Beatrice
La luce del sole mi abbagliò svegliandomi dal mio sonno. due occhi cielo mi guardavano sorridenti.
" non ti hanno detto che è da pazzi fissare chi dorme?" lui fece un broncio divertito
" mi hanno detto che bisogna contemplare le opere d'arte" gli lanciai un cuscino sulla testa zittendolo.
" sei molto irruenta al mattino" mi rilanciò il cuscino che presi al volo sollevandomi dal letto
" di solito accade, quando mi sveglio accecata da due fari celesti" lui si avvicinò e con un movimento fu su di me
" E dimmi Beatrice, accade spesso?" feci finta di pensarci su poi sfoggiai un sorriso birichino
" vorrei che accadesse di più" lo guardai intensamente e lui si chinò sulle mie labbra.
" Non farlo" Samuel si sollevò e io tenni gli occhi bassi per l'imbarazzo di incontrare i suoi. La sua mano sollevò il mio volto e mi carezzò una guancia con il dorso della mano.
" Non volevo metterti pressioni, perdonami" la mia gola si seccò spaesata da quei gesti dolci e dal suo tono comprensivo. Stentavo a riconoscere l'uomo che avevo davanti non somigliante a nessuno dei suoi alter ego.
" Non ci capisco più niente Samuel, un giorno litighiamo un altro finiamo a letto insieme e oggi non vuoi mettermi pressioni" coprii il volto con le mani in preda alla frustrazione.
"Non sono bravo in queste cose e non mi ci ritrovo dentro da molto ma..." lo guardai avendo il solo sospetto di quello che stesse per dire. Era in imbarazzo e le parole gli morivano prima di pronunciarle. Sembrò un ragazzino alla prima cotta e non un uomo fatto e finito con un matrimonio fallito e una figlia alle spalle.
" Facciamo con calma ok? Niente pressioni, solo proviamoci" mi sorrise ringraziandomi di averlo detto per lui.
" quanto pensi che dureremo prima di accoltellarci?" risi
" considerato che hai un carattere pessimo, non pensi quando parli e odio la tua ossessione per le matite direi più o meno ventiquattro ore" lui si avvicinò a me sorridendo
" tu adori la mia ossessione per le matite" gli gettai le braccia al collo
" hai ragione, adoro la tua ossessione per le matite" lui sorrise e avvicinò le sue labbra alle mie
" posso rubare la tua anima pia con un bacio ?"
" fai del tuo peggio mio principe delle tenebre"
***
Quel mattino fu strano fare colazione in compagnia di Samuel soprattutto sotto lo sguardo indagatore di Stef che non smetteva di mandare messaggi d'odio mentre beveva il suo caffè.
" Allora Stef, come è andato il tuo ultimo servizio?" spezzai quel silenzio imbarazzante
" Molto bene Bibi ma vorrei sapere cosa ci fa lui seduto lì" indicò Samuel che ebbe un piccolo spasmo, indice del suo nervosismo
" hai qualche problema?" il suo tono borioso e fuori luogo fece infervorare il mio amico gettando le basi per un odissea.
" Con uno che tratta così Bi? Sì ne ho molti problemi" Samuel si levò in piedi e i due si misero uno davanti all'altro come in un combattimento.
" Non credi che Beatrice sia abbastanza grande da poter scegliere chi frequentare?"
" Sono certo che tu sia uno stronzo e questo basta per non essere giusto per lei" Samuel fece una risata sardonica e si rivolse a me con gesti esagerati
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Una Divina Tragedia
RomanceBeatrice Mancini si trova intrappolata in un loop infernale. Divisa tra un lavoro angustiante, un capo opprimente e una madre assente, la ragzza si rifiugia nell'unico luogo che conosce, la lettura e sarà questo che la condurrà a realizzare il suo...