Capitolo 14

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Laila corse su per gli scalini della palazzina rischiando più è più volte di inciampare . Amir aveva lasciato un messaggio mentre lei era di ritorno accompagnata da Alessandro che lo aveva salutato ed ''ringraziandolo per la sua bontà ''.

Il messaggio  da parte di Amir era che aveva lasciato una busta contenente dei soldi davanti alla sua porta di ingresso.

Le sue mani tremarono per l'agitazione ed la felicità erano tanti soldi tanti.

La mise nella borsa  in fretta ed tirando fuori un mazzetto di chiavi aprendo la porta trovandosi il suo gatto appisolato  sul divanetto  , chiuse la porta ed corse sulla vetrata del balconcino assicurandosi che la macchina fosse sparita .

«E ancora qui?...» disse confusa accostando subito la tenda . Entrò in bagno per farsi una lunga doccia calda  lasciando i rubinetti aperti regolando la temperatura della vasca buttò tutti i vestiti ormai zuppi nella cesta dei vestiti sporchi .
«Mi ci voleva proprio ...» si immerse completamente .

Laila aveva l'abitudine di tener la porta del suo bagno aperto viveva sola con il suo gatto non aveva la necessità di chiudersi la porta .
Alessandro salì le scale nella palazzina popolare , era davanti alla porta di casa di Laila . Non si sapeva il motivo il suo corpo agí d'istinto contro la sua voglia .

Un click risuonò nell corridoio riuscendo ad aprire la porta in gesti silenziosi ,non era la prima volta che scassinava una porta . Troppo facile di certo una  semplice porta non  gli ostacolerà l'ingresso.

Entrò chiudendo  subito la porta ,un leggero canticchiare risuonò in fondo nel piccolo appartamento , osservó con attenzione il perimetro del piccolo salotto vide un gatto che sgattoglió    impaurito scomparendo via  dal suo campo visivo.

Tolse la sua giacca e la posò sul divano , osservó attentamente intorno a sé ,  Il piccolo appartamento arredato con oggetti vasi ed piccoli quadri che ritraevano la natura tutto messo  con cura e amore anche se i mobili non avevano gran valore , erano usati e vecchi  .

Si mise comodo allargando leggermente le gambe ed le braccia lungo il divano chiuse gli occhi ascoltandola il rumore della pioggia che abbatteva sulle finestre .

Laila  si mise il suo grande accappatoio rosa  a dosso ed si chinò al suo gatto che era rimasto lì per aspettarla che di tanto in tanto miagolò alzando la coda nel con  fare l' agitato .

«Tom-tom hai fame vero piccolo? Aspetta che svuoto la vasca; sinceramente ho fame anche io  »  

disse sorridendogli che l'animale non perse l'occasione delle grattatine dietro alle orecchie  le strappò via il malumore accumulata in giornata, dopodiché che l'acqua si svuotò uscì dal bagno in braccio al gatto che non smetteva di muoversi , ad un certo punto si fermó sulla soglia della porta del bagno quando  annusó nel area  sentendo un  odore pungente  di sigaretta accesa  .

Che cosa strana”. Fece ingresso nel salotto quando vide una grande figura nel penombra fasciata di scuro avvolta da fumo , urlò dallo spavento ed automaticamente indietreggiò di pochi passi  era troppo spaventata aveva voluto corriere scappare fuori cercando aiuto   ma l'unica cosa era che stringeva il suo accappatoio come una barriera  uno scudo per il pericolo eminente .

«Cosi che servi gli ospiti in casa eh?» disse Alessandro tra un tiro e l'altro del mozzicone  per poi spegnerlo  sul tavolino .
«Come diavolo sei entrato casa mia ?!!» esclamò Laila sull'orlo di una crisi che faticava ad tenere tutto dentro .

«Dalla porta?» ironizzó Alessandro che non smise di vagare con lo sguardo la figura di Laila con addosso un accappatoio davanti a lui da pochi passi.
«E-era chiuso. Io lo chiusa la porta »  tremava  ed anche la sua voce la tradiva .
« Pensi che una porta chiusa mi fermerebbe dal entrare? Semplice no?...» scrollò le spalle annoiato si mise in piedi , sapeva che la metteva paura la spaventava era un incubo in carne e ossa per la ragazza .

Rigida e ferma  come un tronco  quando lo vide alzarsi svogliato .
Si mise a pochi centimetri da Laila eliminandole  lo spazio personale .
« Cosa vuoi?...»  sussurró a bassa voce tremante  con gli occhi lucidi di paura che questo ad Alessandro non gli  sfuggì .

Laila si allontanò andando verso al mobiletto accanto all' entrata che aveva precedentemente appoggiato le chiavi e la sua bosra .

Rovistò dentro ed acciuffò la busta gialla ed tornò con passi spediti verso Alessandro che era rimasto in piedi mettendo le mani in tasca ad osservarla curioso.

«Ora sparisci ,vattene, vattene non venire mai più!  »porse la busta faccendo attenzione a non toccarlo ,  allungò la mano e prese la busta leggermente pesante aprendola trovando banconote da cinquecento euro .

«Ma che brava la mia piccola Laila » mettendo in mostra un suo ghigno beffardo e  mettendo le mazzette di soldi a loro posto , prese la sua giacca ed ritornò da Laila che per tutto il tempo era rimasta lì impalata ad osservare ogni suo movimento.

« Ora che hai saldato il conto con me ti risparmio la tua vita . Era questo negli accordi bene .  » esordì aggiungendo alcuni passaggi .
Laila aveva trattenuto le lacrime per tutto il tempo ora scendevano senza sosta rigandole il suo viso arrostito leggermente . Pianse in silenzio non osava nemmeno alzare lo sguardo ma  sapeva che era lì vicino a lei .

« Dove hai trovato i soldi?»  domandò Alessandro che in  intanto aveva tolto una ciocca bagnata sulle guance si avvicinò fino a toccarsi con il corpo la sentì irrigidire e deglutire a vuoto .
“Cosa mi importa , è quello che volevo ”  .
Laila sentì di nuovo  il tocco delicato della sua mano calda che stavolta le asciugò le lacrime e l'altra mano era stretta decisa sul suo fianco  .
«Chi?  » non poteva ,non poteva dirgli ne di Amir né del uomo che gli ha prestato i soldi.
« Ho chiesto un prestito tutto qui» sussurró Laila con voce graffiante per via del painto Alessandro alzò il sopracciglio sinistro   per la stronzata appena detta .

Non sé la beveva la sua confessione .
«A si?» lei annui frettolosamente  in modo pacciato me.
« Devi sapere una cosa Laila» la mise sul chi va là.
«cosa? » domandò titubante Laila sperava che se ne andasse
«Odio quando le persone agiscono alle mie spalle , ma la cosa più peggiore e che mi venga nascosto la verità » specificó Alessandro che non smetteva di osservare la creatura che aveva davanti ispirò l'ennesima volta l'odore di lavanda e cocco della ragazza che ormai come da abitudine perdersi nel suo profumo strinse leggermente i fianchi di Laila cercando di recuperare il suo autocontrollo che pian piano si sgretolava .

«Non sono affari tuoi da dove ho preso i soldi li volevi ed ecco accontento signor Alessandro !» cercò di spingerlo via ma più lei cercava di allontanarlo più Alessandro creò forza maggiore sul suo corpo.
« Dopo non venire  da me per un aiuto -»
«Sta tranquillo che non verrò nemmeno strisciando per venire da te . Scordati  » frenó con la lingua per non riempirlo di insulti .

“ Ppf ! Ma senti che testa bacata si stà gonfiando il ego maschile per sciocchezze! ”
Si perse tra i suoi pensieri che non si accorse che le stampó un bacio furtivo . Sgranò gli occhi spalancando la bocca in una "o" .
Le sue guance si scaldarono di un rosso

«Addio signor Alessandro  » finalmente si spostò e sfuggì dalla presa , scottata dalla presenza di Alessandro  ed andò  velocemente ad aprire la porta incitandolo a uscire con poca cortesia .

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