Ormai era tardo pomeriggio Laila era nell suo appartamento , aveva acceso la televisione per vedere il suo programma preferito , per distrarsi a tutto voleva solo riposare dopo una lunga camminata ed una calda doccia , era tempo di dedicarsi a sé stessa.
Il suo gatto era tranquillamente appisolato tra le sue gambe continuando ad carezzarlo . Dopo paio d'ore il suo programma finì spense la tv , a quel ora stava cominciando il telegiornale . Si alzò posando il gatto sul divano ed si prese il telefono guardandolo tra le sue mani .
« Se chiedo aiuto ad Amir non succederà niente?...» era andata alla ricerca del biglietto da visita compose il suo numero ed salvò con il suo nome.
« ehm ....vediamo chiamata o messaggio?» era indecisa , sbuffò ripose il telefono sul tavolo .« è un'po'tardi per chiamarlo e meglio sé gli scrivo» , di sicuro non voleva chiamarlo ed non sapeva cosa dirgli l'unica soluzione lasciare un semplice messaggio. Niente di più niente di meno...
' Spero almeno che Amir mi aiuta , ho esaurito le mie idee ed purtroppo anche i miei soldi' . Uscì dal suo balconcino dove ammirava il sole che pian piano si nascondeva lasciando dietro di sé un tramonto spettacolare di quella stagione primaverile. Le scappò un sorriso si sentiva i battiti del cuore che si calmavano , per tutta la giornata gli pareva che gli uscisse dal suo petto . Dai suoi pensieri si svegliò quando un leggero venticello freddo , ritornó dentro dal piccolo salotto vide il suo Tom-tom che ancora dormiva .
«Tom-Tom è ora della pappa!!!» urlò Laila dalla piccola cucina con i mobili di legno di pino chiari , aveva in mano un pacco di crocchette per gatti che lo sventolava creando rumore.
Il gatto udendo il rumore corse dalla padroncina strisciando sulle sue gambe miagolando . Laila sorise ed gli riempí la sua ciotola di croccantini ed l'atra l'acqua. «Bene è l'ora della pappa anche a me TomTom!» disse ridendo .°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
Ormai il sole è calato dando il posto alla mezza luna che spicca nel cielo con poche stelle sul cielo scuro. Aveva finito di fare appelli ed firmano dei contratti dei suoi invitati venuti da fuori regione ed oltre. Stanco si mise la sua giacca elegante scura dalla sedia sd uscì scortato dai suoi uomini ed Faik accanto . Ormai non c'era nessuno nel retro della chiesa dove c'erano le suv ed la auto di Alessandro parcheggiate lì. Alessandro si girò dal suo uomo di fiducia.
« Faik puoi andare adesso .» prese le chiavi ed entrò nella macchina. Sbuffò contro il volante ed mise in moto . Aveva una testa che gli scoppiava se sarebbe rimasto altri dieci minuti dentro al miniufficio andrebbe fuori di testa.
Durante le presentazioni ed alcuni riunioni controllava sempre lo schermo del telefono sperando di avere una chiamata o semplicemente un messaggio .
Adiferenza Faik aveva trascritto tutto sul portatile ogni minimo dettaglio,odiava il disordine ed il caus è sempre puntuale nel suo lavoro bè insomma era un uomo tutto da un pezzo.Ormai era fuori città Alessandro aveva parcheggiato l'auto in un parcheggio sotterraneo dove c'era al piano superiore c'era un Hotel ed al piano terra un ristorante, è una struttura di lusso . Aveva voglia di stare un'po da solo, bè poteva benissimo tornate nella sua villa ma si è ricordato che ha sua madre che di sicuro li farà saltare la testa a forza domande su domande finché non avrà ottenuto l'informazione che desidera . Scosse la testa ridendo ,ed scese ed davanti a lui c'era una porta scorrevole automatica .
Quel posto era pieno di telecamere,non si meravigliò tanto se ci fossereno anche nelle stanze di sopra.Prese l'ascensore all'interno era tutto illuminato con tanto di una canzoncina al quanto fastidiosa per l'udito di Alessandro. Le porte del ascensore si aprirono ed uscì camminando piano davanti ai piedi un giovane ragazzo con la divisa di un verde scuro e nero per il pantalone ed il berretto cilindrato con la fascetta della tonalità della divisa di giacca.
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Save Me
RandomAlessandro un uomo di età 32 anni ,un uomo di grande fama e potere e bellezza considerato e trattato come un Re una divinità una legenda seguendo le orme del suo padre ,ma allo stesso tempo incute paura e terrore morte per chi gli và incontro al su...