chapter 15

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"Jade! aspetta, Jade" jason mi raggiunge e mia afferra il polso.

"smettila di seguirmi, aspetta almeno che mi passi l'incazzatura" mi libero con uno strattone e continuo a camminare.

"quante volte devo dirti che mi dispiace? è stato un gesto impulsivo, scusa, è che me lo sono ritrovato davanti da solo e.." dice raggiungendomi e tenendo il passo.

"e cosa? cosa? non devi impicciarti di cose che non ti riguardano, jason! fatti i cazzi tuoi per una volta" sbotto, girandomi a guardarlo.

vedo la sua faccia delusa mentre siamo fermi in mezzo al corridoio e il suono della campanella risuona per tutta la scuola.
mi volto e velocemente entro in classe, sedendomi accanto a una ragazza bionda, con i capelli raccolti in una treccia. mi sorride, poi torna a scrivere sul quaderno.

jason entra poco dopo di me e si siede dall'altra parte dell'aula.

-

il suono della campanella termina la quinta ora di lezione.

"cos'è successo tra te è Jason?" mi chiede lucy raggiungendomi "scommetto che ha fatto lo stronzo, come al solito; ce l'ha di carattere"

"si" borbotto io, mentre raggiungiamo il suo armadietto.

"passaci sopra, J. forse non l'ha nemmeno fatto apposta, sembra starci abbastanza male" aggiunge daisy alla mia destra.

"in effetti è proprio giù oggi" dice lucy, mettendo un raccoglitore verde nell'armadietto.

appoggio la testa sull'armadietto e rimango in silenzio finché non ci spostiamo per andare in mensa. vedo in lontananza jason arrivare all'entrata della mensa insieme a tom e logan. li raggiungo e fermo jason per un braccio mentre gli altri ci sorpassano e raggiungono le ragazze.

si gira verso di me.

non riesco ad aprire bocca, e lui resta impassibile.
poi di slancio mi tira per un polso e mi stringe a se'.
lo circondo con le mie braccia di rimando e lo abbraccio di rimando, affondando il viso sulla sua spalla. dicono che non capisci quanto tieni a una persona finchè non succede qualcosa tra di voi. e ci tengo a jason.
sono quel tipo di persona che non riesce a mantenere l'incazzatura per qualcuno a lungo.

"scusa" borbotto, ancora con la faccia contro di lui.

"no, scusa te. sono stato un coglione"

"si, quello si. ma ricordati che tu non sei come loro" sussurro l'ultima parte.

"si. ti voglio bene, Jade"

"anche io"

ci stacchiamo lentamente e lui mi offre il braccio. lo prendo a braccetto ridendo.

"da questa parte, madame" dice lui, ingrossando la voce e scoppiando poi a ridere.

entriamo in mensa e andiamo al tavolo con gli altri, che non dicono nulla riguardo alla nostra "appacificazione".

l'ultima ora della giornata è chimica.

entro in classe incrociando subito lo sguardo del biondo. gli sorrido, lui abbassa lo sguardo fingendosi interessato al contenuto del libro.

mi siedo al mio banco infastidita. non capisco perché faccia così, non è un ragazzo superficiale ma quando ci sono i suoi amici in giro si comporta diversamente, sembra vergognarsi di conoscermi.

"i terzi dei banchi a tre si uniscano a quelli dei banchi singoli, lavorerete a coppie. analizzate il contenuto dell'unità 3 e a fine ora consegnate il lavoro" esordisce il professore, entrando in aula.

lucky viene verso di me sbuffando e si siede con un tonfo nella sedia alla mia destra.

quando la lezione vera e propria inizia si gira verso di me.

"speravo di poterti parlare, sono stato proprio bene ieri sera" sussurra.

"non sembrava. e ci sono altri modi per parlare, altri momenti. tipo tutte le volte che ci siamo incrociati oggi, dove tu hai puntalmente distolto lo sguardo"

tossicchia "scusa, è che ero con gli altri, poi, sai, a christine da un pò fastidio"

guardo due banchi avanti a noi, alla nostra sinistra. è vero, christine ci lancia occhiatacce fugaci, sembra abbastanza incazzata, più che infastidita.

"allora non parlarmi, se alla tua ragazza da fastidio che tu abbia amiche" gli dico indispettita.

"no! no, no.. no. non è la mia ragazza"

sbuffo guardandolo di traverso.

"sul serio, davvero, non lo è" aggiunge.

"si, si, okay, come vuoi" dileguo l"argomento.

stiamo un paio di minuti in silenzio, leggendo i paragrafi sul libro.

"è difficile da spiegare, ma possiamo comunque essere amici" sussurra mantenendo lo sguardo sul libro.

"è difficile essere amici con qualcuno che si vergongna a esserlo con te in pubblico, non credi?"

"non mi vergogno!" sbotta "te l'ho detto, è difficile da spiegare, non posso.. niente. non puoi solo passarci sopra?"

non rispondo e faccio finta di niente, tornando a leggere.

per tutta l'ora ci rivolgiamo la parola un paio di volte per metterci d'accordo sul lavoro, e appena suona la campanella mi alzo senza voltarmi indietro. lo sento sbattere lo zaino sul banco. christine mi da una spallata superandomi e raggiungendolo, immagino.

uscita, saluto gli altri e frugo dello zaino alla ricerca di qualche spicciolo. prendo l'autobus, fa troppo freddo per tornare a piedi.

tornata a casa saluto mia madre, che sta per uscire per andare al lavoro. ha il turno fino a dopo cena.
il bello di avere una mamma che lavora in ospedale è che l'ho osservata così tante volte, (spesso da piccola andavo da lei e la guardavo svolgere il suo lavoro), che ora so esattamente di cosa si parla in tutti questi programmi o serie tv sulla medicina. quelli che ti fanno sentire un pò un medico anche a te, finché non ti trovi nella vita reale e capisci di non capirci assolutamente niente.

mi stendo sul divano e accendo la tv, facendo zapping fino a trovare una replica di una serie tv che io e mia madre guardiamo quando stiamo insieme a casa di sera. il che è un evento abbastanza raro, dato che passa davvero troppo tempo al lavoro.

sono comodamente accoccolata tra i cucini quando il campanello suona a lungo. non ho voglia di alzarmi così faccio finta di niente. sia la prima volta che la seconda.

al terzo suono muovo leggermente la testa, anche se è inutile, perché la porta è dietro di me.

al quarto suono, prolungato e fastidioso, sbuffo e mi alzo, andando a grandi passi verso la porta.

nota autore

non volevo aggiornare prima di finire di riscrivere i primi capitoli MA NON RIESCO AD AGGIORNARLI quindi è stato tutto inutile. e mi sono pure accorta al quinto capitolo che riscrivevo.

comunque grazie per tutti i bei messaggi, commenti e alle stelline!

spero vi stia piacendo, buona lettura:)

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