Capitolo 8

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Faik mise il telefono nella giacca, non aveva la pallida idea cosa ci fanno la giovane ragazza insieme a quel scarto umano vivente.
Ma una cosa era certa che né lui né Alessandro non erano contenti della sua presenza . Soprattutto ad Alessandro sapeva benissimo di incontrarlo ma non di certo loro due che " conversano" allegramente,come se loro due non sì erano ancora accorti di essere osservati in mal modo . Li osservò man mano che si avvicinava a loro per sentire meglio quella patetica conversazione che tanto che vide la piccola Laila ridere a trentadue denti , ma allo stesso tempo era stranamente curioso . Aveva un mix di emozioni che non sapeva da dove gli erano nati.

« Mi raccomando hai il mio numero, così abbiamo la possibilità di conoscerci meglio... » Storse il naso corrugando le sopracciglia quando asottigliava gli occhi ,capaci di leggereci l'anima ; ai gli occhi di Alessandro verso ai due soggetti si era  creato una sorte di bolla quasi intima ad questo lo infuriò di più  .  Era una mina vagante pronto ad espldere per cose del tutto estrane dal giovane uomo .

« D'accordo verró molto volentieri a visitarti. Dimmi quando sei libero ed ci incontriamo.» esordì Laila mentre lo salutò con una stretta di mano. Al quel contatto gli vibrò tutte le vene per lo sforzo di controllarsi ,poco dopo sgranò gli occhi vedendo Amir abbassarsi per la stessa altezza dalla ragazza , intento ad abbracciarla.

Buttò l'aria che aveva ed cominciò ad avvicinarsi pericolosamente ai due quando vide che non si era fermato soltanto per un futile abbraccio ma anche un bacio casto sulla guancia .
Per altre persone potrebbe essere un'approcio amichevole per iniziare una amicizia o un quetaneo . Ma questo per lui era la goccia che trabbocó il vaso.
Si mise dietro alla ragazza per uno strano motivo li fece effetto che cercava di non pensarci.

« Da quando in qua questi due  sono diventati così intimi.?...   » borbottò tra sé e per non farsi sentire dal suo uomo che intanto era rimasto fuori " da questo trio " che si era creato . Ne farsi sentire da Laila che ancora aveva la sua piccola mano stratta da Amir . Sbuffò ed si schiarì la voce per farsi finalmente attirare l'attenzione come era di sua abitudine , Amir sollevò le spalle ed si mise diritto con lo sguardo odioso rivolto ad Alessandro con le braccia ed spalle dritte al contrario del uomo difronte a lui aveva lo sguardo rivolto alla testolina ramata che si era fatta di statua di ghiaccio ed non sentì più la brezza primaverile ma solo freddo . Aveva paura ed come se i suoi sensi la avissaserono del pericolo eminiete oltre alle sue spalle .
« oh- Alessandro  Capri , che bella  coincidenza anche lei si trova qui?! » esclamò Amir con tono irritante ,diede una veloce occhiata alla  ragazza diffronte a lui  che era diventata immobile . 
Soltanto nomire il suo nome l'ha fatta agitare notevolmente.

Forse non è lui ,sai quanti Alessandro ci sono qui ,ah! TANTI  ! ... -    pensò tra sé e sé per tranquillizzarsi ma una parte di sé diceva il contrario.
Scosse la testa per eliminare quel ipotesi che lui è venuto oggi a ritirare i suoi soldi di certo è un'uomo estraneo per lei ed non conosce le sue mosse ma le sue di certo; potrebbe cambiare il suo patto per poi ritirare oggi stesso i soldi o addirittura minaciarla . Tante cose le oscuravano nella sua mente era di nuovo intimorita ed spaventata , lo era ancora di più quando guardò dietro alle spalle di Amir ed riconobbe subito l'uomo di eri sera che l'ha accompagnata fino al cancello .

Spalancò gli occhi ed sudó freddo , sì giró lentamente sotto agli occhi vigili  dei due uomini in mezzo a loro , ed alzò gli occhi sú quelli di Alessandro che non gli aveva mai tolti dalla figura di Laila , cominciò ad tremare quando alzò i suoi occhi che si scontrano quelli  scuri di Alessandro  che la scrutavano da cima a fondo,come s'è era in grado di leggere dietro ai suoi grandi occhi solo terrore.
Perse un battito di cuore , alcune ciocche di capelli ribelli della coda gli  erano finiti nel suo viso delicato. Come se fosse per lui una abitazione o come spontanea volontà , mise le ciocche di capelli dietro all'orecchio si accorse che le sue guance leggermente paffute che  si erano arrosste. Laila per tutto quel tempo aveva stretto il bigliettino da visita di Amir ,come se quel pezzo di carta potesse aiutarla ad diminuire la sua agitazione che si era cartocciato dalle sue mani .

« Buongiorno Laila » così decise di rompere il silenzio , accarezzando anche il suo nome .
« Sai è di buona educazione rispondere . Non credi ?. » Si era avvicinato ancora vilolandole il suo spazio personale, erano pochi centimetri poteva benissimo sentire ancora meglio la sua colionia che invade forte nelle sue narici , era unico ed mischiato al fumo di sigaretta .

Lei si fece più piccola ed fece due passi indietro , adesso era finita dietro da Amir incrociando le braccia osservando con astio Alessandro.
Sorrise malizioso Alessandro per come ha reagito la ragazza,si era pure scordato  di quella  specie di essere vivente che si definisce uomo di grande valore.
« B-buongioro Signore » incipicó sulle sue stesse parole . Voleva in quel isitante essere invisibile o evaporare . Non c'è la faceva ad regge lo sguardo di Alessandro ed  si concenró sulle pietre incastrate nel pavimento nel cortile a ciel aperto della chiesa.

« Per un attimo pensavo che il gatto ti ha mangiato la lingua »  disse in modo scherzoso solo per mettere in difficoltà la ragazza .« Laila lo conosci lui ?!» Amir si intromise ed  prese il braccio della ragazza per farla girare verso di lui ed quando vide che era spaventata ed aveva gli occhi lucidi ,la  circondò il suo busto con il braccio sotto  il seno ed la pancia . Sul volto di Alessandro scoparve l'aria da  strafottente che sì straformó in una espressione dura ed severa . Fulminò con lo sguardo il braccio avvinghiato a quello della piccola Laila ,Il verme strisciante per l'approccio che si era creato  « Adesso tu vai nella cucina tra dieci minuti vengo a prenderti .oky? Stai tranquilla ...» disse abbassandosi  con l'altra mano si posò sul suo volto  per farla sentire  di nuovo al suo agio .
Alessandro si sentì formicolare le sue mani  aveva così tanta voglia da prenderlo a pugni così poteva raggiungere il suo  adorato padre,che  chiuse in pugni le ormai diventi bianchi per lo sforzo causata dalla forza .

Laila sussurró  un debole sì ,sentiva il suo cuore che batteva forte per via di Alessandro non  voleva sostenere ancora il suo sguardo.
Nell'aria si era creata una tensione che si poteva benissimo tagliare.  Tanto meno anche Faik dall'altra sponda del corridoio davanti alla porta che si continua l'asta poteva percepire la tensione creata che poteva benissimo stravolgere in modo peggiore. Teneva sott'occhio Amir che quanto pare  anche lui non gli era  sfuggito il gesto nei confronti della ragazza .

Alessandro per placare l'ira si acesse una sigaretta che estrasse il pacchetto dietro dalla tasca dei pantaloni  , non sopportava le mani di un'altro uomo su di lei dopo l'accaduto che guarda caso erano i stessi uomini del bastardo che lo ha ucciso , non era tanto meno sereno che il figlio del Turco che sta  manipolando  Laila .

....

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