Capitolo 11

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Poco dopo Laila era stata accompagnata casa con una pioggia incessante portandola a poltrire tutta la giornata era seduta sul divano era piena di paste e pasticcini , sì era battuta il cinque mentalmente per aver pulito casa prima , anche se non se la sentiva di preparare qualcosa per il pranzo.

Qualche ora prima...

«Bene è ora di andare ,gli ho scritto ci incontreremo tra poco adesso ti riaccompagno a casa .  » Disse Amir posando la tazza ormai vuota osservando Laila intenta a finire dei biscottini che l'aveva lasciati per ultimi.

« Bè vado a pagare prima che diviri l'intera pasticceria .» buttò tutto giù facendo fatica ad deglutire tossendo  sgranando gli occhi diventó rossa , "complimenti Laila , complimenti tu si che sai attirare un'uomo . Sono un insieme di un scarico di porto ed un camionista. Raffinatezza ed eleganza non fanno proprio a caso mio!!!.Aah "

« Ho fatto proprio una figuraccia , ecco perché quelle signore mi guardavano male !» scosse la testa ridendo per sé stessa. Il campanello cominciò a suonare Laila sì alzò frettolosamente per aprire non curando chi fosse davanti alla porta di casa.

«Buongiorno !!! » una chioma folta riccia di un color castano scuro  entrò come un uragano  brancolando la ragazza che stringeva la maniglia della porta come supporto  forte Laila che anche lei ricambiò l'abbraccio  affettuosamente stringendola a sé.
«Martina! Mi sei mancata tanto! sai che esiste la parola chiamare  ?....»
era partita insieme con Il padre per una visita medica .

L'eco del corridoio della palazzina rimbombò i loro schiamazzi attirando l'attenzione alla anziana vicina che aprì la porta guardandole in malmodo immitando di abbassare la voce .
Le due giovani cercavano di non dar ridere davanti alla signora che chiuse la porta in un tonfo.

« Qualcuno qui non ha avuto il buongiorno!» Rispose Martina scoppiando a ridere  contagiando anche Laila che tiró dentro con sé la sua amica in casa . Buttandosi nel morbido divano ridacchiando, il piccolo Tom-Tom salì salì sulle ginocchia di Martina stiracchiandosi tra ke coscie facendo le fusa .

«il nostro Tom-Tom è diventato un po' cicciottello per le mie povere coscie  . Mi devi perdonare papà ed le sue visite mediche. Il suo mal di schiena è peggiorato adesso è a riposo .  »

rispose Martina nel metre toglieva la giacca di jeans ed sistemando i capelli facendo attenzione al gatto che dormiva beatamente tra le sue coscie .

« spero che si riprenda , non è che ha bisogno di un intervento alla schiena. Sono parecchi anni che tuo babbo fa' il muratore. »  entrambe le ragazze non sé passavano a meraviglia come tanto loro speravano .

La vita è sempre stata dura nei loro confronti ma sono sempre riuscite a strapparsi sorriso tra le labbra .

Laila è Martina si erano conosciute il primo anno di elementari Martina a quel periodo adorava mettere i cerchietti di ogni colore ed le molletine con fiocchi ed cuoricini  , si ricordò bene il primo giorno di scuola  si era immaginata un nuovo inizio di avventure e amicizie .
Quando all'entrata della scuola d'infanzia Martina accompagnata dal suo  papà  ed i nonni paterni che aveva portato con se una macchinetta fotografica .

Tutti i bambini dal secondo anno dal quinto erano già entrati nelle loro rispettive alule ,tranne i primi si erano radunati mettendosi seduti formando un cerchio umano  lasciando i propri genitori  guardando i propri figli scattando alcune foto , al centro c'erano le maestre che una di loro cominciò a fare l'appello , quando era il turno di Martina alzò il suo piccolo barico fasciato con il suo grembiule bianco un'po' grande per la  piccola Martina  urlando ;

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