Durante il mese di settembre, la vita ad Hogwarts aveva ingranato la giusta marcia. Le lezioni per gli studenti erano tanto piacevoli quanto pesanti.
Ovviamente il clima non era ancora come quello degli anni precedenti. La maggior parte degli studenti aveva perso parenti e amici durante la guerra combattuta proprio in quelle mura. L'aria tenebrosa e angosciosa era sempre presente. Inoltre alcuni studenti che si erano distinti durante la battaglia, frequentavano ancora Hogwarts, come Hermione, Luna e Ginny e ogni volta venivano assalite dai primini per chiedere loro autografi. Mentre per tutti gli altri che avevano frequentato l'ultimo anno nel periodo della guerra, era stata indetta una sessione speciale a fine settembre per gli esami che erano stati bloccati per motivi ovvi il giugno precedente.
Monica, insegnando pozioni, aveva tutti nella sua classe. Ginny ed Hermione ne furono estasiate. Per loro Monica era un punto di riferimento, era l'unica più "vicina" alla loro situazione. Passavano molto tempo con la loro professoressa, studiando e preparando pozioni e concedendosi lunghe chiacchierate davanti ad una tazza di the fumante. Il tutto ovviamente veniva messo in stallo durante le lezioni. Erano professionalissime e non c'erano preferenze, anche perché entrambe le ragazze erano brillanti e dunque non ne avevano bisogno.
Nonostante Monica fosse una degna sostituta di Snape ed esigente quasi quanto lui, gli studenti restavano sempre delle teste di legno. Vero era che pozioni era sempre stata una materia spigolosa e non per tutti, ma il livello della maggior parte degli studenti, era scarso; fatta eccezione per una percentuale di studenti che invece erano davvero eccellenti.
Nel frattempo le cose a Londra erano ben diverse. Lauro continuava a lavorare al ministero insieme a Harry, Ron e Lupin. Quest'ultimo finalmente stava cominciando a muoversi per trovare una casetta per vivere con Teddy in autonomia.
Lauro e Sebastian cercavano di vedersi il più spesso possibile, dunque in tutti i finesettimana e in più a volte, Lauro riusciva a fare un salto ad Hogwarts anche per salutare Monica e tutti gli altri.
Nicole era tornata a Berlino e Sirius, il quale aveva iniziato a lavorare anch'egli come auror, cercava di farsi dare più missioni possibili in Germania, in modo da andare a trovare la sua quasi fidanzata. Si scrivevano tutti i giorni, ma il loro freno era la distanza.
Anche Severus e Monica si vedevano raramente durante il giorno, a volte ai pasti, raramente nei corridoi, ma almeno loro quasi tutte le sere le passavano insieme. Correggevano i compiti nella stessa stanza o a volte, cenavano insieme da soli in camera di uno o dell'altro. Di notte invece, solo qualche volta si azzardavano a dormire insieme.
Per quanto riguarda invece Roxanne, dopo quella volta che era stata trattenuta da Silente in ufficio, non aveva più abbracciato o tentato di buttarsi addosso al professore, ma gli sguardi, le battutine e i risolini che gli lanciava non erano sfuggiti a nessuno e lasciavano poco all'immaginazione. Con Monica non parlava, anzi la guardava solo male, la snobbava e la odiava con tutta se stessa. Era stata infatti messa al corrente che a breve lei e Severus sarebbero convolati a nozze e la notizia non le fece affatto piacere. D'altra parte la ragazza si innervosiva sempre di più per l'atteggiamento della bionda. Oramai era diventata una questione di principio. Sapeva che Snape non le dava retta e comunque si fidava ciecamente di lui. Il problema era il comportamento che aveva Roxanne o "Roxy" come preferiva essere chiamata, nei confronti di Monica stessa. Ora Monica non si era mai distinta per la sua pazienza e dunque il suo equilibrio di tolleranza era già stato portato a limite e sarebbe bastato una piccola goccia per dare sfogo all'assetata felina che era nella ragazza.
Occasione che si presentò al ballo che Silente e la Mcgonagall avevano organizzato in onore della fine degli esami per i ragazzi dell'anno precedente.
Siccome erano stati tutto coinvolti nella guerra, tra cui Neville, Finnigan, Thomas, lo stesso Malfoy eccetera, avevano meritato un addio speciale al castello e Minerva ne aveva subito approfittato per indire un ballo di saluto, che si sarebbe tenuto il 29 settembre, il giorno dei MAGO straordinari di quell'anno. Tutti erano invitati a partecipare con un partner, ovviamente gli insegnanti erano obbligati ad essere presenti e anche loro, se volevano potevano scegliere di essere accompagnati.
Il ballo sarebbe stata anche un'occasione per far integrare tutti gli studenti e per distrarli dalle loro perdite.
L'idea aveva fatto impazzire Sebastian e Roxanne che guardava Severus come affamata, sotto lo sguardo sempre più al limite di Monica.
Dopo la riunione, Sebastian, Monica e Severus, si avviarono verso la sala grande per il pranzo "finalmente con questo ballo posso rivedere Lauro" fantasticava il professor May con gli occhi a cuoricino.
"Ma non vi siete visti lo scorso weekend?"
"Loro si vedono TUTTI i finesettimana" constato Severus
"Oh sì, ma un ballo è romantico è galante ed è formale e poi non vedo l'ora di vedere la sua reazione al mio invito"
"Impazzirà."
"Già, e voi? Per Merlino sembrate uscire da un funerale. Attivatevi un po', gioite per quest'evento"
"Non mi piacciono i galá" rispose la coppia all'unisono "soprattutto ad Hogwarts" aggiunse Severus
"Non puoi fare un passo che il giorno dopo ne è a conoscenza tutto il mondo magico" inarcò la dose Monica.
"Più passa il tempo e più mi assicurate il fatto che siete fatti l'uno per l'altra." Li guardò con finto disgusto l'amico.
Arrivarono in sala grande per primi e si accomodarono ai loro posti abituali, a seguire arrivarono la Stone (la quale prese a muoversi sensualmente appena vide Severus), accompagnata dalla professoressa Sinistra e da Flitwich.
"Io giuro che la uccido. Le taglio la giugulare con il coltello meno affilato che ho." Borbottò Monica tra sospiri per rilassarsi.
Severus le mise una mano su una coscia per calmarla sussurrano che non ne valeva la pena.
Sebastian invece la stuzzicò ancora di più "Beh preparati a vederla tentare di invitare il nostro Severus al ballo"
"Si deve solo azzardare. Deve solo azzardarsi ad avvicinarsi. Le farò provare cose che non si provano nemmeno al San Mungo durante la più complessa delle operazioni"
"Monica..." la richiamò Snape, sapendo che la ragazza ne era davvero capace e che non stava affatto scherzando.
In realtà Roxanne non invitó Severus, ma Monica sapeva che la bionda stava architettando qualcosa. Era strana. Non aveva smesso di guardare Snape e in più, lo seguiva. Ovunque.
La settimana prima dell'evento, Sebastian e Monica si congedarono da Hogwarts per un pomeriggio intero per fare shopping, raggiunti anche da Lauro, Harry e Ron, dato che erano stati scelti come accompagnatori delle rispettive Ginny ed Hermione.
La prima a trovare il vestito fu proprio la Black. In abito semplicissimo, in velluto nero, aderente fino alla vita e che scendeva morbido, da poco sopra al ginocchio.
Poi fu il turno dei ragazzi. Lauro scelse il verde, mentre Harry, Sebastian e Ron optarono per il nero.
Anche Severus andò a fare compere, ma lui preferiva andare da solo, per stare più tranquillo.
La sera del ballo, Monica e Severus si prepararono nelle rispettive stanze e, mezz'ora prima che gli studenti scendessero, i professori dovevano ritrovarsi tutti in sala grande per organizzare come posizionarsi per controllare la festa. Snape bussò come sempre puntualissimo alla porta di Monica, la quale, ancora intenta ad aggiustarsi i lunghi capelli davanti allo specchio del bagno, disse al professore di entrare.
Monica era bellissima, elegante e sexy, gli aggettivi che meglio la descrivevano sempre. Il vestito di velluto, accompagnato con calze sottili nere e stivaletti fino al ginocchio neri, era superlativo. Severus rimase a fissarla, appoggiato allo stipite della porta con un mezzo sorriso che non riusciva a portare via dalle sue labbra.
"Dai aiutami" gli disse la ragazza, guardandolo con la punta degli occhi. Aveva un classico smoking nero, camicia bianca e giacca sbottonata, il collo coperto con il suo amato foulard nero. Quella piccola occhiata fu in grado di far provare brividi di passione su tutto il corpo della professoressa "Severus... wow"
"Cosa?" Chiese distratto mentre cercava di sciogliere la pettinatura che stava facendo Monica
"Sei un sogno"
L'ex potion master rimase interdetto, non si era ancora abituato a ricevere complimenti, nonostante la sua Monica gliene facesse tanti. Finí di scioglierle i capelli e poi la girò verso di lui facendo scivolare le mani sulle natiche della ragazza in modo da attirarla a sè "tu sei il sogno qui. Sei sempre più bella. Sei sempre più... mia"
Si baciarono. Prima dolcemente, poi sempre con più enfasi, fin quando però Monica si staccò controvoglia "è tardi, dobbiamo andare"
Severus sbruffò, ma sapeva che erano già in ritardo, dunque presero i loro mantelli e si avviarono in sala grande.
Erano gli ultimi ad arrivare e il loro ingresso fu notato da tutti. Non si erano ancora tolti i mantelli che erano stati entrambi ricoperti da apprezzamenti e complimenti. Fu Lauro, il quale era arrivato poco prima per accompagnare Sebastian a sfilare il mantello di Monica, lasciando tutti esterrefatti da cotanta eleganza e semplicità. Tutti erano comunque elegantissimi. Silente e Minerva erano vestiti in rosso, come la loro casa, mentre Flitwich e Sebastian in nero classico, tutti gli altri docenti erano chi più, chi meno sfarzosi ed eleganti. A distinguersi fu la bionda Roxanne, la quale aveva indossato un abito principesco azzurro, con una scollatura troppo accentuata e con i capelli raccolti in una crocchia semidisordinata. Anche lei aveva ricevuto ben noti complimenti, ma non dall'unico uomo che le interessava, il quale non l'aveva degnata nemmeno di uno sguardo.
Dopo essersi comunque organizzati sulle zone di perlustrazione, cominciarono ad arrivare le prima coppie di ragazzi. Pian piano la sala si affollò di gente. Arrivarono anche Harry, Ron, Neville, Hermione che vennero a salutare Monica e scambiando qualche chiacchiera su Sirius. Oramai Harry abitava con lui ed era lui che sapeva come si sentiva Sirius al riguardo di Nicole.
Il tempo passava tra una chiacchiera e l'altra, un ballo e un occhio sempre vigile sui ragazzi. Snape e Monica si concessero anche un ballo insieme, ma molto breve e sobrio. Entrambi amavano la professionalità e la formalità sul lavoro, dunque si mantenevano distanti, ma i loro sguardi non si separavano mai.
A circa metà della festa, mentre Lauro e Monica erano intenti a ballare, Roxy ne approfittò per avvicinarsi a Snape con in bicchiere in più per brindare.
Ovviamente Monica aveva intravisto già il tutto, ma continuò a ballare, lasciando che Snape se ne occupasse da solo.
Quando però vide che la bionda stava per gettare una fialetta nel bicchiere da porgere a Severus, istintivamente afferrò con velocità fulminea un coltellino che aveva nell'autoreggente e lo lanciò in direzione del bicchiere, facendolo cadere a terra. Nemmeno il tempo di capire cosa fosse successo che Roxanne si trovò di spalle alla platea bloccata da dietro da Monica che con nonchalance e senza destare alcun minimo sospetto sulla sala, con una mano le teneva tappata la bocca e con l'altra le aveva appoggiato la lama fredda di un altro coltellino alla gola "tu non immagini nemmeno quante gole ha tagliato questa lama e fidati, potrebbe essere così silenzioso che nessuno se ne accorgerebbe" le sussurrò Monica all'orecchio facendo gelare il sangue della Stone. "Stavi giocando col fuoco, e te l'ho lasciato fare, ma ti sei avvicinata troppo e ti sei scottata. Purtroppo hai sfidato la stronza sbagliata tesoro." La donna cominciava a dimenarsi e allora Monica la trascinò nel corridoio che usavano i professori per arrivare prima in sala grande, seguita da Lauro e Snape.
Che cercavano di fermarla per non farle commettete qualcosa di stupido.
Monica continuò con tono freddo, distaccato "Sta ferma e soprattutto zitta altrimenti non ti lascio il tempo nemmeno per un ultimo respiro.
Stammi bene a sentire perché questa è l'ultima opportunità che ti dò e già secondo me non la meriti. Comunque ora o tu lasci in pace Severus e quindi anche me per l'eternità, oppure ti uccido con il mio coltello più bello" e così dicendo si accorciò leggermente il vestito in modo da scoprire tutti i coltelli che aveva, indicando quello più appuntito.
"Fidati, ne è capace, ne siamo capaci. Meglio per te che ti fai da parte, anche perché Monica e Severus si sposeranno a breve" intervenne Lauro.
"Ma soprattutto perché io non potrei mai provare nulla per un essere ignobile che tenta di somministrare dei filtri d'amore al sottoscritto. È ora che ci lasci in pace signorina Stone. Si faccia una vita." Concluse Severus il quale aveva intercettato la fialetta che gli stava per essere versata e aveva riconosciuto subito di cosa si trattasse.
Roxanne era blu dalla paura. Aveva capito che Monica aveva intenzioni serie e che avrebbe fatto bene a sparire quella sera stessa. Annuí con la testa e appena fu lasciata libera corse via rifugiandosi nei suoi alloggi.
"Molto... sexy" si lasciò sfuggire Severus fissando ancora le autoreggenti di Monica coi i coltelli dentro.
"Ooookkaaay io vado fuori, ci vediamo dopo ragazzi" si concedò Lauro facendo l'occhiolino ad entrambi.
"Ho perso il controllo. Volevo davvero ucciderla..." sussurrò Monica come se risvegliata da uno stato di trance.
"Monica stai bene?" Chiese l'uomo avvicinandosi. Avrebbe voluto contestarla, dirle se per caso era impazzita nel minacciare di morte una collega per quanto essa sia insopportabilmente invadente, ma tutte le accuse che aveva in mente evaporarono nel vedere la ragazza in quello stato
"N-no credo, credo che l'avrei uccisa, se fossimo state da sole, senza altri presenti, l'avrei uccisa. È stato come un tuffo nel passato."
"È normale. Eri addestrata a farlo. Ma non lo hai fatto, è già qualcosa"
"No Severus, non hai capito, io avevo voglia di ucciderla... scusami, ho bisogno di un momento. Torna dentro, ci vediamo tra poco" e senza lasciare il tempo a Snape di dire una parola, se ne andò, quasi correndo.
Uscì dal castello, si trasformò in pantera e corse nella foresta proibita. Quando arrivò in un punto più isolato, ritornò umana e cominciò a camminare avanti e indietro, non notando un falco che la guardava da un ramo di un albero molto alto.
"Ti mancano le missioni, vero?"
Monica scattò, ma aveva riconosciuto la voce. Vide il suo migliore amico scendere dall'albero proprio davanti a lei.
"Come sapevi.."
"Che saresti venuta qui? È il luogo post-missione. Ci avrei giurato. Ho viso il tuo sguardo mentre la stavi minacciando. Sapevo che saresti venuta qui." Continuò Lauro, sedendosi sull'erba umida.
"Se non ci fosse stato anche Severus, l'avrei uccisa, senza nessun preambolo"
"Già, è successo anche a me. Mi sono trattenuto solo a causa, anzi solo grazie alla presenza di Sebastian, a Berlino era molto, molto corteggiato e li ho minacciati tutti. Uno l'ho anche ferito."
"Non è normale, Lauro. Noi siamo stati addestrati per uccidere gli stupratori. Gli inservienti. Gli esseri spregevoli che fanno del male agli altri. Non uccidere chi magari ci prova con il nostro partner."
"Lo so che non è normale, ma una volta che si impara ad uccidere, lo si usa come meccanismo di difesa per ciò che ci fa male. Parliamoci chiaro, noi abbiamo accettato il ruolo di spia solo perché tu e Marilù avete vissuto quel male sulla vostra pelle. Non per senso del giusto o altre ragioni nobili. È stata una sorta di vendetta per ciò che ci aveva fatto soffrire. Dunque abbiamo imparato ad uccidere quello che ci faceva male."
"Non è un caso caso se entrambi siamo finiti in serpeverde e non in tassorosso. Siamo egoisti."
"Beh, ma abbiamo salvato tante persone però"
"E ora questa cosa ci si sta ritorcendo contro e non riusciamo a gestirla, ottimo"
"È la presenza di Severus a farti mantenere il controllo, Monica. È lui che ti fa gestire gli istinti. È la cura. Basta anche solo il suo pensiero. Sono sicurissimo che anche se Severus non fosse stato presente, tu non l'avresti uccisa perché avresti pensato, anche solo per un istante a lui."
"Devo parlargli... devo scusarmi in qualche modo"
"Non credo che voglia le tue scuse, ma sì, parlagli, parlate tanto. Uscite di più per stare di più insieme, tu e lui."
"Impossibile, come facciamo con le lezioni"
"Se vi assentate per un fine settimana non succede nulla. O anche solo per una sera."
"Gliene parlerò stasera dopo la festa. Ora rientriamo, si sta facendo tardi"
"Facciamo a chi arriva primo?"
"Naturale"
Si trasformarono entrambi nei loro animagi e risalirono la foresta chi correndo e chi volando. Si ritrasformarono e rientrarono in sala.
La ragazza intercettò Severus che stava parlando con Silente e lo raggiunse.
"MONICA" esclamò Snape afferrando la mano della ragazza, la quale rivolse all'uomo un sorriso dolce e carico di rammarico, stringendo la mano dell'uomo.
"Mia cara Monica, stavamo parlando di te e di quello che è successo con la signorina Stone"
"Beh sì signor preside io a tal riguardo devo delle scuse un po' a tutti, ho perso il control.."
"Hai salvato un tuo collega da una pozione illegale mia cara, non devi scusarti, dobbiamo noi ringraziarti. La signorina Stone sarà allontanata il più presto possibile dalla scuola e la faccenda si chiude qui." Concluse Silente facendo l'occhiolino a Monica. "Ora vi lascio, avrete sicuramente di che parlare. Se volete potete anche ritirarvi nelle vostre camere, di professori in giro ce ne sono a sufficienza e i ragazzi cominciano ad andare a dormire. A domani ragazzi miei" e così dicendo si allontanó lasciando sola la coppia che si stringeva ancora la mano.
"Ti va di fare una passeggiata al lago nero?" Propose Monica.
Severus annuì e si incamminarono entrambi in silenzio,sempre con le mani intrecciate che si stringevano al punto che entrambi avevano le nocche bianche.
Arrivarono nel punto in cui, tanti anni fa Severus diede il suo mantello alla ragazza in occasione di un ballo.
Si sedettero sullo stesso masso.
"Severus... prima... io... io ho perso il controllo. Era da tanto che non mi trovato in una situazione del genere e... e i coltelli, le armi, mi danno alla testa...io non volevo, o meglio, volevo ma non volevo.."
"Monica, calmati. Ricordati che sono stato un mangiamorte. So benissimo cosa si prova e che una vola che si prende la mano..."
"NO! Tu sei stato un mangiamorte, è vero. Ma hai avuto sempre un ripudio per gli omicidi! A differenza mia. Io ero soddisfatta, ero FELICE di uccidere. MI PIACEVA.... Ed è... disgustoso.."
"Non metti in conto che io uccidevo innocenti. Tu uccidevi carnefici. Tu hai subito quello che quei bastardi facevano alla ragazze, alle bambine. Io uccidevo gente che non aveva peccati.
Stasera è vero, hai perso leggermente il controllo, ma lo hai ripristinato, non so come, ma lo hai fatto. Al tuo posto non so se ci sarei riuscito."
"... è stato grazie a te" sussurrò la mora, chinando la testa.
"A me?"
La ragazza annuì "Sì...sei il mio equilibrio. E c'è una cosa... che devo mostrarti. Sono più che sicura che sia collegata a te." prese la bacchetta dalla manica del vestito e pronunciò l'incanto patronum. Ciò che uscì dalla bacchetta, non fu il solito Thestral, ma una Lince, una Lince luminosa che passeggiava davanti a loro.
Severus era incredulo. Il patronus di Monica era una lince proprio come...
"Expecto Patronum" esclamò Snape e un'altra Lince, iniziò a muoversi e a giocare con l'altra.
Si guardarono entrambi sorpresi, entrambi i loro cuori avevano saltato dei battiti.
"Da quando?"
"Non lo so, ma sono felice. Sono molto felice con te."
"Amore"
Monica si buttò al collo del professore, stringendolo forte e sprofondando il volto rigato di lacrime di gioia nell'incavo del collo.
Anche Severus la strinse forte.
"Voglio sposarti. Voglio sposarti ogni giorno della mia vita"
"Ti prego Sev, portami a casa. Voglio andare a casa nostra stasera."
"Andiamo allora" si alzò, tirando su anche la ragazza e si avviarono verso i confini di Hogwarts. Una volta superati i cancelli, Severus abbracciò da dietro la sua futura sposa e si materializzarono nel giardino della loro casa (avevano bloccato le smaterializzazione all'interno dell'abitazione).
Mano nella mano si accomodarono sul loro divano accoccolati.
"Sono felice Sev, sono davvero felice con te e credo di non esserlo mai stata in vita mia"
"Anch'io. Ma ti prego, sorridimi, stasera il tuo sorriso mi è mancato più di ogni cosa"
La ragazza alzò la testa dalla spalla dell'uomo e sorrise, un sorriso che si trasformò presto in risata, contagiando anche l'altro.
"Sei bello."
Severus la baciò.
Un bacio che non si interruppe per parecchio tempo.
Si strapparono letteralmente i vestiti da dosso restando nudi, si fusero in un solo corpo. Tante volte. Non chiusero occhio per tutta la notte. Si amarono alternando frasi dolci sussurrate a morsi, graffi, marchi e passione intensa.
Solo il mattino seguente, tornarono ad Hogwarts, rigenerati, rinati.
La Stone aveva abbandonato la scuola e la sostituta, fu nominata dopo due settimane.
Il tempo procedeva e il momento del matrimonio e dei preparativi si avvicinava sempre di più...
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Black&Snape
RomanceQuesta è la storia di un nuovo personaggio nel mondo di HP. La storia è totalmente inventata, non si basa sui libri, ma prende in prestito quasi tutti i personaggi. Monica Black è la sorellastra italoinglese di Sirius Black. Una strega incredibilme...