Capitolo 18

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Era l'unico giorno che il ristorante chiuse in anticipo Alessandro era rimasto per tutto il tempo aspettando quei due uscissero , il parcheggio era vuoto nessuna macchina dei clienti o del personale , solo una era l'auto di
Alessandro partí lasciando alle sue spalle il ristorante , stava seguendo la macchina di Amir da una decina di minuti aspettando i suoi uomini per tenergli una imboscata tra meno di cinque kilometri era strada che era perfettamente desolata in quel ora .

Alessandro guidò seguendoli mancava poco al segale quando lui accelerò ed superò l'auto, Alessandro frenò bruscamente ed pochi secondi uscirono alte due auto nere blindate che le cerchiò , più in là soltanto dopo un'altra macchina si fermò dietro al auto di Amir .

Alessandro uscì togliendo la sicura della sua pistola ,
« USCITE» gridò Alessandro affiancato dai suoi uomini , invece Marco ed Faik erano posti vigili sullo sportello passeggero aprendolo invitando a Guglielmo di uscire senza pretese, Marco prese da sotto la cintura di Guglielmo una piccola clok sequestrandola .
« Questa me l'ha prendo io» disse Marco sistemandola dietro alla schiena.

«Cosa diamine sta succedendo?!» Urlò Amir che fu preso e balzato sul lato della macchina ,
« DOV'È LAILA !» Gridò Alessandro scuotendo il corpo del uomo Alessandro in automatico gli tirò un destro il suo corpo rimbalsó per .
« Dimimmlo ora dov'è!» sibilò Alessandro irritato continundolo a tenerlo stretto alla giacca del completo .

«L-laila? » Balbettò Amir spaventato cercando di muoversi dalla presa stretta di Alessandro
«Io non so chi è Laila?» granchió sentendo la presa di Alessandro spostandosi al collo aveva gli occhi rossi dalla rabbia aveva davanti un toro infuriato .

«Non lo sai?... » disse Alessandro mostrandosi calmo , puntó la sua pistola sotto al mento di Amir picchiettandola più volte lasciandogli il rossore .
« Sai. Sei uguale a tuo padre , non siete affidabili , né onesti , vi nascondete dietro a un dito idiota »
Alessandro cercava di mantenere il suo controllo di rabbia ,
Agendo d'impulso non gli servirà a niente , mantenere il controllo delle sue emozioni era padrone di sé stesso.
« Per colpa di quella stupida ragazzina mio padre e morto!» esclamò Amir dimenandosi per sfuggire alla stretta , Alessandro strinse il collo di Amir
«Stammi bene a sentire , mi dirai dov'è l'avete nascosta e vi lascerò vivi con nessun graffio , ma sé non mi direte dove sta sarete mangime per vermi . Intesi?» propose Alessandro vedendo che non collaboró strinse ulteriormente fino a soffocarlo, Amir era diventato rosso in viso ed gli occhi che parono di uscire , erano arrossati e annebbiati dalle lacrime , annuì .
« Certo che lo farai » Gli sussurró Alessandro toglido l'arma mettendola dietro alla cintura .

«Cazzo Amir ! Ti sei per caso bevuto il cervello idiota!!» Abbaiò Guglielmo cercando di muoversi dalla presa di Marco ed di Faik che non esitò a tirargli un pugno azzitendolo .
«Piano principessa ci servono » comentó Marco sbuffando acciuffandolo dall'asfalto sbattendolo sulla portiera .
Alessandro si pulí la mano destra con un fazzoletto bianco indicando di metterli le manette a ciascuno di loro due .
«Togliete quest'auto dalla carreggiata»
Ordinò Faik a uno dei suoi uomini ,

•••

Laila guardava con occhi spenti il coccio di vetro tra le mani era l'unica speranza di uscire dal quel posto prima che ritornino .
Laila sospirò mantenendo mente lucida «Oky ora o mai più ...» sussurró decisa quando si alzò da terra strappando il tessuto della gonna permettendole di avere più agilità nel sfuggire tolse anche la giacca ed il gilet rimanendo solo con la camicia sgualcita .

« Acqua !Ho bisogno di bere ho sete per favore! » Urlò Laila colpendo la porta un paio di volte,prese il coccio di vetro lo nascose nella mano sentiva la pelle graffiarsi ma sopportò il dolore pur di scappare .
La porta si aprì lasciando entrate un uomo in mano una bottiglia d'acqua che la lasciò cadere per terra rotolando fino ai piedi di Laila .

«I-Io devo anche andare al bagno non riesco a trattenere» creó una bugia sperando di attirare l'attenzione .

«Non m'interessa fattela addosso,non ci sono i bagni qui bambina » brontolò l'uomo «Per favore non c'è la faccio non ci riesco a trattenerla»
Insestí Laila facendolo irritarlo .

«Cazzi tuoi non m'interessa» stava per voltarsi e chiedere la porta a chiave ,con uno scatto Laila si precipitò colpendolo al dorso della mano conficcargli la scheggia , l'uomo grugnì e urlò per il dolore , cercando di colpirla ma Laila si precipitò fuori cercando di sfuggirgli dalla presa , trovando la forza Laila gli piantò un calcio all' inguine  facendolo boccheggiare dal dolore lasciando la presa .

Libera dalla presa corse per trovare la porta trovandola aperta " È un sogno , c'è lo fatta !" Prese fiato e si catapultò via da quel inferno , si voltò solo poche volte assicurandosi che l'uomo non la stesse inseguendo.
Corse , corse aveva ormai superato la capanna ed il sentiero , corse tra i campi cercando di trovare una cittadina o qualsiasi persona che la potesse aiutare .

La giovane ragazza inciampó si voltò ancora un'altra volta sperando che l'uomo abbia chiamato i suoi aguzzini , tolse le scarpe aveva solo indosso i collant scuri e strappati , l'utima cosa che le importó a Laila era il suo aspetto in qul momento doveva contare sul sue forze.

Laila trovò una strada illumuta dai lampioni , strinse i denti e cominciò con la corsa più percorreva più l'impressione che era lontana dalla sua meta.

•••

Erano le cinque del mattino c'era silenzio nel auto di Alessandro percorreva a velocità le strade di campagna seguito da suoi uomini più in là.
Poco dopo alla cattura di Guglielmo e Amir dichiarò dopo a qualche tortura il luogo dove la tenevano Laila.
Telefono squilló riportandolo alla realtà ,
«Abbiamo ricevuto un messaggio nel telefono di Guglielmo che la ragazza e riuscita a scappare » parló Faik .
«Da quando ? » Domandò Alessandro dubbioso.
« Di un'ora»
« Rintraccia la canaglia ed occupatene ,io vado a cercarla » Rispose Alessandro cominciando accelerando , vedendo nel retro specchio la svolta dei suv a destra .

Laila ormai stanca sentiva dolore a ogni parte , i suoi piedi chiedevano pietà a ogni passo era doloroso , esausta si accasciò nella strada voleva solo andare a casa sua e non uscire più.
Laila udì il rombo di un'auto in allontanaza piano piano due fari accecanti stava per essere investita e non aveva nemmeno più la forza di spostarsi per salvarsi.

Chiuse gli occhi aspettando l'impatto , solo quando senti i freni ed il cessare del rombo del auto.

« LAILA!» Alessandro corse fuori dal macchina raggiungendola ,
«A-alessandro aiutami mi staranno cercando ,m-mi vogliono prendere» Laila si aggrappò a lui abbracciandolo con le poche forze che aveva , lasciò libero sfogo alle sue emozioni pingendo e tremando sotto di lui che la accarezzava ,

«Shh... E tutto finito non ti preoccupare nessuno ti farà del male .
Ci sono io» sussurró , tolse la sua giacca e l avvolse nel corpo di Laila coprendola, la prese e la caricò in auto facendo attenzione a non ferila.
Da lì Laila stanca si lasciò cadere esausta dal sonno profondo .

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