JANE
"Mi vuoi lasciare?" chiedo.Non so perché, ma ho una brutta sensazione. Ho paura che tutto quello che abbiamo passato insieme e questo anno e mezzo stia andando in fumo.
Sento gli occhi pizzicare, ma mi impongo di non piangere. Almeno non davanti a lui.
"Ci sono tante cose che vorrei dirti. Vorrei anche spiegarti il perché. Ma devo farlo."
"Ho fatto qualcosa? Louis dimmi che sto sognando." la mia voce si spezza e lui non mi guarda.
Ha gli occhi chiusi e il capo abbassato.
"Vorrei, ma nessuno dei due sta sognando. E non hai fatto nulla. Anzi sto bene con te. Ma devo lasciarti andare. Solo per ora." sussurra l'ultima parte come per volersi auto-convincere.
"Io... Forse è meglio che vada dentro. È stato bello, finché è durato."
Mi chiudo la porta alle spalle e mi lascio andare ad un pianto disperato. Il primo a venirmi incontro è Bruce che mi gira attorno par capire che cosa mi stia succedendo.
"Jane? Che è successo?" chiede Abby vedendo che sono seduta per terra con la faccia sulle ginocchia.
"È finita, Ab, è finita."
Lei mi viene incontro e io poggio la testa sulla sua spalla continuando a piangere.
"Si sistemerà tutto, non ti preoccupare." prova a tranquillizzarmi, ma ottiene solo l'opposto.
"Come, Abby, come?"
"Che cosa ti ha detto?"
"Ha detto che ha avuto degli impegni e che non ha toccato il telefono per gli scorsi due giorni. Ha detto che mi ama e che non mi avrebbe mai tradito. Ma io non capisco. Prima dice che mi ama, però poi mi lascia. Cos'ho fatto di male per meritarmi questo Ab?"
"Sono sicura che non voleva farlo. Ci deve essere per forza qualcosa dietro. È così felice quando sta con te, perché di punto in bianco dovrebbe lasciarti?"
"Non lo so. Probabilmente si è stancato."
"Non credo. Ora vatti a lavare la faccia e le mani, così facciamo cena."
Annuisco e vedo in bagno.
Mi siedo a tavola e della pizza che ho sotto il naso, ne mangio solo una fetta. La fame mi è svanita nel nulla.
"Jane mangia qualcosa ancora." tenta mia madre.
"Non ho più fame, mamma."
"Jane, ascolta, lo so che è un momento no, ma non lasciarti condizionare dalla situazione e mangia. Per favore."
"Mamma non sei d'aiuto. Ora se permettete vado in camera mia."
Mi alzo da tavola e salgo in camera. La prima cosa in mente che mi viene da fare, è prendere la chitarra e suonare.
Suonare quella canzone. La nostra canzone.
La canzone che avevamo composto io e lui."Now I'm about ti give you my heart
But Remember this one thing
I've never been in love so gotta go easy on meI heard love is dangerous
Once you fall you never get enough
But though of you leaving
Ain't so easy for meDon't hurt me
Desert me
Don't give up on me
What would I do that forDon't use me
Take advantage of me
Make me sorry I ever counted on youOne, two, three, four to five baby, I'm counting on you
One, two, three, four to five baby, I'm counting on you
One, two, three, four to five baby, I'm counting on you
One, two, three, four to five baby, I'm counting on youUnderstand I've been here before
Thought I found someone I thought I finally could adore
But you failed my test, got to know her
Better so I wasn't the only one
But I'm willing to put my trust in you, baby you could put your trust in meJust like a count to three, you can count on me and you never gonna see
No numbers in my pocket
Anything I'm doing girl I'll drop It for you
'Cause you're the one I'm giving my heart to but I gotta be the only oneDon't hurt me
Desert me
Don't give up on me
What would I do that forDon't use me
Take advantage of me
Make me sorry I ever counted on youOne, two, three, four to five baby, I'm counting on you
One, two, three, four to five baby, I'm counting on you
One, two, three, four to five baby, I'm counting on you
One, two, three, four to five baby, I'm counting on youI really hope you understand
That if you take my hand
You should put yours over my heart
I promise to be careful from the starsI'm trustin' you with lovin' me
Very, very carefully
Never been so vulnerable
Baby I'll make you confortableOne, two, three, four to five baby, I'm counting on you
One, two, three, four to five baby, I'm counting on you
One, two, three, four to five baby, I'm counting on you
One, two, three, four to five baby,
I'm counting on youNo I'm about ti give you my heart
So remember this one thing
I've never been in love before
Yeah, you gotta go easy on me"Sento un applauso provenire dalla mia sinistra e prima di girarmi, mi asciugo in fretta le lacrime.
"Wow, non sapevo che ci volesse così poco a farti comporre una canzone."
"L'ho scritta con... lui un po' di tempo fa, ma non abbiamo mai avuto l'occasione di inciderla, così ora è uscita dal nulla."
"È un'ottima canzone comunque. Avreste dovuto inciderla seriamente. Sarebbe stata anche un'ottima collab."
"Già forse avremmo dovuto. Adesso non potremmo mai farlo, ma va bene così. Le cose vengono e vanno."
"Ma non le opportunità."
"Abby, non ti ci mettere per favore. Non è il momento."
"Lo so. Che dici invece se guardiamo un film comico per alleggerire la situazione e credo che tu ne abbia proprio bisogno."
"Lo penso anche io."
"Prima però, tua madre mi ha detto di darti questa- mi porge una busta- e mi ha detto di dirti che è da parte di... Louis."
"Non voglio sentire nulla a riguardo."
"Fidati, leggila."
"Magari dopo."
"Ora."
"Okay, okay. Ma prima metto il pigiama, mi sistemo nel letto, la leggo e poi guardiamo il film."
"Va bene, va bene."
Raccatto il mio pigiama da sotto il cuscino e mi dirigo in bagno per lavarmi i denti e mettere il pigiama. Sia chiaro: non mi vergogno della mia migliore amica, ma una volta che sono in bagno faccio tutto.
Dopo aver indossato il pigiama, torno in camera, mi sistemo sotto le coperte, prendo un respiro profondo e apro la lettera.
Ho seriamente paura di che cosa ci sia al suo interno. Ma devo farmi forza e leggere le parole che, probabilmente, mi aspetto.
Prima di leggerla prendo altri due respiri e finalmente inizio e finisco con il ritrovarmi in lacrime, per la terza volta nell'arco della giornata.
THE END
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management~lwt
Fanfiction||TRATTO DAL PRIMO CAPITOLO|| "Sei davvero brava!" disse una voce in mezzo alla folla. Non riuscivo ancora a capire chi fosse, ma mi era troppo familiare. Finalmente riuscì a vedere la fonte della voce e vidi Louis. Il mio idolo. "Grazie" risposi...