Fine agosto 1987-settembre 1988
Monica e Lauro presero l'aereo per arrivare a Londra, non potendo ancora utilizzare passaporte e non sapendo ancora praticare la smaterializzazione.
Una volta arrivati a Londra, si recarono in un piccolo appartamento comprato in precedenza, poco distante da King Kross. Potevano tranquillamente affittarsi una stanza in un hotel, magari al famoso Paiolo Magico di cui tanto parlava il signor Rosier, ma Monica aveva preferito così, facendo risultare che l'acquisto fosse a nome del Signor Rosier, e attingendo dal fruttuoso conto in banca (fatto di soldi sia babbani che non) che aveva ereditato dalla sua famiglia materna. Monica e Lauro ringraziarono mentalmente i loro rispettivi nonni per aver loro insegnato l'inglese in quel momento, erano entrambi bilingue e oltre all'inglese e l'italiano, sapevano parlare fluidamente anche spagnolo, francese e tedesco. Monica era entusiasta, non solo perché avrebbe teorizzato tutto quello che già sapeva in larga parte in una vera e propria scuola di magia! E non una qualunque, ma HOGWARTS! Ma inoltre c'era un altro motivo che rendeva Monica speranzosa, il fatto che in Inghilterra poteva conoscere la sua famiglia paterna. Poteva conoscere qualcosa in più sulla sua casata. Sui Black. Sapeva che non avrebbe avuto molte speranze con la matrigna, ma confidava nei fratellastri, d'altronde il più grande doveva avere intorno ai 26 anni mentre Regulus, il più piccolo, qualche anno in meno. Sicuramente avrebbe trovato qualcuno ad Hogwarts che poteva metterli in contatto con lei.
Era euforica, contenta e ansiosa, non poteva di certo immaginare che uno dei suoi fratelli era stato sbattuto ad Azkaban e l'altro era un mangiamorte scomparso.
Ovviamente voci sul dominio di Voldermort e la sua sconfitta erano arrivate anche in Italia, ma non con tutti i particolari.
Nel primo giorno a Londra, i due ragazzi si diressero a Diagon Alley, per fare acquisti e compere per Hogwarts. Comprarono anche un gufo nero, Morfeo che non si staccò più da Monica e un gufo pomellato, Sissi, che si affezionó fin da subito invece a Lauro. Andarono da Olivander, per fare l'acquisto più importante, la Bacchetta! Lauro trovó facilmente la sua, Monica non ebbe la stessa fortuna. Il vecchio Olivander era quasi esausto, le aveva provate tutte, ma nessuna bacchetta sceglieva quella ragazzina, fin quando una bacchetta nera, basica, con legno di betulla e una rarissima crina di Thestral, poco flessibile, la scelse. Una bacchetta misteriosa, per una ragazzina alquanto misteriosa.
Il primo settembre arrivò senza troppi preamboli. Negli ultimi giorni dava sfogo ai suoi sentimenti solo di notte, pensando agli abusi ricevuti, mentre di giorno chiudeva tutte le sue emozioni in un cassetto nella sua mente e si godeva rilassanti giornate insieme a Lauro, il quale le stava vicino come non mai, diventando l'uno la famiglia dell'altro e capendosi anche negli infiniti silenzi, loro parlavano con uno sguardo e comunicavano tramite la mente. Presero il treno e sedettero in uno scompartimento inizialmente vuoto per poi riempirsi di altri tre ragazzini, anch'essi al primo anno: Wendy Parkins, Jeff Stantion e Sebastian May. Chiacchierarono del più e del meno, sulle loro speranze e desideri; Monica era taciturna, come sempre del resto, non si fidava nessuno ed era sempre sull'attenti, pronta a scattare come una molla in qualsiasi momento, cosa che non sfuggí ai tre, i quali rimasero a bocca aperta quando Lauro raccontó loro la capacità sua e di Monica di fare magie senza bacchetta, subendo da Monica una delle sue occhiatacce tali da far accapponare la pelle anche ad una Chimera.
Tuttavia il viaggio fu rilassante, arrivarono ad Hogwarts accolti da Hagrid e una volta arrivati in sala grande, iniziò lo smistamento.
"Abott Frank
Alcott Marie
..
Black.. Monica.... Madeline?"
"Maddalena, M-a-d-d-a-l-e-n-a" sussurrava Monica tra se e se, con voce mista tra il disprezzo e la rassegnazione di chi è consapevole che nei futuri anni non sentirà mai più pronunciare bene il suo nome.
Non appena il cappello le si poggiò sulla testa, a differenza degli altri, iniziò a mormorare cose incomprensibili e a tergiversare per ben 20 minuti, non sapendo se collocare la ragazza in Grifondoro, Corvonero o Serpeverde. Monica era in imbarazzo, tutti la guardavano, soprattutto i professori, tutti con sguardi interrogativi e sorpresi, i ragazzi del primo anno invece quasi spaventati. Dopo qualche minuto il cappello urlò "SERPEVERDE, anche se sei un misto con GRIFONDORO e CORVONERO, quasi mai avuto un caso così"
Monica, sollevata andò a sedersi al tavolo dei serpeverde, sperando con tutta se stessa che anche Lauro fosse smistato nella sua stessa casa. Dopo Monica toccò a Sebastian, che capitó in corvonero, Wendy in tassorosso e poi la Mcgonagall chiamó
"Rosier Lauro"
Le preghiere di Monica furono accolte, dopo nemmeno 30 secondi Monica e Lauro erano allo stesso tavolo.
Poi fu la volta di Stanton che capitó in grifondoro.
Durante il banchetto qualcosa geló Monica...qualcuno stava cercando di entrare nella sua mente. Lo cacciò fuori con poco garbo guardandosi intorno per capire chi sapeva leggere la mente, guardò tra gli studenti più grandi, ma dai loro visi Monica capì che non sapevano nemmeno cosa fosse l'occlumanzia, dato che riusciva a penetrare nella mente di tutti passando inosservata, poi si girò verso il tavolo dei professori e trovó il più giovane, quello che il preside aveva presentato poco fa come Professor Snape, professore di pozioni e anche il Capocasa dei Serpeverde che la fissava, forse con curiosità, forse con odio, forse con disgusto...
Monica non osò tentare di entrare nella sua mente, ma capì all'istante che era stato lui. La ragazza giurò di aver visto odio da parte di quel professore troppo arcigno nei suoi confronti.
I mesi passarono, nonostante le noiose domande sul suo cognome a cui Monica rispondeva sempre più raramente poiché la portavano in confusione dato che non appena nominava Sirius Black le persone quasi fuggivano dalla paura, il resto procedeva dignitosamente; Lauro e Monica erano tra gli studenti più promettenti, i professori erano meravigliati dalla capacità di Monica di apprendere il tutto sempre prima dei suoi compagni, pur non mettendosi in mostra e restando sempre in disparte anche durante le lezioni, riuscì ad eccellere in quasi tutte le materie.
Con il professore di pozioni i rapporti erano più freddi che mai, pur essendo il suo capocasa, e pur mostrando fin da subito una preferenza per i serpeverde, Monica era un'eccezione, Snape le lanciava occhiatacce ad ogni occasione, non le dava mai punti della casa, nonostante le sue pozioni sempre perfette, ma nemmeno glieli toglieva, ma solo perché era serpeverde...in poche parole era come se ce l'avesse con lei. L'anno passò velocemente, Monica e Lauro avevano stretto più o meno le stesse amicizie, mantenendo quelle con Wendy, Sebastian e Jeff e incrementandole con alcuni Serpeverde. Finiti gli esami, tornarono a Roma, dove ad attenderli trovarono il signor Rosier e Marilù e poi anche Luca e Andrea. Fu un'estate splendida, passarono il tempo a suonare e scrivere canzoni, a raccontarsi le esperienze a vicenda, coccolando Marilù e conoscendo il suo nuovo fidanzato, un ragazzo dolce e simpatico. Quella fu l'ultima estate che passarono insieme tutti e cinque, fu l'ultima estate felice.
Già da agosto, le cose cambiarono, il signor Rosier morì, ma con un accordo fatto già da anni, questa cosa non venne comunicata al ministero, il quale avrebbe sicuramente nominato un tutore, essendo tutti ancora minorenni, dunque a settembre, Monica e Lauro lasciarono la ormai 17enne Marilù e il fidanzato nella tenuta De Angelis, in attesa del loro primo figlio.
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Black&Snape
RomanceQuesta è la storia di un nuovo personaggio nel mondo di HP. La storia è totalmente inventata, non si basa sui libri, ma prende in prestito quasi tutti i personaggi. Monica Black è la sorellastra italoinglese di Sirius Black. Una strega incredibilme...