24- Tattoo

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JANE
Mi risvegliai con un peso sullo stomaco. All'inizio non mi ricordavo che al mio fianco ci fosse il moro dagli occhi azzurri, ma quando poi mi voltai e lo vidi collegai il tutto e mi ricordai che la sera prima aveva dormito a casa mia. Lo fissai mentre dormiva e il leggero russare riempiva la stanza silenziosa in cui ci trovavamo.
Mi girai leggermente per guardarlo meglio e cominciai ad accarezzargli il viso, sentendo la barba che gli contornava guance e mento.

Non volevo svegliarlo, o almeno non ancora, era bello vederlo così calmo e senza preoccupazioni. Era bello vederlo dormire, mi faceva tenerezza ed era stupendo(ma come del resto ogni giorno). Volevo vedere quando si sarebbe svegliato da solo.

Dopo una decina di minuti passata a guardarlo dormire pacificamente, decisi di alzarmi e ad andare a preparare la colazione.

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LOUIS
Il vuoto e il freddo del letto mi risvegliarono dal piacevole sogno che girava per la mia mente. Sbattei le palpebre per qualche secondo mettendo a fuoco il posto in cui mi trovavo. Sicuramente non ero a casa mia. Riconobbi di essere a casa di Jane. Avevo passato la notte da lei.

Mi ricordo che la sera prima abbiamo guardato un film e ricordo di essermi addormentato prima di lei, sia per la stanchezza che probabilmente la noia del film che avevamo scelto.

Alzai il busto e misi sui gomiti per cercare la mia ragazza, ma che non trovai. Mi alzai e in quel momento sentii il profumo proveniente dalla cucina. Scesi silenziosamente le scale e andai in cucina, dove mi sedetti su una delle sedie attorno al tavolo e guardando Jane mentre preparava quelli che sembravano pancakes mentre lei ballava a ritmo di 'Temporary Fix'. Sorrisi per la scelta della canzone.

La guardai e aveva una maglia che le arrivava a metà coscia e che le stava enorme. Aveva anche legato i suoi lunghi capelli marroni in uno chignon disordinato che le donava particolarmente.

Muoveva i suoi fianchi a ritmo della canzone e la guardai attentamente sorridendo.

Quando si girò, sobbalzò per lo spavento non aspettandosi di trovarmi lì.

"Buongiorno!" dice venendo a lasciami un bacio a stampo sulle labbra.

L'attirai di nuovo a me per poter approfondire il bacio e quando ci staccammo la vidi rossa in viso.

"Buongiorno." le dico con voce roca e impastata ancora dal sonno.

"Mi hai fatto arrossire..." si sposta una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

"Lo so, ma sei bella lo stesso." dico portandola sulle mie gambe per poterla abbracciare.

"Non è vero." dice poggiando la testa nell'incavo del mio collo.

"Si invece. Non accetto obbiezioni." le dico guardandola.

Lei alza la testa di scatto lasciandomi un bacio sulla guancia per poi racchiudere il mio collo con le sue braccia per abbracciami.

Purtroppo il nostro momento finisce dopo poco per l'odore di bruciato e con un 'oddio sto bruciando la colazione!' lei si alza dalle mie gambe e in fretta e furia va a spegnere il fuoco portando poi in piatto contenente i pancakes in tavola insieme a latte, succo, thé, caffé, panna, fragole e crema di cioccolato.

"Spero siano buoni, onestamente è la prima volta che li faccio in vita mia. Li ha sempre fatti mia madre ma non ho mai provato a farli." dice ridacchiando e addentando il primo pancake.

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