Si era svegliata per occuparsi delle spese di casa , prima faceva e prima andava a riposare . Si era vestita con un abito floreale color verde pastello che le arrivava sopra alle ginocchia con una semplice cintura di stoffa dello stesso colore del vestito ed ai piedi delle snikers bianche .
Camminó tra la gente che si fermavano a comprare tra le bancarelle che gli offrivano.
Aveva un paio di buste in mano ed nell'altra teneva la sua borsa . Aveva concluso la sua lista della spesa comprandosi anche delle fragole fresche che le adorava ."Ho come la sensazione di essere osservata" era più di volte che si domandò si guardò intorno ma non trovò nulla di strano oltre alle persone anziane che giornozolavano tra le bancarelle ed affollavano i bar . Sì guardò ancora ed non trovò nulla ,stava cominciando ad essere paranoica , forse per via del poco sonno e la stanchezza le stava facendo brutti scherzi.
"E meglio se per oggi torno a casa . Ho bisogno di dormire sto dando i numeri..." Sì guardò ancora tra la piccola folla prima di andarsene a casa . Durante il tragitto era ancor più stressante sentiva l'ansia e la paranoia crescele ad ogni metro fatto .Si dirigeva nelle vie che le conduceva prima nel suo quartiere. Prima di entrare in casa controllò la posta sua , di fatti trovò una sola busta prendendola lo trovò strano perché non c'era scritto niente al di sopra né un semplice francobollo .
Lo prese con se trovano il giusto equilibrio tra le buste ed la borsa ed sali nel suo appartamento .Quella mattina aveva lasciato libero il suo Tom-tom fuori a giorovagare lungo il quartiere ed che tornava attraverso la piccola fessura appositamente fatta per il gatto.
Posò tutto in cucina ed prese la busta ed la aprì cercando di non straparne il contenuto, le tremavano le mani sentiva la tensione accumulata nel petto come un nodo .- il tui tempo è scaduto la tua vita ormai è mia. Morirai sola ed nessuno lo saprà mai sparirai da questo mondo facendo un favore eliminarti completamente -
Sgranò gli occhi , più e più volte lesse quella frase che ormai era stampata in testa che le rimbobava nella sua mente come un'allarme .
«E-é solo uno scherzo...» mormorò come dare spiegazioni ovvie a sé stessa , ma sapeva bene lei che in realtà non lo fosse, la sua mente riccolocó tutto ad quella mattinata al mercato la strana sensazione di essere osservata ed seguita, ed quella sensazione non l'abbandonò nemmeno in quel istante .Prese il suo cellulare per chiamare la sua amica .
«Laila » la voce di Martina risuonò che per la ragazza cominciò a piangere per paura .
«laila? Pronto ci sei Laila rispondi? ...» sentì solo da parte sua solo i singhiozzi ed pianto che non riusciva a parlare. Tirò su con il naso cercando di togliere alcune lacrime che scivolavano nel suo viso pallido .
«Cosa è successo? Stai bene ?» la domandò agitata Martina che uscì dalla cucina dirigendosi in camera lasciando la sua nonna che stava appena sfornado la crostata di fragole del proprio orto.«Qualcuno-qualcuno mi vuole farmi del male » balbettò Laila in preda al panico ed nella dispersione per via della minaccia .
«Forse è uno scherzo ...» giustificò Laila cercando di crederci a se stessa il motivo di uno scherzo di cattivo gusto , poteva essere solo un scherzo stupido fatto dai ragazzini del quartiere , ma era una ipotesi allettante in verità.
«Ehy ... Stai tranquilla tra poco ti raggiungo , Oky?....» la tranquillizzó Martina che senti pian piano cessare i singhiozzi di Laila .
«O-oky» Balbettò tirando sú con il naso terminando la chiamata con la amica . Sentiva il suo stomaco stringerai ed il cuore battere lentamente come se volesse fermarsi un momento all'altro.« Questo è troppo!...» si sentiva sotto mira non sapeva da chi ed del perché volesse del male per lei che ammalpena non rientrava nella popolarità della città .
«E sé fosse il signore Alessandro ?» Si domandò sé stessa aveva dato lei stessa tutti i soldi per di più i suoi soldi che teneva da parte .
"Con uomini come lui non di scherza ! È sé volesse veramente uccidermi per prove o qualcos'altro ?... "
Tremò al tal pensiero sapendo cosa era capace di togliere la vita ed di certo non era la prima volta che lo faccia.
Laila si sentiva per la prima volta uno sbaglio non voleva coinvolgere nessuno né la sua migliore amica né alle sue care suore .Si asciugò le lacrime aveva gli occhi rossi e gonfi non smetteva di tremare il suo cuore batteva forte per la paura .
«Che cosa sarà di me ?» sussurró con malinconia , lasciando cader via le lacrime per rassegnazione non di sentiva forte . Non più...
Quattro gironi dopo....
9:12Alessandro era ritornato dall'suoi viaggi lavorativi dal estero accompagnato da Faik , aveva concluso alcuni affari per il suo casinò in Francia a Lione controllando di persona il danno .
Ci era uscito un cadavere di una donna lavorava come cubista tratteneva gli uomini dando il ben servito guadagnando qualche extra.
Il problema per Alessandro era solo che quel morto attirava i giornali locali e giornalisti del paese erano in grado di inventare scemenze al costo di vendere notizie false a prezzo pieno.Il colpevole alla fine era solo una persona schizzo frenica che aveva perso più di 750.000€ in tre sere in quel casinò . Aveva scolato qualche birra di sotto marca ed qualche super farmaci credeva trattenedo un cadavere potesse ricevere i suoi soldi in dietro dal protetario diffondendo notizie false .
Quel tizio non fece i conti esatti che si ritrovò con qualche pallottola tra lo stomaco ed una alla fine dritta in fronte .
Il suo corpo fu incenerito insieme al cadavere della donna che andavano in decomposizione.Aveva eliminato il problema ...
Alessandro era seduto nel suo salone a far colazione quando Faik entrò lasciandogli una busta lo aveva controllata per evitare eventuali situazioni pericolose.
Alessandro posò la tazzina di caffè ed prese busta .
Corrugò la fronte osservando il suo uomo .
Al interno c'era una foto ed un lettra che la lesse .Anonimo :
Ti ho rubato la cosa che tieni nascosto . Un fiore raro da trovare ed tu da bravo bastardo non vuoi condividere . Pagherà con la vita i tuoi peccati .
«Peccato , che deve morire » ripeté la frase più di paio di volte acciuffando la foto che ritraeva un immagine sfocata che era stata scattata di nascosto.
La osservò trovando l'immagine famigliare anche se la persona dava di spalle, era una donna con i capelli color rosso strinse la foto .
«Laila» esordì Alessandro gettando la foto e il biglietto
«Capo le telecamere hanno solo individuato il postino abbiamo l'immagine della targa del motorino con il suo permesso potremmo continuare o disdico tutto?»
Domandò Faik aspettando un ordine ordine da Alessandro,che era rimasto con la foto davanti ai suoi occhi stringendo rabbiosamente .
Era furioso era in collera da chi ha deciso di mettere questo scherzo .
Ma lui sapeva che questa minaccia potrebbe costare a una vita innocente , era strano totalmente strano se così fosse non le interesserebbe minimamente ed lasciasse così come è .
Ma il fatto che più lo infastidiva era la quarta lettera di minaccia ,le prime tre erano state inviate durante la sua assenza nella sua dimora .
Ma si domandò sé anche la ragazza era stata sommersa dalle minacce .
Era preoccupato ? No . Ma quel no gli inclinava sulla sua coscienza quel poco rimasta .E questo che setiva nascere il timore che qualcuno la potesse farle del male o addirittura ucciderla.
«Fai partire le ricerche e porta quel dannato postino in cantina.»« Sarà fatto signore » esclamò Faik prendendo il suo telefono mandando il messaggio ai suoi uomini nella squadra cominciando le ricerche del postino .
« Ah! Prima che mi scordo cancella la riunione con il sindaco non verrò » gli ricordò Alessandro finendo il suo caffè.
Il fastidioso rumore del campanello suonava continuamente che tal punto uscendo mettendo una clock dietro la schiena uscendo trovando un viso famigliare ,"è l'amica di Laila che diavolo vuole ?..."
Ma lo sguardo di Alessandro non trovò Laila erano sempre inseparabili .«Che cazzo di problema hai eh?!! » ringhiò urlandole in faccia facendola intireggiare . Faik intervenne facendo scudo alla ragazza togliendo con agilità la clok del suo capo mettendola nella cintura .
«TU-!» Martina prese coraggio ed si spostò superando Faik urlò con affanno puntagli il dito al centro del petto fino a colpirlo . Alessandro irritato e seccato per l'atteggiamento le spostò le mani.
«Cosa cazzo vuoi !» Sbraitò Alessandro incrociando le braccia irritato non gli piacciono stare con questi tira e molla .«LAILA È SPARITA NON LA TROVIAMO DA 4 GIORNI , SEI STATO TU !TU CHE L'HAI MINACCIATA
TU HAI PRESO LA MIA AMICA CRIMINALE'!» Urlò spezzata dal dolore per la scomparsa di Laila .
STAI LEGGENDO
Save Me
RandomAlessandro un uomo di età 32 anni ,un uomo di grande fama e potere e bellezza considerato e trattato come un Re una divinità una legenda seguendo le orme del suo padre ,ma allo stesso tempo incute paura e terrore morte per chi gli và incontro al su...