"ma perché ti sei bloccata?" esclama daisy affferrandomi il braccio e guidandomi in cucina.
"non mi sono bloccata" la conversazione con christine è durata a malapena un paio di minuti "c'era gente"
"beh, il fatto che ci sia gente mi sembra abbastanza evidente, J" afferra due bicchieri e ci versa dentro qualcosa.
mi porge il bicchiere "non so che razza di birra sia ma è praticamente analcolica. i genitori di Jace hanno trovato la casa piena di ragazzi con i postumi della sbornia la mattina dopo; ma tranquilla, qualcuno porta qualcosa di meglio tra un pó"
annuisco e prendo un sorso dal bicchiere rigorosamente rosso, non ha un gran sapore, ma può andare.
"dopo ci facciamo qualche partita a flip cup" esclamo.
D ridacchia e annuisce, iniziando a muovere la testa a ritmo di musica.
ci spostiamo nella stanza accanto e iniziamo a ballare.
daisy scintilla nella sua maglietta di paillettes argentate, infilata con cura in un paio di pantaloncini a vita alta. le luci stroboscopiche mi stordiscono, mentre guardo il bianco intervallarsi a scatti con altri colori muovo i fianchi sulle note della canzone, daisy ride e io la seguo.tom arriva dal nulla, o forse noto solo ora la sua presenza. vedo la sua bocca muoversi negli intervalli di luce ma non lo sento, mi limito a sorridergli e ad avvicinarlo a noi per ballare. lui urla quando il ritmo si fa più veloce e inizia a dimenarsi; sembra leggermente fatto, e molto probabilmente lo è.
arriva la grande canzone, quella che tutti conoscono e di cui anche se non ricordano mai il titolo sanno tutte le parole, tanto volte l'hanno sentita. un coro di voci sovrasta la musica, le mani alzate, i capelli che oscillano, le urla, le risate, i bicchieri in mano. quando parte la base remixata le teste delle persone fanno su e giù mentre saltiamo, con le braccia tese verso l'alto, verso il soffitto.
sembra che le mura non possano contenere tutta questa gente, eppure nessuno si ferma.continuiamo a ballare fino a che il genere musicale non cambia, ci prendiamo una pausa.
"vado in bagno" li informo mentre mi allontano.
salgo le scale scavalcando persone e, al terzo bagno entro trovandolo libero. mi rinfresco il viso e mi do un'asciugata. mi riavvio i capelli e mi do una sistemata allo specchio, poi scendo nuovamente le scale.
"flip cup!" grida daisy.
"flip cup!" grido di rimando.
allineiamo i bicchieri di birra riempiti fino a metà ai lati opposto del tavolo. un ragazzo dai capelli mori di cui non ricordo il nome conta alla rovescia e appena ci da il via mi fiondo sul primo bicchiere, mandandolo giù tutto d'uno sorso.
poi, sistemo il bicchiere in equilibrio per metà sul ripiano, per metà fuori, e con una piccola e una spinta da sotto lo capovolgo perfettamente verticale sul tavolo.
continuo così fino al quarto bicchiere, dopo mi impanico e devo provare più di una volta a ribaltare il bicchiere. la gara continua, non alzo lo sguardo per vedere a che punto sta la mia avversaria, perderei solo tempo. attorno a me sento urla e incitazioni, mi isolo e arrivo all'ultimo bicchiere, capovolgendolo con un colpo perfetto.
mi rialzo vincente con le braccia protese verso l'alto e i pugni chiusi, notando daisy finire solo una manciata di secondi dopo di me.
amo questo gioco, e l'ho sempre battuta sul tempo, ogni volta. è passato davvero tanto tempo dall'ultima volta che ci ho giocato, d'altronde questa è la mia prima festa dopo il mio lungo, come dire, esilio.lei mi fa la linguaccia mentre Jace le da un pacca sulla spalla e le da un buffetto sulla guancia.
dei ragazzi attorno a noi esultano e riempono nuovamente i bicchieri, qualcuno prende il nostro posto."JJ, vado a ballare con Jace" sembra euforica.
annuisco e prendo un altro bicchiere di qualcosa, che non è birra ma ha un sapore buono, dolciastro.
passo di nuovo per il corridoio e poggo il bicchiere ormai vuoto su un mobiletto.
mi adentro verso la fine del corridoio, alla ricerca di qualcuno che conosco. qualcuno.
percorro qualche metro molto lentamente, qua c'è più calma e la musica è meno forte.una mano calda si poggia sul mio fianco destro, stringendo delicatamente e spostandosi su e giù. giro di poco la testa a destra e lo sento. è il suo profumo, è lui. è alle mie spalle e non posso vederlo. ho paura di interrompere questo, girandomi.
l'altra mano carezza il braccio sinistro e la testa cerca l'incavo del mio collo. inclino la testa, un brivido mi attraversa la schiena. mi gira lentamente verso di lui, appongiandomi alla parete."e così, non li vuoi per niente i ragazzi di christine, mh?" soffia a poca distanza dalle mie labbra. è buio, ma riesco a vedere i suoi occhi azzurri e le sue labbra piene e rosee.
sposta le labbra verso il mio collo e lascia uno, due, tre morbidi baci, lenti. la sua mano sinistra è appoggiata al muro accanto a me, la destra percorre le linee del mio bacino; il suo corpo si avvicina al mio, impossibile dire che questo non mi faccia alcun effetto. assapora la mia pelle fino all'ultimo, poi interrompe il contatto e va via.-
riesco ancora a sentire il suo tocco su di me.
stiamo andando via dalla festa, e daisy ha bruciato diversi stop, è un pò brilla. siamo stati là un altro paio di ore, di lui nessuna traccia; ho la mente annebiata, ma ricordo perfettamente ciò che è successo.
spronfondo nel letto di faccia. devo fare un enorme sforzo per alzarmi e raggiungere il bagno, odio dormire truccata; ci metto tantissimo. mi infilo il pigiama e entro nel letto, coprendomi con il piumone e addormentandomi appena chiusi gli occhi.
-
"buongiorno" il tono lamentoso di daisy attraverso il telefono mi urta.
"la prossima volta bevi di meno, cretina" sbuffo infilando nuovamente la faccia sotto il piumone.
deve essere all'incirca mezzogiorno, mia mamma deve non avermi svegliata prima per il lavoro. mi fa male un pò la testa, ma niente di eclatante. mi alzo e vado in bagno per darmi una sciacquata al viso e alla bocca, poi scendo le scale molto, ma molto lentamente. spronfondo sul divano.
"..e io stavo lì e non sapevo che fare e- Jade, ci sei? ma mi stai ascoltando?" trattengo una risata, anche se la sua voce acuta mi trapana un orecchio.
"certo, D; continua pure" ridacchio.
va avanti per un'altra mezz'ora a raccontarmi di cosa ha fatto ieri sera insieme a chi o con che cosa, finché non la stoppo "okay, okay. ora devo prepararmi il pranzo, ciao".
non è vero che devo prepararmi il pranzo, probabilmente vomiterei a mettermi qualcosa sotto i denti.
sto a fare il nulla più totale fino alle 2, poi, mio malgrado, mi metto a studiare.nota autore:
perdonatemi per il finale ma sono a corto di idee per i finali ahaha
grazie per i voti e le visualizzazioni e i commenti!al prossimo aggiornamento:)
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probably lucky
Fanfictionè bello, eccome se è bello. occhi color ghiaccio, bocca carnosa, capelli biondi, molto chiari. mi sta fissando. mi rendo conto che i primi capitoli sono scritti abbastanza male e sono decisamente corti, scusate, ma spero abbiate pazienza e ignoriate...