"Amarsi in Silenzio" • Capitolo 12

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Mi sdraio sul letto stanco, stiracchio gli arti quasi immobili da ore e sbadiglio.

Normalmente avrei parlato con Yeonjun, ma da quando sono uscito al luna park con quei ragazzi è tornato misterioso ed introverso com'era al nostro primo incontro.

Non so che gli sia preso, se è così geloso non ci tengo ad averlo come compagno di vita, ma lui sapeva che io avessi stretto giorni prima anche con altri ragazzi, perché ingelosirsi proprio quando ne conosco altri 7? Cosa c'è di male?

È spesso chiuso nel cappuccio della sua felpa con gli auricolari nelle orecchie.

Non frequenta da molto le lezioni, ritrae strani volti tutto il giorno. Ho notato che ha anche ritratto Taehyun e Kai, molto probabilmente gli stavano simpatici perciò con loro non è mai stato geloso.

Vorrei dirgli ciò che provo adesso che ne sono più convinto, ma quasi mi inquieta.

Ormai non mi parla più, quando gli chiedo qualcosa risponde con voce triste e graffiata in modo molto sintetico.

Ha smesso anche di dormire svestito, adesso resta con i vestiti quotidiani per gran parte della giornata, anzi, per l'intera giornata. Credo che durante la notte esca perciò resta vestito, più volte mi son svegliato e lui non era più al mio fianco.

Il suo volto è più pallido del solito e ho anche notato che sta dimagrendo, mi preoccupa sempre di più, vorrei fare qualcosa ma non so cosa.

«Yeonjun che succede. Ti prego dimmelo, potrei aiutarti», all'udire delle mie parole gira la sedia e mi risponde con voce bassa:

«Ho paura».

«Di cosa? Puoi parlarne se ti va» dico con tono tenero così da invogliarlo.

«Di quello che mi riserva la vita» sussurra.

«Puoi spiegarti meglio?» chiedo confuso.

«Ho paura di vivere», rigira la sua sedia verso la scrivania e continua a ritrarre.

«Ti va di mangiare qualcosa? Non mangi da un sacco» dico avvicinandomi lentamente a lui.

«Prima o poi dovrà finire...» sussurra annuendo.

«Cosa Yeonjun?» chiedo.

Si gira verso di me si sfila il cappuccio e mi guarda. Non parla ma i suoi occhi dicono più di quanto possa dire lui oralmente.

Non riesco a fissare il suo sguardo senza interagire così lo faccio alzare dalla sedia, prendo le sue mani fredde, le porto dietro al mio collo e mi avvicino alle sue labbra.

«No Hyun-Min» dice allontanandosi.
«I-io non posso».

Si è fidanzato non capisco?

«M-ma perché no?» chiedo con tono triste.

«Non posso, anche se vorrei fidati» dice tornando a sedersi.

«Mi spieghi che succede?» chiedo.

«Non posso farlo mi spiace», gira di nuovo la sedia dal lato della scrivania, ri-prende la matita tra le sue mani e continua a ritrarre.

Annuisco deluso e torno sul letto, resto a guardarlo un po' triste, con un senso di amarezza in bocca e gli occhi lucidi.

«Però sappi che ti amo...» sussurra d'improvviso mentre continua il disegno.

«Dici a me?» chiedo confuso.

«Amo solo te, Soobin».

Cooosa? Perché sa il mio vero nome-
Ha scoperto la mia identità...

Conservo questa domanda per dopo e rispondo prima alla sua frase, che non può fare altro che farmi stare bene.

«Anch'io solo te Yeonjun, più di ogni altra cosa al mondo».

Successivamente mi avvicino a lui, gli sfilo nuovamente il cappuccio, mi siedo sulle sue gambe, e anche se mi aveva vietato di farlo, faccio incontrare le nostre labbra.

Quanto aspettavo che questo momento si ripetesse, mentirei se dicessi l'opposto.
Quando mi ha allontanato il mio cuore è andato in frantumi, adesso ha persino continuato il bacio.

Faccio incontrare le nostre lingue e rendo il bacio più inteso infilandogli una mano nella felpa, la faccio scivolare per tutto il suo addome e ascolto il suo gemito.

Ci stacchiamo per regolarizzare il respiro. Dire che son soddisfatto sarebbe dir poco. Avevo così tanto bisogno delle sue labbra, e infondo anche lui ne aveva bisogno lo so.

Ho fatto bene a baciarlo invece di domandare il perché sapesse il mio nome. Se avessi rimandato forse non avrebbe ricambiato...

Sta di fatto che adesso che stiamo regolarizzando i respiri posso approfittare per chiederglielo:

«Yeonjun, posso chiederti perché sai quella cosa?» dico dolcemente.

«Sapere cosa? Che sei un agente sottocopertura con un'identità falsa che sta indagando sulle persone scomparse?! Si, Choi Soobin, lo so e a me va bene, ti amo anche così».

Forse per questo non mi rivolgeva la parola, forse crede che io gli abbia mentito, forse perché è nella mia lista di sospettati... Però ha detto di amarmi anche così, cioè non capisco-

«Yeonjun ma- come lo sai?» chiedo.

Se scopro come l'ha saputo posso rimediare prima che lo scoprano altre persone.

Avvicina il mio volto al suo, e sfiorando le sue labbra sussurra: «Soobin, so più cose di quanto tu possa immaginare...».

Continua poi: «Quando sei andato al Luna Park ho aperto il tuo cassetto in cerca di preservativi per farti una sorpresa, ma ho trovato solo un quaderno piuttosto sospetto... Ho visto le tue indagini, e sono impeccabili, ogni ragionamento non fa una piega. So che sei vicino alla risposta, presto chiuderai il caso...», dice con voce seducente leccandosi il labbro.

«Ora se non ti spiace, vorrei parlarti di altro...» conclude ridacchiando maliziosamente.

«Beh dimmi tutto» dico ipnotizzato dai movimenti delle sue labbra.

«Ti va di fare sesso?» chiede.

Psycho Lovers | yeonbinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora