20-Italy, day one

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JANE
"Signori passeggeri, vi informiamo che siamo atterrati a destinazione. Vi preghiamo di lasciare l'aereo con ordine. Inoltre vi ringraziamo per aver scelto la nostra compagnia e vi auguriamo un buon soggiorno." annuncia l'hostess.

Tutti i passeggeri della nostra classe, iniziano ad alzarsi dai loro sedili e a prendere i loro bagagli a mano.

La stessa cosa facciamo io e Louis.

Dopo poco scendiamo dall'aereo, diretti a prendere le nostre valigie.

Ero così contenta di essere tornata in Italia, dopo almeno due anni.

Dopo aver ripreso le nostre valigie, usciamo dall'aereoporto intenti a trovare un taxi che ci porti in hotel.

Comincio a tremare per il freddo che ci circonda, ma fortunatamente arriva un taxi nel quale entriamo.
Caldo.

"Dove vi porto?" chiede il taxista.

Louis non capendo mi guarda con una faccia confusa. Così gli faccio un segno per fargli capire che avrei risposto io.

"Al Turin Place Hotel, per favore." rispondo in italiano, ma con un accento che faceva capire che la maggior parte del tempo parlavo inglese.

-

Dopo una buona mezz'ora arrivammo in hotel e impieghiamo qualche minuto per fare il check-in.

Finalmente entriamo nella nostra camera e devo dire che una camera d'hotel più bella di questa non l'ho mai vista.

Appena si entra si vede subito il letto matrimoniale con una coperta bianca e alcuni cuscini bianchi e blu. Davanti a esso una televisione appesa alla parete.

Accanto al letto a sinistra una porta che vado ad aprire rivelando il bagno, non troppo grande. Due lavandini e i sanitari.

Esco fuori dal bagno e vedo un'altra porta coperta dalle tende lunghe e bianche. Vado verso di quella notando che porta un balcone con vista sulla strada.

Non male.

"Ti piace?" mi chiede Louis a un certo punto.

"È graziosa."

"Già."

"Io direi che possiamo disfare le valigie e poi di andare a fare un giro. Ci sono tanti posti in cui vorrei andare e che non ci vado da anni. Ho mille idee in testa: potremmo andare a visitare il museo Egizio, quello del cinema e nel mentre salire in cima alla Mole Antonelliana per vedere la città dall'alto. Potremmo andare al Monte dei Cappuccini e anche da lì c'è una vista pazzesca. Potremmo andare a Parco Europa, altra vista pazzesca. Potremmo andare al Museo d'arte contemporanea al castello di Rivoli. Possiamo andare a vedere il castello di Racconigi, il borgo medievale, il castello Carignano. Possiamo..."

"Hey, hey, hey frena. Rilassati un attimo. Possiamo fare tutto quello che vogliamo, ma rilassati. Siamo appena arrivati. Non c'è bisogno di avere fretta." mi interrompe lui facendomi sedere sul letto.

"Scusa è che sono felice di essere qui e di essere con te."

"Lo so, lo vedo dai tuoi occhi, solo stai tranquilla che riusciremo a fare tutto. Piuttosto disfiamo queste valigie e prima lo facciamo, prima possiamo uscire." mi dice lui sorridendo e alzandosi.

Mi porge la mano per aiutarmi ad alzarmi e l'afferro alzandomi.

-

"Guarda quello!!" dico mentre passiamo davanti a un negozio delle vie del centro.

Alla fine abbiamo detto che come primo giorno avremmo solo fatto un giro per il centro della città, ma il mio piano era soprattutto andare a visitare il museo del cinema e salire sulla mole.

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