Capitolo 20

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<Come vogliamo muoverci> sussurrò Nilüfer, allontanandosi dal tavolo. Era amareggiata e tremava dalla rabbia. Come poteva una donna, una madre, abbandonare un figlio e tenere nascosta sua sorella. Osservò in lontananza Can, Demet era al suo fianco e gli dava conforto. Erano seduti sul divano, lei sulle gambe di lui, le mani intrecciate e gli occhi pieni d'amore. Bulut si avvicinò lentamente a lei e gli poggiò una mano sulla spalla. Lei l'afferrò e ne accarezzò le dita. La loro relazione continuava ed i due erano molto presi.
<Dobbiamo essere cauti, e prepararci a tutto. Sevim è furba ed anche lei avrà uno scopo> disse Bulut, pensieroso.
<Bisogna concentrarci su Sanem. Sta bene? È felice? È una bambina e bisogna prenderci cura di lei> disse Demet, pacata. Deniz era al piano di sopra. Si era chiuso la porta alle spalle con talmente tanta violenza che Demet pensava si sarebbe staccata dal muro. Era arrabbiato con suo padre e nessuno era riuscito a farlo uscire dalla stanza. Perfino Demet, la sua migliore amica, era impotente. Deniz aveva pianto un po' con lei poi l'aveva mandata via. Il piccolo è un bambino intelligente e vedere come il padre gli abbia tenuto la madre nascosta, così come una sorella, è stato difficile. Ha bisogno di tempo per stare da solo e riflettere.
<Bisogna organizzare un'uscita. Tu, Sevim, Sanem e Deniz. Potrai conoscere tua figlia e al tempo stesso potresti capire a cosa aspira quella donna> disse Demet, il volto di Bulut s'illuminò.
<Hai ragione!>
<Pensate sia una buona idea per Deniz? E se Sevim dovesse conquistarlo e usarlo per qualche scopo? È un bambino piccolo e confuso, tutti potrebbero raggirarlo in questo momento e nessuno sa cosa vuole realmente Sevim> s'intromise Nilüfer, guardando fuori la finestra.
<Ma è l'unico modo per giocare ad armi pari, dopotutto un genitore non conosce un figlio e viceversa> esclamò Demet.
<Potremmo chiedere la custodia di Sanem, così da allontanare Sevim dalla nostra vita> disse Bulut.
<Sono due genitori single ed entrambi hanno sbagliato. Come può un giudice scegliere a chi dare in affidamento i bambini? È troppo rischioso> pensò Nilüfer. A Demet balenò un'idea. Era una mossa avventata e pericolosa.
<E se Can non fosse single?>
<Che cosa intendi?> domandò Nilüfer. Bulut indicò Demet. <Potrebbe funzionare>
La donna si avvicinò al suo uomo e gli prese le mani. <Can, amore mio, sposami.>
Can scostò le mani della sua fidanzata e si massaggiò le tempie. Era sfinito e distrutto da questa situazione. Bulut notò il suo umore.
<Basta ragazzi!> lì ammonì lui, indicando con la testa il suo amico. Demet e Nilufer annuirono a disagio e il silenzio calò in casa.
<È meglio se andiamo, si è fatto tardi> disse Nilüfer, stringendo la mano di Bulut. In realtà era abbastanza presto ma Nilüfer sentiva il bisogno di lasciare i due giovani innamorati. Si strinsero tutti in un caldo abbraccio poi Demet e Can rimasero soli ed in silenzio, avvinghiati sul divano.

Il sole stava sorgendo e Sevim si era alzata presto per attuare il suo piano. Aveva indossato un vestitino costoso e i tacchi più alti della sua scarpiera. Raccolse i capelli in una coda alta e chiamò un taxi. La casa in cui doveva fare una visita non era molto lontana dal suo appartamento e c'impiegò poco ad arrivare fuori la porta. Erano le undici di mattina e prima di precipitarsi in casa aveva studiato i movimenti e le abitudini di chi ci viveva. I genitori lavoravano e lui era solo con la sua badante. Sevim suonò il campanello e ad aprirle fu Özgür. Sorrise soddisfatta, aveva previsto tutto ed aveva ragione.
<Chi è lei?> chiese incerto lui, osservando la donna con fare sospetto. Lei sorrise e le porse la mano.
<Sono Sevim, colei che ti farà tornare fra le braccia di Demet> sorrise lei. Özgür era quasi terrorizzato dal ghigno di Sevim ma le parole pronunciate da quella donna sembrarono incantarlo. La fece entrare in casa e si richiuse la porta alle spalle. Özgür passò di fronte lo specchio e solo allora notò il sorriso sul suo volto. Era strano, furbo e quasi malefico. Come quello di Sevim.

Buongiorno e buona domenica. Capitolo più corto perché introduttivo ai prossimi capitoli.

HOLIDAY canto d'amore [Can Yaman e Demet Özdemir ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora