Con il passare di ottobre e l'inizio di novembre finalmente in tutta tranquillità, Monica, Severus, ma soprattutto Lauro, Sirius e Sebastian iniziarono a dedicarsi ai preparativi per il matrimonio della coppia.
Gli invitati sarebbero stati pochi, una piccola cerimonia intima, nel bel mezzo dell'inverno. Furono apportati dei cambiamenti dell'ultimo momento sulla location.
Sia Monica che Severus, quando andarono a vedere la villa ad Amalfi che avevano pensato di affittare, quando si trovarono lì, sul terrazzo, non si sentivano a proprio agio. Tornarono ad Hogwarts ancora più confusi di prima.
Il luogo perfetto e decisivo, lo trovarono pochi giorni dopo, quando Monica, alla ricerca di ingredienti particolari per le sue pozioni, sì allontanó da Hogwarts, dirigendosi verso Nord, attraversando un piccolo bosco, c'era una piccola vallata verde, senza neve, circondata da alberi tutti innevati. Quel luogo, semplice, trasmetteva nella ragazza delle vibrazioni così forti da renderla felice e tranquilla, spensierata e sicura di sè, senza particolari motivi.
Mandò un patronus a Severus chiedendogli di raggiungerla il prima possibile.
Quando l'uomo arrivò, trovò Monica seduta sulla morbida erba sorridente, con un leprotto sulle gambe che stava accarezzando.
"Severus!"
"Monica, cos'è successo?"
La ragazza si alzò, e si diresse da lui. Lo prese per mano e lo portò al centro della radura.
"Balla con me, lasciati andare"
Ballarono senza musica per poi poggiarsi entrambi a terra felici.
"Hai scoperto il cerchio della felicità"
"Cosa?" chiese Monica
"Questo posto. È chiamato cerchio della felicità, quello -e indicò un albero maestoso e particolare, molto grande, ma per nulla alto- è l'albero della felicità. Sprigiona endorfine che rendono i maghi sereni e rilassati"
"Sì... lo conosco, ma non lo avevo notato.
E se ci sposassimo qui?"
"Qui?"
"Non ti piace?"
"Oh a me sì, pensavo che non piacesse a te"
"Per me è perfetto"
"Bene. Potremmo mettere un gazebo riscaldato qui, in modo da non avere freddo e"
"Ti amo Severus" lo interruppe la ragazza.
Il professore la guardò e sorrise, la trascinò sulle sue gambe e la baciò dolcemente, fermandosi solo per guardarla.
Monica riprese a baciarlo, facendolo stendere e salendo su di lui. Fecero l'amore anche lì, in quel cerchio delle felicità che probabilmente non aveva mai accolto due persone più felici di loro due in quel momento.
In quel mese Monica chiese molti permessi per assentarsi da Hogwarts il fine settimana. Dovevano comprare il vestito, ma lo shopping con Lauro e Michelle non andava bene, mentre i due cercavano per Monica un qualcosa di sfarzoso e vistoso, la ragazza prediliva abiti basici, semplici, anzi, come li definivano i testimoni, abiti smorti. La scelta dell'abito di Severus invece fu rapida ed indolore, aveva le idee molto chiare e fu affiancato nella scelta da Remus e Sirius. Già. I tre passavano sempre più tempo insieme e per tutti e tre la cosa era molto piacevole, tanto che Severus aiutò Remus a trovare casa proprio vicino a quella sua e di Monica, così sarebbero diventati vicini di casa da inizio dicembre e sarebbe stato più semplice aiutarlo sia con le pozioni che con Teddy.
Proprio nel periodo in cui partirono i primi inviti per la cerimonia, la sposa trovò finalmente il suo abito. Parola d'ordine: semplicità. Era semplicissimo, ma non basico, piuttosto elegante.
Stile impero, scendeva morbido sulle curve della ragazza, scollatura marcata, ma non volgare, era di raso, bianco neve e donava a Monica un'aria aristocratica, anzi, sembrava una dea greca.
Ora mancavano solo gli allestimenti della location, ma quelli si sarebbero fatti il giorno prima del matrimonio, dato che con la magia bastavano meno di cinque minuti.
A celebrare il matrimonio sarebbe stato Silente stesso, i testimoni di Monica sarebbero stati Lauro e Luca, mentre quelli di Severus erano Minerva McGrannit e Remus Lupin. Gli invitati si estendevano a ovviamente Sirius e Nicole, Clarice, Sebastian, Michelle, Wendy, gli insegnanti di Hogwarts, il golden trio, Narcissa e Draco, alcuni membri dell'Ordine della Fenice, e alcuni colleghi pozionisti amici di Severus. Raggiungevano a stento la settantina di persone e per la coppia erano già troppi.
La luna di miele l'avevano rimandata a luglio. Sarebbero andati in Russia, dato che entrambi amavano il freddo era un ottimo piano per sfuggire all'afa estiva.
Dicembre fu un mese molto lento. Tutto sembrava che procedesse a rallentatore, tanto che Monica e Severus trovarono anche il tempo di iniziare a preparare gli esami per i GUFO e i MAGO.
Gli studenti erano già proiettati nelle vacanze di Natale, difatti il loro rendimenti era meno che sufficiente, soprattutto in pozioni, in cui bisognava dare sempre la massima concentrazione. Proprio per questo Monica si ritrovò molte volte a fare lunghe ramanzine ai suoi studenti e punirli assegnando loro il doppio dei compiti, dando la conferma che era tanto bella quanto severa ed esigente.
Finalmente le vacanze arrivarono e Hogwarts si svuotò quasi completamente, per la gioia della coppia.
"Finalmente un po' di pace" esclamò Monica sprofondando sul divanetto dello studio di Severus, il quale stava correggendo i compiti che aveva fatto fare ai suoi studenti nell'ultima lezione dell'anno.
"Te l'ho detto che sono delle stressanti teste di legno" le rispose continuando a tartassare le pergamene con delle grosse T di Troll.
"Uff... ora inizio davvero a capirti, sai? Non si impegnano, non ascoltano, non chiedono. Mi domando cosa ci vengano a fare in aula. Ai miei tempi non eravamo così!"
Snape in tutta risposta alzò lo sguardo ed un sopracciglio "Ne sei sicura?"
"Cosa vorresti dire? Noi ci impegnavamo sul serio! Eri tu troppo prepotente ed esigente!" Rispose Monica offesa.
"Certo, come no, se ero io allora, adesso invece il problema sei tu secondo i tuoi studenti"
"Con te allora come vanno?"
"Tutti Troll."
"Allora lo vedi? A noi non mettevi tutte T"
"Ero molto più buono."
"Ma smettila"
Severus dopo un sorrisino continuò la sua correzione, mentre Monica già stufa di star seduta si alzò e prese a girare nella stanza, passando come sempre il polpastrello dell'indice sul bordo dei libri nella grande libreria dell'uomo, poi si avvicinó da dietro e gli si attaccò al collo, baciandogli i capelli.
"Posso aiutarti?"
"Se non hai nulla da fare"
"Ti aiuto a finire prima così poi ci annoiamo insieme" esclamò Monica prendendo una piuma e intingendola nello stesso calamaio che stava usando Severus iniziò a correggere le verifiche, imitando la grafia di Snape.
Dopo un'ora avevano corretto tutti i compiti, in cui il voto più alto era un Accettabile ad una ragazza corvonero.
"Cosa ti va di fare adesso" chiese Severus annoiato
"Qualcosa che non annoi anche te"
"Suggerimenti?"
Monica si alzò dalla sedia sospirando e si allontanò verso il centro dello studio.
"Mi potrei portare avanti andando a raccogliere le radici di viola e le cortecce di salice nella foresta proibita"
"Per gennaio?!"
Monica scrollò le spalle.
Severus si alzò e piano la raggiunse, le alzò il mento e posò per un attimo le sue labbra su quelle calde e carnose di lei , leggermente, ma poi ci ripensò, quel piccolo contatto non gli bastava, non era mai sazio di lei, e poi, erano così confortevoli quelle labbra che avrebbe voluto rifuggiarvisi per sempre.
"Io ho un'idea migliore, indossa degli abiti babbani e vediamoci ai confini di Hogwarts tra 10 minuti" le sussurró all'orecchio e senza aspettare una risposta si allontanó a passo svelto verso i suoi alloggi.
Monica rimase imbambolata per un minuto buono prima di ritornare alla realtà. Severus "purtroppo" le faceva quell'effetto. Il suo profumo la inebriava, la rendeva dipendente da lui, come ipnotizzata, i suoi due baci dolcissimi, le sue parole sussurrate, brividi.
Le sue parole.
Cos'aveva detto?
La ragazza si risvegliò e andò a cambiarsi, indossando una gonna corta in tweed, calze e stivaletti neri, un maglioncino e il solito cappotto nero lungo. Una volta arrivata ai cancelli trovò Snape già lì, con un pantalone nero, maglione di lana verde scuro e un cappotto nero a doppio petto.
"Ma dove andiamo, si può sapere?"
"No"
La tirò in un abbraccio e si smaterializzarono in un vicolo. Appena uscirono si trovarono nel bel mezzo di Parigi.
"Paris, mon amour?"
"Oui, la ville de l'amour. Voulez vous marcher avec moi?" Chiese Severus spiccando una discreta pronuncia francese.
"Certainement"
Sottobraccio iniziarono a passaggiare, girando quasi tutta la città, pranzarono in un ristorantino con vista sulla torre e poi, nel tardo pomeriggio, tornarono ad Hogwarts. Era stata una giornata splendida. Avevano vissuto una quotidianità di coppia che a loro mancava terribilmente.
Natale arrivò subito e, la vigilia la coppia la passò in sala grande con gli altri professori e gli alunni, ma subito dopo mezzanotte si ritirarono nella stanza di Severus per darsi gli auguri a modo loro, dato che erano sempre impeccabilmente professionali davanti agli altri, tanto che gli studenti non sapevano nemmeno che i due si sarebbero sposati a giorni, anzi la maggior parte ancora non ci credeva che stessero insieme.
La notte di Natale Monica e Severus la passarono interamente svegli. Fecero l'amore più e più volte, insonorizzando la stanza con un muffilato. Il mattino seguente dormirono fino a tardi e si svegliarono solo a causa dell'infernale e incessabile picchiettare alla porta. Severus andò ad aprire e il suo appartamento venne invaso da gufi che adirati lanciarono i pacchi regalo un po' ovunque, beccando qua e là alla ricerca di cibo. Una volta che Severus mise a disposizione i biscotti, li finirono e volarono via di nuovo.
Tutti quei regali Severus non li aveva mai ricevuti, certo erano sia i suoi che di Monica, ma in trentotto anni non aveva mai ricevuto più di quattro regali (cinque da quando Monica era entrata nella sua vita). Avevano pensato anche a lui. Tutte quelle persone. E lui? Lui no...
"Sì che lo hai fatto, a quest'ora staranno scartando già tutti i nostri regali"
Severus vide Monica appoggiata allo stipide della porta, con addosso la sua camicia e i capelli ramati ancora arruffati. Gli aveva appena letto la mente.
"Cosa?"
"Anche tu hai pensato a tutti, ho firmato i regali per entrambi"
"Non dovevi...non dovevano, non me lo merito"
"Sev.." sussurrò Monica avvicinandosi a lui "li meriti tutti eccome. Sapevo che non ti saresti ricordato, ma non perché non hai avuto il pensiero, ma semplicemente perché non sei abituato. Sta tranquillo, con il tempo ti abituerai ad essere circondato da persone che ti amano e saprai dimostrare loro che anche tu ci tieni, come fai con me"
Severus le carezzò la guancia e sorrise "ti amo"
Scartarono insieme i regali ricevuti da tutti i loro amici e poi fu il turno di scambiarsi a vicenda i propri regali. Monica gli regalò un ascot nero con dei richiami argento negli angoli, molto prezioso, mentre Severus le regalò un portatabacco molto raffinato, con lo stemma serpeverde inciso sull'apertura. Cenarono insieme agli altri professori e ai pochissimi studenti rimasti e poi passarono il resto del pomeriggio a coccolarsi sul divanetto dell'ufficio di Snape.
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Black&Snape
RomanceQuesta è la storia di un nuovo personaggio nel mondo di HP. La storia è totalmente inventata, non si basa sui libri, ma prende in prestito quasi tutti i personaggi. Monica Black è la sorellastra italoinglese di Sirius Black. Una strega incredibilme...