lucky abbassa lo sguardo leggermente mentre si toglie le mani dalle tasche, spostando il peso su entrambi i piedi. è sotto la piccola tettoia, alle sue spalle vedo la pioggia battere sul suolo.
"ehm" sembra a disagio "ti ho vista andare via dall'ospedale e, uhm, immaginavo stessi tornando a casa"
è completamente bagnato. indossa una felpa nera con il cappuccio tirato su piuttosto abbondante, un paio di jeans scuri e delle scarpe sportive bianche. non ha né un ombrello né un giacchetto.
il suo naso è arrossato, i capelli scompigliati."quindi mi hai seguita?" chiedo, guardandolo. siamo uno di fronte all'altra, ho ancora una mano appoggiata alla porta. è più alto di me. riesco a sentire il suo profumo.
"ehm, si" lancia uno sguardo alle mie spalle "volevo.." lascia la frase in sospeso.
sospiro, e mi sposto di lato e faccio un cenno verso l'interno della casa.
lui accenna un sorriso, si asciuga le scarpe sullo zerbino e entra, restando fermo sul tappeto vicino alle scale.chiudo la porta e rimango qualche secondo girata con la mano appoggiata al pomello, mi schiarisco la voce e poi mi giro.
si sta grattando una guancia con una mano mentre con l'altra cerca di riavviarsi i capelli bagnati specchiandosi nello specchio in fondo alle scale."aspetta qua" dico, sorpassandolo velocemente.
salgo le scale e entro nel bagno.
scendo le scale e porgo uno dei due asciugamani a lui.lui è qua davanti a me. dentro casa mia. davanti allo specchio dove io e mia mamma abbiamo disegnato i ghirigori. lui. non credo di averlo realizzato, prima.
mi asciugo i capelli con l'asciugamano, anche se so per certo che continueranno a gocciolare per tutta casa. ho i capelli lunghi, castano scuro, con qualche riflesso rosso per una tinta all'henne che ho fatto tempo fa, mossi con qualche boccolo accennato. la parte più lunga, quella centrale, mi arriva fino a sopra il sedere. mia mamma mi ripete continuamente di tagliarli, ogni tanto lo faccio, di circa cinque centimetri, ma dopo un paio di settimane sono esattamente come prima. sono una massa, la mattina sopra assomigliano un pò a un cespuglio. credo di avere una quantità di capelli sovrumana.
i capelli di lucky mi piacciono. sono particolari. non li ha nessuno tra le persone che conosco; non che conosca così tante persone, dopotutto.
in questo momento sono bagnati, leggermente attaccati alla fronte.ho un brivido, inizia a fare freddo.
non ho la minima idea di come si accenda il riscaldamento, spero sia automatico.do un'occhiata a lucky, ha il naso arrossato. si sta asciugando i capelli davanti allo specchio. dallo specchio sposta il suo sguardo su di me. si gira.
"grazie" dice "per l'asciugamano, intendo"
"mmh" faccio in segno di affermazione.
"senti" c'è un pò di tensione nell'aria, e penso che il mio imbarazzo sia palpabile "io mi vado a cambiare. ho un pantalone della tuta e qualche maglia da maschio che ti dovrebbero stare, se vuoi cambiarti, ovviamente"
"oh, si, certo" alza un angolo della bocca "grazie mille"
salgo le scale, lui mi segue.
entriamo in camera, fortunatamente non è molto disordinata. apro l'armadio e prendo i vestiti per lui.
quando mia sorella abitava ancora qua, a volte, indossava alcuni vestiti da maschio, semplici, maglie e felpe, perlopiù. con il tempo alcune ho iniziato a indossarle anche io. quando i suoi amici restavano a dormire senza preavviso le indossavano, quindi credo che possano stare bene anche a lui.
è alto, ma ho notato che ha un fisico piuttosto asciutto. lucky si sta guardando intorno, gli porgo i vestiti.
li prende e mi guarda per un attimo "grazie".
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probably lucky
Fanfictionè bello, eccome se è bello. occhi color ghiaccio, bocca carnosa, capelli biondi, molto chiari. mi sta fissando. mi rendo conto che i primi capitoli sono scritti abbastanza male e sono decisamente corti, scusate, ma spero abbiate pazienza e ignoriate...