Capitolo 4

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Beatrice 


Da: Bportinari@ GMXemail.it

A: Emiliafossari@Email.it

Cara Emilia,

non so dirti quanto io sia felice della tua risposta, ho meditato molto sulle tue parole ed è per questo che oggi ho cercato di sforzarmi per scrivere qualcosa. Ahimè le uniche parole che sono riuscita a scrivere erano insulti sul mio odioso Akbar, oggi mi ha praticamente reso la vita impossibile, mi ha rifilato tre manoscritti in due giorni! Avrei voluto tirarglieli in testa. Di certo non voglio tediarti con la mia vita da inferno piuttosto rispondo alla tua domanda. All'università all'ultimo anno mi ritrovai per caso in un corso su Dante, il suo rapporto con Beatrice fu uno dei temi più dibattuti tanto che me ne innamorai. Dante e la purezza del suo sentimento è stato uno dei motivi che mi hanno spinto a scrivere. La sacralità di Beatrice descritta da Dante è l'incarnazione dell'amore stesso. Si potrebbe mai raggiungere una perfezione tale? È quello che mi domando continuamente ed è ciò che cerco nelle mie letture. Spero di essere stata esaustiva

a presto

tua Beatrice.

***

" Bibi, sono a casa!" chiusi il portatile di botto e portai un amano sul cuore per lo spavento

" ma sei impazzito? Stava per prendermi un infarto"

Stef si strofinò la barbetta appena visibile come se stesse riflettendo su qualcosa.

" capelli disordinati, portatile alla mano, niente alcool e decisamente acida... hai il ciclo vero BiBi?"

Pensai a quanti anni di galera avrei potuto fare in caso di omicidio e fu solo per quello che rinunciai ai miei istinti.

" molto divertente peccato che tu abbia torto! Non ho il ciclo." mi imbronciai e incrociai le braccia al petto mentre lui si dirigeva nella sua stanza con la valigia a traino. Lo seguii fino in camera appoggiando la spalla sullo stipite della porta.

" mi dici come è andato il viaggio o no?"

" è andato bene Bi, il solito, modelle, foto, tante bollicine e passaggi gratis" mi morsi il labbro, quel tipetto non la raccontava giusta, se fosse davvero andata come al solito si sarebbe lamentato per il pessimo servizio in camera o mi avrebbe raccontato qualche dettaglio succulento sulle modelle che si era portato a letto. Anche il suo atteggiamento era strano, sembrava piuttosto rigido.

" cosa c'è che non va Stef?" lui si bloccò a mezz'aria con una maglia tra le mani

" Nulla, va tutto bene" alzò le spalle e continuò a disfare i bagagli.

" sei un pessimo bugiardo Stef, davvero non vuoi dirmi cosa ti passa per la testa? so che è successo qualcosa e tu me lo dirai"

" Oh e va bene brutta rompi scatole!" sorrisi raggiante e poi aprii bene le orecchie, qualcosa mi diceva che stava per arrivare una notizia bomba.

" Ho.. incontrato qualcuno.." pensai per qualche secondo alle sue parole e poi i miei occhi si illuminarono

" Oh mio dio! Ti sei preso una sbandata!" lui mi lanciò un cuscino che mi colpì dritto in faccia

" non ho preso nessuna sbandata ok? È stato.. solo sesso. Si è stato solo sesso" sembrava cercasse di convincere più se stesso che me

" non ci posso credere... Stef ha una cotta!" cominciai ad urlare come una bambina mentre lui sbuffava irritato

Una Divina TragediaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora