velocissimo e la porse a Monica già accesa.
Dopo due tiri già cominciò a calmarsi. La passò a Lauro che ne aspirò qualche boccata e poi la girò a Severus che tentennò e poi la prese, aspirando anche lui. Il giro continuò.
Alla fine Monica si era calmata e riuscirono a farla alzare e far sedere sul divano. Poco dopo Lauro se ne andò e Severus rimase solo con la ragazza taciturna. La prese tra le braccia e la strinse forte a se "piccola mia" le sussurrò mentre le baciava la fronte
"Non merito il tuo amore. Non merito l'amore di nessuno. Sono io il vero mostro. Ho ucciso 194 persone, Severus. 194"
"Era per lavoro, hai scelto di ripulire il mondo da quei mostri, non sentirti in colpa" le sussurrò Severus.
Restarono in silenzio per un po'.
"Ci odiano tutti, lo sai? Tra poco Sirius e quelli dell'ordine verranno a cercarci qui" disse Monica
"No, qui verrà solo tuo fratello, ma Albus gli ha parlato. Lui ha accesso alla tua villa di Amalfi, quindi doveva sapere."
"Ma non sa occlumare.. se Voldemort lo trova.."
"Non lo troverà. Stai tranquilla"
Proprio in quel momento sentirono il rumore di una smaterializzazione e Severus lo fece entrare. Sirius si precipitò ad abbracciare la sorella. Gli raccontarono dell'accaduto. In realtà anche Severus fu aggiornato su tutta la scena e si innervosì non poco quando venne a sapere della conversazione avuta tra i due prima della scena.
Sirius andò via subito per non destare sospetti con la promessa di tornare presto.
Rimasti nuovamente soli, Monica andò a fare un lungo bagno per ripulirsi e dopo un po' la raggiunse anche Severus.
Fecero l'amore dolcemente. Poi si spostarono nel letto e caddero entrambi in un sonno profondo.

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