"e dai, Jade"
"non ti sembra un deja-vu, questo?"
"appunto, ti ho spiegato!"
"lo so, ma questo non vuol dire che tu non possa fermarla, non vuol dire che tu te ne debba stare lì impalato a non fare niente!"
"non posso!"
"no, non è che non puoi, non vuoi!"
"no, credimi, vorrei" mi afferra il braccio ma io lo strattono.
"non so se ti rendi conto, ma non ha alcun senso quello che dici; sono tutte cazzate" sbotto e esco dal supermercato.
lui prova a inseguirmi ma corro via e non sento più i suoi passi dietro di me.
sospiro e mi passo una mano sul viso mentre appoggio la busta sul bancone, butto fuori l'aria.
guardo jason aprire la bocca e chiuderla, senza dire nulla.
"lo so io e lo sai tu, è successo qualcosa tra te e lucy" lo punzecchio.
mi riavvia i capelli con una mano "okay, okay"
lo incito a continuare alzando le sopracciglia e sventolando la mano.
"ci siamo baciati"
spalanco gli occhi e spalanco la bocca "sapevo sarebbe successo! lo sapevo!"
"ma che urli, deficiente" bisbiglia corrungando le sopracciglia.
l'autobus arriva, ci alziamo dalla panchina davanti a casa mia. è di nuovo sabato e fa un freddo cane, ma è relativamente più caldo rispetto al resto della settimana. mi stringo nella giacca.
"lo sapevo" canticchio.
"dio" sospira "è tutto un casino e nessuno dei due ne vuole parlare con l'altro"
"potreste provare a parlare dopo" suggerisco.
"tu sei pazza"
gli do una pacca sulla spalla ridacchiando.
se non vogliono parlare, vuol dire che li faremo parlare noi."ehi, tu"
"ehi, tu" rido.
tom mi scompiglia i capelli.
"bene, io devo vedere un paio di scarpe e-" afferro il polso di daisy e quello di tom "voi due mi servite"
li trascino via, jason prova a seguirci ma gli do un calcio sulla gamba destra facendolo inciampare e andare addosso a una signora, intimando agli altri di correre.
fortunatamente mi seguono e jason dopo essersi ripreso non prova nemmeno a seguirci.
saliamo le scale e li guardiamo dalla terrazza del piano superiore, abbassandoci in modo da avere il nostro corpo coperto dagli zigomi in giù."mi spieghi cosa stiamo facendo?" borbotta il moro alla mia destra.
"lucy e jason si sono baciati"
"cosa? quando? perché non me lo hai detto?" daisy entra in macchinazione.
"non lo so, me lo ha detto prima" ridacchio "non volevano parlare, quindi ho provveduto io"
jason sembra impacciato e lucy, la spigliata e chiacchierona lucy, si è quasi accartocciata su se stessa accanto alla colonna.
guardiamo lui infilarsi le mani in tasca e alzare lo sguardo verso di lei, lei contemporaneamente si raddrizza e incrocia i piedi.
le dice qualcosa.
lei risponde."stanno parlando. stanno parlando!" bisbiglio eccitata.
"sapevo sarebbe successo prima o poi"
giro leggermente la testa verso tom mantenendo lo sguardo verso i due "lo sapevamo tu-"
mi stoppo e spalanco la bocca emmettendo un suono di stupore come i due ai miei lati.
"si stanno baciando. jason e lucy si stanno baciando, ditemi che non lo vedo solo io"
"non lo vedi solo tu, D, decisamente"
ora lui le tiene il viso tra le mani, lei sta annuendo.
"sono troppo felice, ve lo giuro" sorrido mentre mi alzo.
mi sto ancora girando sorridente quando sento una voce maschile salutarmi.
sento le labbra di lucky posarsi sulla mia guancia, inspiro il suo profumo.
"ciao" mi sorride.
alzo lo sguardo oltre la sua spalla e sbianco. tutto il suo gruppo con annessi e connessi sta a qualche metro da noi, a guardarci mentre fanno finta di parlare.
passato lo stupore iniziale arrossisco e gli sorrido timidamente "ciao"
"come stai?" il suo tono quasi formale è scherzoso.
"bene. e tu?"
"bene, grazie"
ci tratteniamo dal ridere.
mi avvicino a lui e sussurro "penso che christine voglia strangolarmi"
"si, probabile" sussurra "sicuramente vuole strangolare anche me"
"si, probabile"
mi allontano, ci fissiamo per qualche secondo senza dire nulla. guardo i suoi occhi azzurro ghiaccio, le palpebre dalle ciglia folte abbassarsi e alzarsi.
"ciao, Jade"
"ciao, Lucky"
mi giro e faccio un passo verso gli altri sorridendo.
"cos'è stato? e cos'è quel sorrisone?" tom e il suo tono accusatorio.
"un saluto, un sorriso"
"Lucky Blue Smith ti ha appena salutata, ripeto, Lucky Blue Smith ti ha appena salutata" daisy lare estasiata.
provo un senso di imbarazzo, non so perché.
"come minimo christine dirà a suo padre di farlo sbranare dai cani" afferma tom.
"lo sapete anche voi?" domando.
"tesoro" inizia lei.
"lo sanno tutti" finisce tom.
scendiamo velocemente a piedi le scale mobili e ci dirigiamo verso jason e lucy, che sono ancora vicini e si stanno guardando negli occhi. un sorriso si fa spazio sul mio volto.daisy non si fa scrupoli "piccioncini!"
lucy distoglie lo sguardo imbarazzata mentre jason fa un passo indietro grattandosi la nuca.
"oh, 'sta zitta"
nota autore:
capitolo molto corto e di passaggio, era solo che volevo far succedere questa cosa tra lucy e jason ahaha
il prossimo capitolo è già in elaborazione,al prossimo aggiornamento:)

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probably lucky
Fiksi Penggemarè bello, eccome se è bello. occhi color ghiaccio, bocca carnosa, capelli biondi, molto chiari. mi sta fissando. mi rendo conto che i primi capitoli sono scritti abbastanza male e sono decisamente corti, scusate, ma spero abbiate pazienza e ignoriate...