31-Siblings

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LOUIS
Nei giorni successivi all'uscita della canzone, almeno dieci radio mi avevano contattato per delle interviste. Avevo accettato a tutte, che lo volessi o meno.

Una settimana che ero fuori dalla mattina alla sera per fare tutte le interviste.

Oggi per fortuna sarebbe stata l'ultima e il weekend era alle porte.

Ero seduto sulla sedia del piccolo studio e la giornalista mi stava tartassando di domande. In un certo senso, ne avevo palle piene. Annuivo a ogni singola cosa.

"Okay Louis, adesso parliamo della tua nuova canzone: Two Of Us. Cosa ci dici a riguardo?" chiede la giornalista.

"Beh è una canzone che ho scritto per mia madre." ammetto.

"Ho saputo che è mancata un paio di mesi fa, come stai?" chiede e la risposta dovrebbe essere ovvia: una merda.

"Potrebbe andare meglio, ma continuo a tirare a avanti. Ritornando alla canzone, ci ho lavorato parecchio. Avevo bisogno di tirare fuori quelle parole e l'ho fatto. È come se fosse stato un pianto liberatorio, ma all'interno di una canzone." spiego.

"Ti deve mancare molto..."

"Si." sorrido trattenendo le lacrime.

"E con Jane come va?" chiede chiudendo il discorso 'canzone'. Finalmente.

Sembra stupido, ma non me la sento di parlarne apertamente con chiunque.

"Alla grande. È davvero una ragazza speciale. In quest'ultimo periodo è sempre al mio fianco e non mi lascia un attimo da solo. Si prende cura di me e sono davvero grato di averla conosciuta."

"Sono davvero felice per voi."

"Grazie."

-

Una volta tornato a casa, è ormai sera. Mi aspetto di trovare Jane in salotto a guardare qualche film, ma invece trovo solo le luci spente.

Accendo la luce di ingresso ma non trovo nessuno. Strano. Mi avrebbe avvisato se fosse andata a casa.

"Jane?" la chiamo. Nessuna risposta.

Vado in salotto ma non c'è.  In camera e nemmeno in sala musica.

Vado in cucina e appena accendo la luce quasi salto in aria dallo spavento.
Trovo tutte le mie sorelle e ovviamente la mia ragazza.

"Ragazze che ci fate qui?" chiedo stupido abbracciando prima Lottie che mi era venuta incontro.

"Jane ci ha invitate e noi abbiamo accettato." mi risponde Fizzy.

Guardo Jane facendole un sorriso e lei mi sorride di rimando portandosi dietro l'orecchio una ciocca di capelli.

"La tua ragazza ha avuta una bella idea." esclama Lottie e io non posso fare altro che confermare.

"Ha sempre delle belle idee."

Abbraccio anche le altre tre e ci sediamo poi a tavola notando che hanno già preparato la cena.

"Come stanno i gemelli?" chiedo.

"Stanno bene, probabilmente ancora non hanno capito cosa sia successo, ma cerchiamo comunque di spiegarglielo." risponde Phoebe.

"Stanno con Dan, vero?" chiedo ancora.

"Si, ogni due settimane vengono dai nonni e passiamo un po' di tempo con loro." mi informa stavolta Daisy.

"Lì tratta bene?" domando.

"Si, Lou, non ti preoccupare." mi tranquillizza Fizzy che è alla mia sinistra.

"Scusate, sapete come sono fatto."

"Si, lo sappiamo, ma devi stare tranquillo. Dan è una brava persona."

"Me lo auguro."

A cena finita, e dopo aver lavato i piatti, decidiamo di fare un gioco di società tutti insieme. La cosa mi diverte, perché abbiamo sempre fatto serate del genere anche quando eravamo più piccoli. Era un modo per stare tutti insieme e a me non dispiaceva. Adoravo passare del tempo con le mie sorelle ed ora che sono qui, ringrazio di non essere solo.

Il Monopoly è in assoluto il gioco preferito di tutti. Avevamo deciso di giocare a quello tirando fuori di tanto in tanto qualche vecchio ricordo.

"Oh e vi ricordate di quando Daisy aveva fatto volare il tabellone perché non riusciva ad uscire dalla prigione?" ci ricorda Fizzy e tutti scoppiamo in un'allegra risata.

"Era così arrabbiata che non ha voluto giocare per più di un mese." continua mia sorella.

"Già, oppure quando mamma per giocare con noi si è dimenticata della torta in forno e si è bruciata." ricordo io.

"Mi ricordo. Si era alzata guardando l'ora e con le mani nei capelli è corsa in cucina." dice stavolta Lottie.

"O quando siamo rimasti al buio e abbiamo usato le candele per giocare." dice Phoebe.

Continuiamo a ridere per poi fermarci tutti.

"Ci divertivamo un sacco." ammette Daisy.

"Già, se la mamma fosse qui si sarebbe messa a ridere anche lei." guardo verso il basso.

"Penso che da lassù lo stia facendo anche lei." ci rassicura Jane.

"Esatto. Non ci vorrebbe vedere tristi." conferma Lottie.

Acconsentiamo tutti e torniamo a giocare.

Giochiamo per tutta la sera e quando ormai è mezzanotte inoltrata andiamo tutti a dormire.

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corto, non volevo!!
comunque siamo sempre più alla fine :')
anyway, spero che nonostante tutto il capitolo vi sia piaciuto.
byee
all the love-
D

management~lwtDove le storie prendono vita. Scoprilo ora