"non la sopporto più"
"e io non sopporto più te" borbotto in risposta a jason, che da sta mattina si sta lamentando di lily.
"poi le piace quel castorone di Melville. come fa a piacerle Melville? ha gli incisivi più grossi del culo della Bath!" rido per il suo riferimento alla nostra insegnante di economia.
"jason, basta. sta' zitto" è abbastanza evidente che provi qualcosa per lei ma non voglio infierire, così mi limito a tacere.
"e tu.. tu, tu, tu" fa muove l'indice attorno ad un vortice immaginario nella mia direzione.
"io, io, io.. io" dico, muovendo la testa assieme al suo dito.
"tu" sorride "con quel cazzone di Smith? sta mattina ti ha lanciato un'occhiata abbastanza strana"
"ignorerò il soprannome" sospiro "si, abbiamo chiarito"
"bah, a me non piace" obietta lui.
"infatti non deve piacere a te, ma a me"
"ah-ah! quindi ti piace!" alza la voce e l'indice si punta nuovamente verso di me.
"no!" cerco di mantenere un tono calmo "anche tu mi piaci, ma non vuol dire che tu mi piaccia in quel senso"
"si, si. tutte scuse" sventola una mano in aria, già mi preparo a ribattere "lo so che mi vieni dietro da anni"
scoppio a ridere "non per sconvolgerti, ma fino a tre mesi fa non sapevo nemmeno che tu esistessi"
gli do un buffetto sulla guancia mentre lui stringe gli occhi e ci salutiamo, tornando a casa.
"Jade" sento la sua mano appoggiarsi sulla mia spalla.
mi giro nella sua direzione "Lucky!"
è ovunque, non è possibile."torni a casa?"
"si" rispondo "anche tu, immagino"
"si" ridacchia, mentre continuiamo a camminare "ma stiamo andando dalla parte sbagliata"
mi fermo di colpo e mi guardo intorno, effettivamente stiamo camminando nella direzione opposta.
"e tu nemmeno me lo dici" sbuffo, facendo dietro-front.
lui si limita a ridere.
"lucky, mi stavo chiedendo una cosa" mi blocco per un momento, mi sento un pò in imbarazzo a ricordare quel giorno "uhm, l'altro giorno, come hai fatto a entrare in casa mia?"
"beh, per la porta" lo dice come se fosse la cosa più ovvia del mondo, infilando le mani in tasca con un alzata di spalle.
roteo gli occhi "ah-ah-ah"
"sono un ladro di professione, non è difficile scassare le serrature" perdo un colpo, ma che sta dicendo?
"cosa?" lo guardo sbalordita.
scoppia a ridere "avresti dovuto vedere la tua faccia. comunque, ho solo cercato le chiavi di riserva in torno alla casa"
mi schiaffeggio mentalmente, ma certo, anche uno stupido ci arriverebbe.
"è violazione di proprietà privata, per tua informazione"
"eh, si. infatti immagine che tu sia già andata a denunciarmi per essere entrato in casa tua quel giorno" mette enfasi nelle ultime due parole.

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probably lucky
Fiksi Penggemarè bello, eccome se è bello. occhi color ghiaccio, bocca carnosa, capelli biondi, molto chiari. mi sta fissando. mi rendo conto che i primi capitoli sono scritti abbastanza male e sono decisamente corti, scusate, ma spero abbiate pazienza e ignoriate...