Isabell: storia della ragazza lupo

Sweet Seventeen

Piccola premessa: Da adesso in poi la storia non sarà più dal punto di vista di Isabell, ma da quello della figlia Elizabeth. Buona lettura 🌙

Oggi è un giorno speciale, io e mio fratello compiamo 17 anni. So già che mamma e papà ed il resto del branco hanno preparato una grande festa. Sospiro affranta, non amo molto stare al centro dell'attenzione, però per farli felici almeno oggi farò uno strappo alla regola. Viktor invece è diverso da me, è molto più espansivo e non ha la minima difficoltà ad avere tutti gli occhi puntati addosso. È stato preparato fin da piccolo a stare in mezzo alla gente, a non avere nessun imbarazzo quando si trova al centro di una discussione, tutto questo perché il prossimo anno quando compiremmo la maggiore età, papà darà le dimissioni e lui diventerà l'alpha del branco. Ed io? Se mi va bene prenderò il posto di beta. Il motivo per cui mi alleno tutti i giorni è proprio questo, voglio essere all'altezza del compito che andrò a svolgere e rendere fieri i miei genitori.

Mi dirigo alla sala grande dove solitamente si svolge la colazione, appena metto piede tutti mi salutano inchinando la testa. È tipico dei lupi sottomettersi a chi fa parte della gerarchia più alta. Però questa cosa non mi è mai piaciuta, io non mi sento superiore a nessuno.
Vado verso il tavolo della mia famiglia e mi siedo. Sono già tutti al loro posto e stavano aspettando solo me.

" Sorella, la prossima volta che ne dici di arrivare puntuale? Sai ho dei programmi da rispettare e non posso perdere tempo ad aspettare te per mangiare."

Il buon giorno si vede dal mattino, a quanto pare oggi si è alzato dalla parte sbagliata del letto.

" Viktor tesoro, comportati meglio con Lizzie, lo sai anche tu che la famiglia è la cosa più importante e anche se lei fa tardi non importa. Questo è uno dei pochi momenti della giornata che possiamo passare assieme e dobbiamo sfruttarlo al meglio."

Mia madre. È sempre stata una persona forte ma allo stesso tempo molto dolce. Potrebbe usare la sua autorità di capo per riprenderci invece preferisce spiegarci tutto con amore per farci capire l'importanza delle cose.
La guardo e la vedo bellissima, in realtà lo sono tutti i membri della mia famiglia. Hanno tutti i capelli biondi e gli occhi azzurri, chissà perché invece io ho dei colori diversi. Mamma dice sempre che i miei occhi verde smeraldo e la mia chioma castana mi rendono unica. Io invece mi sento ancora di più un pesce fuor d'acqua come se in realtà non fossi figlia dei miei genitori ma mi avessero adottata.

Poi ad un tratto mi rianimo sentendo l'odore di qualcuno entrare nella stanza: Caleb.
Ho sempre avuto una cotta per lui fin da piccola, non so perché ma lo trovo davvero affascinante e molto intelligente. Ahimè lui mi reputa solo una ragazzina. Eppure... tutti i licantropi qui hanno un aspetto che oscilla dai 25 ai 30 anni. Smettono di invecchiare, rimangono fermi a quell'età, giovani per sempre. La stessa cosa vale per Caleb e la mia famiglia, sono rimasti uguali a com'erano prima. Anche mia mamma, seppur umana, non è invecchiata neanche di un giorno. Questo è dovuto al legame con mio padre, l'imprinting comporta anche questo, per far rimanere la coppia unita per tutta la vita rende giovane e immortale anche il compagno o la compagna che non è un licantropo.
Eppure ogni tanto ci penso a questo filo rosso invisibile che lega per sempre due persone come se fossero una cosa sola. Vedo i miei genitori e l'amore che traspare dai loro sguardi. Si amano alla follia. Chissà quando succederà anche a me di trovare il mio compagno... tutti dicono che potrebbe accadere dopo aver compiuto 18 anni. Vorrei tanto invece che succedesse molto prima, ad esempio adesso e  ad esempio con Caleb. Sono senza speranza penso sempre a lui, ma perché non riesco a togliermelo dalla mente? Vorrei tanto che qualcuno mi colpisse in testa e mi facesse rinsavire.
Non faccio in tempo a pensare queste parole che Viktor mi colpisce davvero, facendomi sputare il cibo che ho in bocca.