30-Two Of Us

15 0 0
                                    

LOUIS
Non so per quanto tempo vado avanti a rompere tutto quello che mi capita sotto il naso. So che facendo ciò, non riporterà indietro mia madre.

Probabilmente sto spaventando Jane che è ancora sulla soglia della porta e fa delle smorfie ogni qualvolta che un oggetto si rompe.

All'improvviso sento delle mani fermarmi. So che è lei. Ringrazio il cielo di avere lei al mio fianco e che mi abbia fermato in tempo dal rompere qualcosa di cui mi sarei pentito.

"Lou, fermati. Ti prego." dice e sento la sua fronte appoggiarsi alla mia schiena e le sue mani sulle mie spalle, forse spaventata.

"Scusa." dico in un sussurro.

"Non servirà nulla mettere a soqquadro la stanza." ha ragione.

"Lo so. È più forte di me." mi giro per essere faccia a faccia con lei e prendo le sue mani tra le mie.

"Non volevo spaventarti." guardo verso il basso.

"Non l'hai fatto. Ho solo avuto paura che tu ti potessi fare male."

"È solo che ho sempre avuto paura di dover perdere mia madre. Pensavo di dover aspettare ancora qualche anno. Avrei voluto che prima diventasse nonna. Adesso che è successo non so come fare ad andare avanti. Mi sento debole senza di lei." ammetto.

Lei mi avvicina a sé e mi abbraccia. Mi godo di quel momento e poggio la testa nell'incavo del suo collo, beandomi del suo profumo.

"Non sei debole, anzi sei la seconda persona più forte che conosca dopo mia madre. So che riuscirai ad andare avanti. Devi darti solo tempo. Non sto dicendo che devi dimenticarla e nemmeno mettere in un angolino tutti i bei ricordi che hai con lei. Sarà sempre fiera di te, Lou. Ho avuto poco tempo per conoscerla, si, ma sapevo già che fosse la persona più fiera dei suoi figli e soprattutto di te e di chi sei diventato. Va avanti per lei. Vivi la tua vita e vivi anche per lei. Non ti vorrebbe vedere giù, anzi, so che ora vorrebbe vedere un tuo sorriso. Datti tempo e vedrai che tutto tornerà come prima, anche se con una persona in meno. Lei sarà sempre qui, nel tuo cuore, nella tua mente e vicino a te. Non ti ha abbandonato. Ha chiuso gli occhi, ma la sua anima è qui con noi." le sue parole fanno sì che le mie lacrime ricomincino a scendere bagnandole la maglietta e il collo.

Lei passa una mano sulla mia schiena su e giù per tranquillizzarmi. Lo fa ancora di più quando mette una mano tra i miei capelli. Sa che adoro quando lo fa e che mi tranquillizza.

"Torniamo di sotto. Andiamo a guardare un film, su." mi propone e io annuisco asciugandomi le lacrime.

Lei mi passa i pollici sotto gli occhi e io mi fiondo tra le sue braccia un'altra volta.

Dopo questo momento andiamo in salotto al piano di sotto iniziando a guardare un film, ma a metà mi addormento stanco di tutto quello che sta succedendo in questi giorni.

-

Nelle settimane successive non avevo fatto altro che trovare le parole giuste per una canzone. Avevo bisogno di tirare fuori le parole che avrei sempre voluto dire a mia madre, ma che non ho mai avuto il coraggio di dirle.

Avevo lavorato alla canzone per quasi un mese e mezzo e ora l'avrei finalmente registrata.

Ero in studio da quattro ore e non so quante volte avevo interrotto la registrazione non riuscendo a finire la canzone.

"Louis che ti prende?" chiede Jane entrando nella sala prove.

"Non lo so. Non ce la faccio." guardo verso il basso.

"Potete lasciarci soli due minuti?" chiede e tutti annuiscono uscendo dalla sala.

"Lou..." mi richiama la ragazza.

management~lwtDove le storie prendono vita. Scoprilo ora