Capitolo 15

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Chiuse la porta a chiave ed con la doppia serratura assicurandosi di essere ben chiusa tornò in fretta in camera sentendo un leggero tremolino di freddo a causa delle goccioline d'acqua che le scendevano giù per il collo causando una scia di brivido.

Le sue dita toccarono le proprie labbra dove proprio avevano posato Alessandro. Sentì le sue guance arrossire non capiva del suo gesto così estremo e sciocco. Ma si sentì stupida perché non si era allontanata da lui come sé era rimasti incollati i suoi piedi impedendole di muoversi.

«Vai al diavolo Alessandro!Ma come si è permesso di baciarmi in quel modo?!» Esclamò Laila infuriata come se quella piccola palla di pelo del suo gatto pigrone la capisse ,era seduto sul grande letto rosa appisolato che di tanto in agitava pigramente la sua coda , con gesti rabbiosi si vestí ed si asciugò i capelli con il phone .

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Due settimane dopo...

Laila e Martina erano state assunte come delle cameriere in un ristorante prestigioso , era dall'altra parte della loro cittadina ed la maggior parte venivano solo celebrità o persone di alta società.

Sapevano al dir poco del loro datore di lavoro ed spesso non era presente in sala per accertare che tutto fosse di suo gradimento lo avevano visto sì è no solo quando avevano fatto il proprio colloquio di lavoro .

Ma a Laila aveva firmato un contratto specifico che riguarda alla somma debitata del suo nuovo datore di lavoro che per le ore e lo stipendio sarebbe direttamente tolto qualche somma per via il debito .

Layla si irrigidì addrizando le spalle, sospirando esausta la sua mente la riportò al incontro di Alessandro ed il patto, dal suo canto Layla era sollevata ad non rivederlo solo al tal pensieri quello ''del suo modo di salutare la gente o di chiudere una promessa ..."

Stava faticando sette camicie ,oltre a fare la cameriera veniva presto per lavare i piatti mettere in ordine la cucina facendola diventare immacolata, fino a tardi sera poteva andare a riposare .

Layla chiuse la porta dello spogliatoio appoggiandosi ad esso guardava la sua amica che stava andando a sedere su una delle panchine di legno dello spogliatoio , si sdraiò appoggiandosi la schiena contro la superficie fredda e dura contraendo i muscoli della schiena .

«Oggi è fatta!» Esclamò Laila togliendo il gilet della divisa sbottonando i tre bottoni togliendosi infine anche la camicia bianca mettendosi seduta accanto a Martina che anche lei la seguì a ruota liberandosi anche della gonna nera rimandedo in intimo .

«Sono già le 1 :30 finalmente e sabato posso stare tranquilla fino a lunedì .» Canzonò Martina , non vedeva l'ora di sdraiarsi nel suo comodo letto ed il suo bel pigiama verde ed di dormire fino tardi.

Laila rise scuotendo la testa sapeva già come avrebbe passato il suo fine settimana dell'amica dormire tutto il giorno.
« Ah ... Beata te sorella io ho il turno fino tardi ma ho tutta la mattinata almeno libera » sbuffò Laila ,che era alla ricerca del suo elastico nella sua borsa legando i suoi lunghi capelli rossi in una unica treccia .

Nel retro dell ristorante...

La luce artificiale dei lampioni illuminava la zona a ciel aperto del parcheggio che era situato dietro al ristorante , un suono di un click della apertura della macchina .
« Non vedo l'ora di dormire fino domenica » Esordì Martina che si era messa nella guida del Pandino color rosso di sua nonna che spiccava nella notte.

«Mi sono ricordata che ho da fare molte commissioni ed il mio frigo e una landa desolata , mi fa'anche una certa tristezza!» esclamò Laila mettendo la cintura di sicurezza guardando a sua volta Martina che stava trattenedo di non riderle in faccia .

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