Una pausa

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In quella settimana Severus, Sirius e Lauro erano preoccupatissimi. Sirius nemmeno a dirlo, incolpò Severus e i due ripresero a litigare, fin quando Lauro diede di matto e li fece ragionare. Monica era scomparsa nel nulla, solo il martedì a Grimmuald Place arrivò una sua lettera
Sono viva non vi preoccupate, ho bisogno di stare sola e pensare. Non venite qui e soprattutto non incolpate nessuno.
MMB
Era ad Amalfi, si era disillusa per non farsi trovare. Lauro informó Snape della lettera, il quale sembrò impassibile, ma Lauro vide che era in un mix di sentimenti.
"Professore. Io conosco Monica più di chiunque altro. Le posso dire che non si è mai sbilanciata tanto con nessuno che non fosse davvero importante per lei e sto parlando di me, Luca, Andrea e la povera Marilú. Monica la ama. É perdutamente innamorata di lei da anni oramai. Non lo ha ammesso nemmeno a me, forse solo a se stessa e non ne sono nemmeno sicuro. E so che è ricambiata professore, l'unico dono che ho è quello di leggere gli occhi delle persone. I suoi parlano, ci vedo Monica dentro ogni volta. Io non so cosa sia successo, nè tantomeno lo voglio sapere, sono affari vostri. Ma Monica è la persona più importante della mia vita e la mia felicità dipende dalla sua felicità e ora la felicità di Monica dipende da lei, professore. Quindi io ora sto per fare qualcosa per cui Monica potrebbe ammazzarmi. Non mi deluda. La accompagno da Monica. Solo i proprietari della casa possono portare altre persone in casa, dunque solo io e Monica. La prego. Renda felice Monica."
Severus non era abituato a parlare dei suoi sentimenti, lo aveva fatto solo con Silente. Ora questo ragazzino se ne veniva fuori leggendogli l'anima e dicendo ad alta voce cose che né lui né Monica non avevano il coraggio di esprimere. La amava? Era pronto ad rendere così reali i suoi sentimenti? Sì. Per Monica questo ed altro. Si fidava, non gli aveva mai dato modo di non fidarsi. La amava. In questi giorni il dolore era insopportabile. Doveva riprendersela.
Fu smaterializzato da Lauro sull'uscio di una villa enorme, che aveva uno strapiombo sul mare, era una villa mozzafiato. Oltre ogni standard, come Monica.
Severus ringraziò Lauro, che se ne andò. Poi bussò. Che cosa stupida, non avrebbe mai aperto. Aprì lui la porta. La casa sembrava ancora più grande di quello che era. Era tutto sul grigio, bianco e marrone, stile rustico, ma non esagerato. Attraversò l'ingresso e seguí il suono di uno strumento, un basso. Più si avvicinava e sentiva una voce, la sua voce. Stava canticchiando una canzone che Severus non conosceva. Stava componendo una canzone. La trovò seduta sul parquet color tortora di una stanza con tutte e quattro le alte pareti piene zeppe di libri e piena di strumenti, tra cui chitarre, batteria e pianoforte, oltre al basso che Monica aveva sulle gambe. Era circondata da fogli e aveva una penna in mano. Era di spalle alla porta, oltre ai fogli, a terra c'erano varie bottiglie e una ceneriera piena di mozziconi di sigarette. Addosso aveva dei leggins e una maglia over size che le nascondeva le forme.
Severus ebbe un tuffo al cuore. La amava? Ne era sicuro al 100%. Le era mancata tantissimo. Non voleva disturbarla. Non lo aveva sentito, essendo sicuramente mezza ubriaca e concentrata totalmente nel suo pezzo. Appellò una sigaretta e se la accese. Per quanto Monica era su di giri, si alzò e girò di scatto, appena il professore espirò la prima boccata di fumo. Barcollò miseramente, ma rimase in piedi.
"Come fai ad essere qui" chiese Monica entrando nella sua mente. Severus la fece fare, mostrando Lauro che si allontanava.
Monica iniziò a borbottare il italiano.
"Come stai" le chiese
"Mai stata meglio" disse mentre si accendeva anche lei una sigaretta e si dirigeva alla finestra per spalancarla ancora di più. "Perché se qui? Anzi fammi indovinare. Voldemort ci ha chiamati? Sirius a Lauro ti hanno costretto? Te l'ha ordinato Silente?"
"No."
"Allora vuoi avere un coito con una donna che non ti fa troppe domande e che non ti pressa, vero?"
"Ora mi ascolti e non mi interrompi."
Disse Severus con il suo tono dominante.
"Puoi avere tutti i pregi del mondo, ma hai un difetto che li copre tutti. Non hai pazienza. Non lasci parlare le persone. Credi sempre che la tua idea sia quella giusta. Non ti fidi, mai. Non lasci il tempo agli altri di spiegarsi. Non"
"Avevi detto un solo difetto, ne stai elencando decisamente più di uno" interruppe Monica.
"Saccente, arrogante, impertinete." Sibillò Severus. Monica lo guardò alzando solo un sopracciglio "quando hai finito immagino che ti ricordi quale sia l'uscita" si girò di spalle e continuò a fumare.
Severus le lanciò un incantesimo che Monica bloccò con una mano. "hai per caso intenzione di rovinare i miei libri?!"
Si rigirò verso Severus. "Cosa vuoi? Ho scritto che non volevo vedere nessuno."
"Non a me"
"Sapevo che avrebbero avvertito anche te, mi sembrava superfluo consumare altra pergamena e far arrivare Morfeo fino ad Hogwarts"
"Come è superfluo stare zitta cinque minuti senza giungere a conclusioni affrettare e ascoltare quello che avevo da dirti?"
"Non portare la situazione a tuo vantaggio, serpe! Sei tu che mi hai mentito, sei tu che non sai nemmeno rispondere ad una semplice domanda. Non sappiamo nemmeno definire quello che c'è tra noi."
"Non lo sai nemmeno tu, dunque."
"NO CHE NON LO SO. Sei fottutamente enigmatico! Non si riesce a capire nulla di quello che provi!"
"E secondo te non è lo stesso per me?? Credi che tu invece sia un libro aperto? Credi che io sappia quali invece siano i TUOI sentimenti, Monica?"
"IO TI AMO SEVERUS! Da quando avevo 16 cazzo di anni! Sono quasi 4 anni che ti amo, ok?"
Urlò Monica.
Severus perse un altro battito, era la priva volta che sentiva quelle parole rivolte a lui. Urlategli contro, per di più dalla donna che amava.
Con la magia attirò a se Monica e tenendola per la nuca con una mano e con l'altra per la schiena, la sollevò leggermente e la baciò forte. Anche se inizialmente non rispose, dopo qualche secondo anche la ragazza si lasciò andare, aggrappandosi alle forti spalle di lui, inebriandosi del suo profumo, profumo di casa.
Severus la mise giù e si staccò da lei.
"Anche io ti amo, Monica. E posso dire con certezza che ti amo come mai immaginavo di poter amare. Voglio che tu sia presente in ogni giorno della mia vita, voglio che tu sia la mia compagna, voglio condividere con te tutto. Voglio vivere con te, sempre."
Monica lo guardava come si guarda il regalo più bello del mondo. "Dimmi solo che non sto sognando o che non è un'allucinazione"
Snape sorrise "No, piccola, è tutto vero, se questo vecchio ti basta"
"Io non vedo vecchi in questa stanza, ci sono solo io e l'uomo che amo, l'uomo più magnifico che io abbia mai conosciuto... e devo a quest'uomo delle scuse per il mio comportamento egoista e infantile. Non avrei dovuto andarmene."
"Questo significa che ritorni con me?"
"Mh in realtà ho preso un permesso dal ministero per tutto il resto della settimana e qui è così bello, è un peccato non poterti mostrare la città e la casa..." obiettò la ragazza cominciando a giocare con i bottoni del frock coat di Severus.
"La giornata è ancora lunga miss Black, possiamo iniziare a visitare questa casa, stanza - la baciò- per stanza e poi vedremo se il preside mi accorderà un permesso"
Monica aveva iniziato a baciargli il collo e gli sussurrò all'orecchio "digli che ho altre due case da mostrarti, entrambe più grandi e con molte più stanze, avremo bisogno di molto tempo"
Severus rabbrividí di piacere, non poteva trattenersi più, incastrò Monica tra la libreria e il suo corpo, la prese subito, la voleva, voleva entrare in lei il prima possibile. Iniziò a spingere energicamente facendo sbattere Monica sulle mensole della libreria, provocandole un piacevole dolore, si guardavano negli occhi tutto il tempo,
"Ti amo Severus", quest'ultimo aumentò il ritmo delle spinte, vennero entrambi, intensamente. Severus appoggiò la fronte sulla spalla di una Monica ancora sospesa e ansante
"Ti amo anch'io" sussurrò, baciandole i seni e dolcemente uscì da lei e la poggiò con i piedi a terra.
"Ho bisogno di un caffè, ne vuoi?" Disse Monica con un sorriso.
"Mh, decisamente sì"
Andarono in cucina, presero il caffè rigorosamente amaro e poi inaugurarono anche quella stanza, facendo lo stesso per tutte le stanze della casa. Passarono il resto di quella settimana avvolti dalla passione, andarono in giro per Amalfi e poi andarono a Roma, Monica si divertiva a portare Severus in giro e Severus si divertiva con Monica, la quale lo portava in posti che anche lui apprezzava, luoghi d'arte, tranquilli e mangiò del cibo spettacolare. L'unica cosa che Severus non apprezzò fu la guida troppo veloce di Monica. Aveva la passione per le auto babbane sportive e lussuose, sapeva guidare bene, ma Severus preferiva i mezzi magici. Tornarono in Inghilterra la domenica, passando prima per Grimmuald Place e poi di sera tornarono ad Hogwarts.
Il lunedì ripresero le loro attività e di sera continuavano ad amarsi sempre di più. L'anno stava volgendo al termine, ma una disgrazia era in arrivo molto presto.

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