Capitolo 7

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Il mattino seguente,Laila era stata svegliata dal rumore degli spazini che ogni due o tre giorni a settimana puliscono le vie ed le strade. Controllò l'ora del telefono che segnava le 6:30 del mattino; era presto ed comunque per lei la aspettava una giornata lunga che l'attendeva.
In quel isitante Laila si sentiva persa non aveva un punto di riferimento, aveva perso il suo ed magicamente come se la vita fosse  rose e fiori è in debito di una cifra che sinceramente che non li aveva nemmeno nel suo conto in banca .
Dopo che sì è lavata ed vestista era uscita dal suo piccolo appartamento era diretta in chiesa .

La suora che la attendeva davanti alle piccole scalinate  sul retro della chiesa  la salutò calorosamente , spaventata la suora le indicó la ferita fatta che era stata coperta da un cerotto .
Non sapendo come risponderele si invetó una piccola bugia per non farla preoccupare soprattutto non voleva farvenire un infarto al suora in quella età raccontatdo cosa gli era accaduto ieri di certo lascerebbe questo mondo dei vivi , ci tiene molto alla suora era la sua roccia , grazie a lei non gli è stato mancata nulla neppure della istruzione scolastica , voleva essere crescita come tutti i suoi coetanei della loro tenera età.
Dalla suora le è stato imparato la passione per il cucinare , tutte le ricette le ha fatte imparare ad Laila.

«  ehm...Non è nulla è solo che quella piccola palla di pelo mi ha graffiata solo perché la stavo portando nella vasca per lavarsi» cominciò a ridere la vecchia suora per la piccola bestiola , Laila sospirò sollevata
Per fortuna ci ha creduto pensò la ragazza forzando il sorriso .
Entravano nella chiesa ,erano diretti nella cucina  ,le spiegó che sono tutti presenti è occupati per l'asta ed anche lei dovrà andare .
«tra poco devo andare anche,vuoi venire o resti qui?» domandò l'anziana suora «  Sinceramente ti volevo preparare la il tuo dolce preferito ,dopo verró  a partecipare promesso» la suora le schiocó un bacio sulla sua guancia della giovane salutandola ed andò partecipando l'asta.
Intanto che l'asta che si svolgeva privatamente,la ragazza era scesa giù nelle cucine.Era l'unico posto in quel momento che lo trovava tranquillo e silenzioso.
Aveva in mente di preparare la torta al limone  che è sempre piaciuto alle suore soprattutto era il suo pezzo forte.
Laila posò si mise un grumbile ed cominciò ad preparare la famosa torta della suora .

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Intanto Alessandro sì era già accomodato nella sua auto,in quella mattina sì era svegliato tardi,ed aveva saltato la sua routine mattinata  sportiva .
Era scortato da altre due auto,per la precisione due SUV nere che non passavano di sicuro in osservato , Faik era alla guida di questi ultimi. Erano diretti nella piccola chiesa che si svolgeva l'asta.

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Nel mentre aspettava che la sua torta cuoceva nel grande forno , di mise seduta davanti alla finestrella che  si  affacciava nel  cortile dove al centro della piccola piazzuola c'era una  fontanella , in quel momento nessuno passava per le vie del cortile, erano tutti presenti per l'asta; sbuffò per noia non si era resa conto che un uomo la stava osservando dall'altra parte,si era avvicinato incorussito per l'odorino  emanato dal dolce.
Laila stranamente si sentì osservata alzò il suo capo sbarrando gli occhi  , emise un urlo per la paura  , l'uomo si avvicinó dalla finestra sorpreso per la reazione della ragazza si inchinò dove c'era la finestrella sbaratta
«Mi scusi tantissimo, non volevo uragli in faccia, mi sono spaventata»
   Disse rossa in faccia per la figuraccia appena fatta davanti ad uno sconosciuto , adesso mi  spaventano per qualsiasi cosa adesso anche per le  persone pensò ...
L'uomo divertito per la goffaggine della giovane donna ancora lo era di più del suo rossore nel suo volto che  adesso erano di più dei suoi capelli ramati , non si erano nemmeno accorti che quasi di più di un minuto si stavano osservando,
Laila sbatté le sue folte ciglie per riprendersi dallo stato schook  , si ricordò della torta in via cottura in forno le si balenò una idea per scusarsi dell'accaduto...

« Le valà di prendere una fetta di torta ? adesso la sforno ...» Parlò piano per la sua  timidezza .
L'uomo  sorrise per l'invito ,la causa della sua curiosità ed del suo dolce .
«Di sicuro non rifiuterei mai questo invito da parte di una signorina come lei » Disse con un tono malizioso , Laila sorise ed li indicó la porta per entrare nella cucina .
Intanto la ragazza aveva già tolto la torta ed la lasciò che si raffredase , intanto l'uomo entró nella cucina ed si mise seduto sul lungo tavolo di marmo chiaro la guardò amagliato la figura girata di spalle intenta a preparare un tè caldo , era più tosto bassina i suoi lunghi capelli ramati era bellissima , in qualche modo la voleva tutta  per sé,
«Io mi chiamo Amir ,e lei signora è?...» lei sì giró con le tazze da tè in mano ,
« sono Laila...» disse con un sorriso solare in volto , si avvicinò ed pose le due tazze ed ci mise lo zucchero ci versò il tè ed pose le due fette di torta sul vassoio ed lo pose tutto sul tavolo .
Tutto questo Amir la osserva in silenzio, però una cosa non gli era sfuggita all'occhio, aveva un cerotto appena sotto lo zigomo sinceramente lo voleva domandare prima ma non lo aveva fatto per non metterla a disagio . Si mise seduta difronte a lui ,era un'uomo di certo fascino era abbastanza alto forse per lei essendo bassa . Ma aveva un accento straniero di sicuro non è di queste parti
« mi perdoni per la mia curiosità,lei è venuto per l'asta di oggi ?»
«oh! Certo tra poco devo andare ,ho messo su gli di un bellissimo quadro che lo appenderó nel mio ufficio  » 
«E una bellissima idea»
Restarono in silenzio la ragazza non osò alzare il suo sguardo , sì sentì lo sguardo persistente di Amir .

«anche tu ti sei venuta per l'asta?»
Domandò per rompere il silenzio tra di loro due .
« diciamo che è un sì è un no...non sarò presente nel asta  né comprerò qualcosa . Io in questo posto ci sono crescita. Spesso vengo qui » l'uomo ascoltò attentamente ed alzo la sua mano gesticolando come per continuare aveva tutta la sua attenzione.
« Diciamo che non ho una famiglia ,ma in compenso ho questo posto ed la suora Gianna ,lo só che per te ed le altre persone non è una vera famiglia , ma l'importante per me lo è. In queste mura mi hanno vista crescere »
Amir vide il luccichio nei suoi grandi occhi ed il suo  sorriso sincero .
Non tutti avevano la fortuna di nascere in una famiglia benestante o di alta società. Ad Amir non gli era mai mancato niente essendo l'unico figlio.
«Credo che l'asta è già cominciata , è meglio che debbia andare ...»dissse Amir interrompendo di nuovo il silenzio ed i suoi pensieri.
« il dolce era sublime ,i miei complimenti Laila... » al quel semplice complimento Laila si sentiva le guance andare a fuoco, non c'era bisogno che si specchiava che sapeva benissimo ad assomigliare un pomodoro maturo . Si affrettó   di ringraziarlo  per la sua  compagnia .
« Uno di questi giorni sei la benvenuta in casa mia per prendere un caffè o un tè».Amir prese dalla sua tasca della giacca un biglietto da visita con il numero di telefono lo porse alla ragazza.
« Oh- sì se non la disturbo verró molto volentieri a farle visita » anche se lo conosceva da meno di 30 minuti non gli parve un soggetto pericoloso nei suoi confronti.
Ma per Laila non  era tutto che un gentile uomo. Un uomo ha che fare con gli inganni .Forse un giorno lei lo capirà da sola .

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 Alessandro era già all'interno della chiesa , al suo fianco c'era  Faik che era concentrato con il telefono intento ad mandare messaggi.  Ad un certo punto Alessandro si fermò ed vide Amir parlare animame con una piccola figura, che la  poteva benissimo conoscere tra tanti.Faik spense il suo telefono ed cominciò ad guardare la stessa direzione del suo capo.
Sia Alessandro e Faik incornicarono i loro sguardi dubbiosi ,non servì parlare avevano già compreso solo col lo sguardo.
Alessandro strinse le mani in pugni, contraendo la mascella  placando l'irritazione ed una innodata anomalia di rabbia verso la piccola donna che gli rideva ad Amir .  Che cazzo ci fà quella canaglia con la ragazzina.Forse non era solo rabbia ma un altra emozioni mai provata .
Si chiama gelosia
......

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