Capitolo 26

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Beatrice

Tra le coperte mi avvinghiai sul corpo caldo di Samuel che mi accolse stretta tra le sue braccia.

" Hai freddo?"

" voglio solo starti vicino" vidi il suo sorriso anche nell'oscurità della notte

" Ti sono mancato oggi?" alzai gli occhi al cielo

" Sei stato via solo tre ore e poi Gaia è di ottima compagnia"

" Sai, mi ha divertito la vostra piccola lotta contro mio fratello"

" Ti ha divertito soltanto perché non eri tu la vittima"

" Sono stato vittima di bullismo già a pranzo, non credi meritassi una tregua?"

" devo ammettere che le storielle sulla tua indole nudista mi sono piaciute particolarmente" mi guadagnai una sculacciata

" mi stai dicendo che vorresti vedermi in giro nudo?" immaginai gli occhi di milioni di donne puntate sul suo corpo nudo e la bile mi fece fare una smorfia.

" Non ci provare demonio"

" altrimenti Bi.? Cosa faresti?" il suo tono divenne sensuale

" Mi costringeresti ad andare in giro nuda" mi diede un'altra sculacciata e questa volta ansimai.

" dovresti passare sul mio cadavere" percorsi la sua mascella con il dito mentre le sue labbra si chiusero e si schiusero.

" Ti svelo un segreto" mi avvicinai al suo orecchio e sussurrai

" i demoni non possono morire" fui ribaltata e mi ritrovai supina sotto di lui

" Ti svelo anche io un segreto piccola ribelle" sentii le sue mani risalire lungo la coscia e già la mia eccitazione era evidente.

" Questo corpo" la sua mano salì fino al seno sfiorandolo con leggerezza.

" questo magnifico corpo da angelo" si fece strada sempre più giù e quando giunse dove io lo desideravo ardentemente mi disse le sue ultime parole.

" è solo mio"

Un suono assordante, un urlo agghiacciante e la consapevolezza di non stare sognando mi fecero aprire gli occhi.

" Oddio che sta.." la mia voce venne sovrastata da un altro rumore, uno sparo.

" Beatrice, va nella stanza dei bambini chiuditi dentro e non uscire per nessun motivo al mondo hai capito?" annuii in silenzio troppo spaventata per dare fiato alla mia bocca. Vidi Samuel aprire un cassetto e prendere una pistola, la caricò e mi fece cenno di seguirlo in silenzio. Io obbedivo come un automa, mi sentii come una spettatrice di un film.

" Io devo andare a vedere cosa cazzo sta succedendo ma ti prego Beatrice resta qui" mi lasciò un bacio sulla fronte e chiuse la porta.

" Bi, perché ci sono i fuochi d'artificio? È già capodanno?" Elisa si strofinava gli occhietti ignara del pericolo. Presi un bel respiro e cercai di tornare in me per prendermi cura dei bambini. Corsi vicino ad Elisa e anche Gianni e Michele ci raggiunsero.

" Non è ancora Capodanno ma credo che stiano facendo le prove" mi morsi il labbro troppo scossa anche per inventare una storia credibile

" Le prove?" ripeterono in coro i gemelli

" Sì certo! I fuochi di capodanno sono l'evento dell'anno e devono essere perfetti,è per questo che di notte quando tutti dormono li provano"

" e perché non si vede nulla?"

Una Divina TragediaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora