chapter 5

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n/a: ragazze/i ho bisogno di aiuto, come si fa a mettere quel coso per i personaggi a fine capitolo? si insomma avete capito ahahahaha rispondetemi con un commento!

ho solo un'ora di lezione dopo la pausa pranzo, oggi.

"ascolto" la lezione disegnando distrattamente cose a caso sul quaderno, finché non sento la campanella suonare.

raduno velocemente le mie cose e esco dalla classe, passo per il mio armadietto e prendo le ultime cose, per poi uscire fuori e sedermi sul muretto per aspettare gli altri.

dalla scuola esce un fiume di gente, schiamazzi e grida varie, alcuni si dirigono verso le proprie macchine, altri vanno via a piedi, altri ancora aspettano alla fermata del pullman.

dal portone esce il ragazzo biondo, sta ridendo. che sorriso, è proprio bello.

il suo gruppetto si ferma sulla seconda rampa di scale. una ragazza si avvicina a lui, lo prende a braccetto e avvicina la bocca al suo orecchio, iniziando a parlargli a fior di pelle. gli altri non sembrano curarsi dei due. stanno insieme?
"Jade! Jade! siamo qua!" mi volto nella direzione da cui proviene la voce. è jason, sventola la mano in aria con il braccio alzato. sta sorridendo.

ha un bel sorriso, i denti bianchissimi. tiene sotto al braccio una palla da football, e non indossa gli stesso vestiti che aveva a pranzo. si vedono chiaramente i muscoli delle braccia e delle gambe, ha un fisico da atleta.

beh, niente male.

corro da loro. mi giro un'ultima volta nella direzione del ragazzo, ma la scena è la stessa.

"hai visto Smith?" mi dice Lucy

"chi?" dico girandomi

"Lucky, Lucky Blue Smith, il biondino. niente male, eh?"

no, non è niente male. si chiama Lucky? ma che razza di nome è?

"si, carino" rispondo con noncuranza.

saluto gli altri per poi dirigermi verso l'altro lato della strada. nel frattempo il gruppo del biondo, Lucky, si è spostato sul marciapede. passando, la mia spalla si scontra con quella di una ragazza, facendole cadere la borsa.

"sta attenta, sfigata, così mi rovini la borsa" urla lei con una vocina stridula.

"peccato" rispondo sarcastica, quella borsa è davvero orrenda. un paio di ragazzi del gruppo ridacchiano. Lucky no. ma mi fissa, finché non mi giro e continuo per la mia strada.

torno a casa a piedi, la strada non è poca, ma nemmeno molta. eppure è un'ironia della sorte, ogni giorno vado e torno a scuola a piedi, ma io sono il tipo di persona a cui anche fare 20 metri a piedi fa fatica.

appena tornata a casa mi cambio velocemente, faccio un pò di compiti e mi stendo sul letto. chiudo gli occhi.

appena li riapro mi accorgo che è diventato buio.

devo dire che questa è la mia giornata tipo, non fare niente di niente e semplicemente dormire. almeno dormendo non penso a nulla, non faccio nulla, non vedo nessuno. ottimo, direi.

ripensando alla giornata di oggi tutto sommato non è andata malissimo. la mente puramente adolescenziale della ragazzina che sono vaga fino ad arrivare a lucky; rielabora e rielabora le immagini. c'è qualcosa in lui estremamente strano, che lo fa risaltare tra gli altri, ma non saprei dire cosa.

è quasi l'ora di cena, scendo di sotto saluto mia madre e salgo di nuovo. dopo cena prima di riaddormentarmi punto la sveglia per il mattino seguente, prima di ritornare nel mio caldo lettuccio.

NOTA AUTORE:
SO CHE FA SCHIFO ED È CORTISSIMO NON ODIATEMI VI PREGO AAAAAH VI GIURO È STATA UNA SETTIMANA TREMENDA QUESTA perdonatemi aaaaah ily

al prossimo capitolo, sará migliore, giuro ahahahahah ciaoooo

probably luckyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora