"dammi una ragione"
"mi attrai"
"Non basta"
Alessia Marie Horner, innamorata delle macchine e della velocità, cresciuta in Formula 1.
L'unico amore che conosce è per questo mondo, il mondo di suo padre Christian Horner. Mentre le altre bambine cre...
Non so quanto ho dormito, mi ricordo solo che Charles mi ha portato via dal ristorante, mi ricordo che mi ha abbracciato mentre camminavamo e che il mio corpo urlava in preda a un fuoco demoniaco di piacere. Mi ricordo che sono in camera sua. Mio Dio che mal di testa! È qui???? Mi tiene abbracciata? Ho una sua gamba tra le mie! Ma può essere più bello? È perfetto, le sue labbra sembrano disegnate da un pittore. Ale che fai sei impazzita? Fermati! Fermati ora! No non posso fermarmi, devo sentirlo, devo capire. È vicinissimo al mio viso, appoggio delicatamente le mie labbra sulle sue. Il calore che mi provoca mi si irradia in ogni parte del mio corpo. È una sensazione nuova, bellissima, così forte da far quasi male. Non ho mai provato nulla di simile, neanche quando ho fatto l'amore per la prima volta, vabbe sesso. A differenza delle ragazze della mia età, ho avuto il mio primo rapporto tardi, avevo 18 anni e lui era un ragazzo che ora corre in formula 2. All'epoca credevo di esserne innamorata e così avevo deciso di uscirci insieme. Dopo qualche uscita una sera in Belgio mi aveva portato in camera sua ed era successo la prima volta. Uno schifo. Lui era uno schifo di ragazzo, niente dolcezza, niente passione niente di niente, una cosa meccanica, senza neanche un bacio. Quando mi stavo rivestendo per scappare, mi aveva preso per un braccio e abbracciato. Gli avevo detto di no ma di nuovo era capitato, di nuovo uno schifo, di nuovo tutto meccanico. Ero scappata da Max e Pierre ovviamente raccontandogli tutto. Da allora non avevo più avuto rapporti con nessuno. Guardo di nuovo Charles, con lui sarebbe diverso lo sento. Ma è fidanzato e finché la cosa resta così non devo neanche pensarci. Mi guardo il braccio ingessato e leggo cosa mi ha scritto. Resto senza parole mentre le sue parole mi commuovono. Un cuore... Con affetto... Wow Non mi sono accorto che si è svegliato e mi sta guardando. "lo penso davvero Ale" mi dice, ha visto che stavo leggendo la sua dedica "grazie Charles" "come ti senti?" mi chiede "annebbiata e mal di testa" Ride "cosa ti ricordi?" "i miei ricordi si fermano a quando siamo arrivati in camera tua. Ho detto qualcosa di strano? A volte parlo nel sonno" gli chiedo Lo vedo tentennare o sbaglio? "no nulla, tranquilla" mi risponde "devo tornare in camera mia, ti ho disturbato anche troppo" mi Alzo a fatica "puoi restare se ti fa piacere, io devo ordinare la cena, possiamo farlo insieme se ti va" mi chiede "sicuro?" "sicurissimo Ale" Annuisco sorridendo "solo una cosa" "dimmi" mi dice gentilmente "hai qualcosa per il mal di testa?" Ride ancora, si alza e dal suo bagaglio prende un tubetto di aspirine. Va in bagno e torna con un bicchiere d'acqua e una compressa "prendi questa e sdraiati ancora, passerà presto. Ti va il sushi?" "si lo adoro" "anch'io. Da bere solo acqua d'accordo?" mi chiede sorridente "si si, almeno per un mese solo acqua" gli rispondo mentre mi sdraio sul suo letto di nuovo.
L'aspirina ha fatto miracoli, il mal di testa è passato. Ci hanno portato la cena e la stiamo mangiando mentre vediamo un film sul suo portatile. Lui adora i film della Marvel. Mi sento osservata, mi giro verso di lui con il roll di salmone in mano. "Non guardi il film?" gli chiedo "preferisco guardare te" mi dice tranquillamente No! Non puoi dirmi una cosa così, senza nemmeno un estintore in camera! "sto solo mangiando Charles" "lo so, ma sei bellissima in ogni cosa che fai anche quando mangi" Prende il suo telefono "sposta il piatto, ti faccio vedere cosa sto vedendo" Mi scatta una foto.
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"capisci ora? Posso vedere un film quando posso vedere te?" mi dice girandomi il 0suo telefono "sei tremendo tu" rido per stemperare un po' la situazione "aspetta! Ora tocca a me" Prendo il mio telefono e gli scatto anch'io una foto. "stessa cosa Leclerc" gli giro il mio.
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Si alza e spegne il PC. Restiamo a guardarci mentre finiamo il sushi. È ora di andare, lui domani deve correre e deve riposare. "Charles ora devo andare, tu devi riposare per domani" "sto bene Ale, non andare" "sono cresciuta con le parole di mio padre che urlava ai suoi piloti che il sabato sera si andava a letto presto" imito la voce di mio padre ma il risultato non è dei migliori e fa ridere Charles "quindi ora tu ti riposi, vorrei tanti vederti vincere domani" "aspetta aspetta! Ma tu sei una Horner! Una Red Bull! Tifi per me?" "tifo per tutti voi, ma se proprio devo essere completamente sincera... un po' di più per te Charles" gli strizzo l'occhio mentre sono arrivata alla porta. "aspetta Ale!" Si alza dal divano e in un secondo è davanti a me. Mi guarda e mi fissa con i suoi occhi verdi. Mi abbraccia. "andrai forte domani lo sento" "grazie Ale, sapere che mi appoggi in quello che faccio non sai quanto è importante per me" "certo che ti appoggio, chi non lo farebbe?" "vieni da me prima della partenza?" "certo! A domani Charles" Mi scioglie dall'abbraccio e mi da un bacio sulla guancia. Esco dalla sua camera e mi sto ancora toccando la guancia in fiamme.
Prendo la chiave della mia camera nella borsa e entro in camera mia, ho appena chiuso la porta quando qualcuno bussa piano. Cristo no, ho bisogno di dormire! Apro e lo guardo, ora si che sono cavoli! Lo guardo e conosco quello sguardo. "ti prego Max, ti supplico, ti imploro, non stasera" "Non ho detto niente" entra e chiude la porta. Si sdraia sul mio letto e mi guarda. "dove sono le buste dello shopping?" mi chiede "Non ho trovato nulla da comprare" Prendo il pigiama. "mi aiuti a togliere la maglia per favore?" gli chiedo, sono troppo stanca per fare mille movimenti. Si mette seduto e me la sfila, resto in reggiseno ma tanto mi ci ha visto centinaia di volte. "dammi la maglietta del pigiama Pippa, ti aiuto" Mi volto di spalle mentre mi slaccia il reggiseno e sempre di spalle mi infila la maglietta del pigiama. "grazie Max" "quanto eri ubriaca da 1 a 10?" "non ero ubriaca" "allora sei dislessica. Rileggi il messaggio che mi hai mandato " "neanche" "cazzo Ale dai, non sono deficiente" "ok si, avevo bevuto un po' troppo con Chri" "e dove sei stata finora?" "Cristo Max! Arrestami ma non farmi l'interrogatorio stasera!" "perché non mi racconti più nulla? Avevo ragione!" "no che non hai ragione! Ho solo bevuto con un'amica un po' troppo e dopo mi sono addormentata, ho cenato e sono tornata ora!" "allora perché Lewis mi ha detto una cazzata?" "per mio padre e per Toto genio?" Non se ne va, chi se ne frega, io sto per crollare per terra. Mi sfilo il reggiseno dalla maglia, con il braccio sano mi tolgo i jeans e in mutande mi sdraio sul mio letto. "ohhh siiiii" esclamo appena mi sdraio Mi giro e mi sta guardando. "wow ti fa questo effetto il letto?" Lo fulmino con lo sguardo. "di certo non me lo fai tu" gli dico stizzita Mi si avvicina e gioca con la bretellina del pigiama. La tira giù a metà spalla e con la mano mi accarezza il fianco sollevando la maglietta. "neanche così?" mi sta provocando lo so benissimo "no" "bugiarda, hai la pelle coperta di brividi" "perché ho freddo" "secondo me hai caldo" "Max dai, proprio stasera vuoi fare lo stronzo? Sappiamo entrambi che non senti niente per me e che stai solo giocando, potresti anche vedermi nuda e non succederebbe nulla, quindi mi stai punendo per non aver visto le Qualifiche. Ti Conosco troppo bene" Non mi risponde, ovviamente ho ragione. "se vuoi restare resta, se vuoi andare vai, io ho bisogno di dormire" Chiudo gli occhi.
Lo sento muoversi, si starà alzando per andare in camera sua penso. Mi sento abbracciare forte "scusa per oggi Max, non mi sono accorta che era tardi, mi dispiace tanto" so quanto è importante per lui che sia al box. Mi si avvicina ancora di più "Non importa Ale, però non mentirmi più" "promesso" Cerco di dormire quando mi accorgo che è di nuovo eccitato. "Max?" "si?" "Non è mattina" "lo so" "e allora perché?" "Non lo so, o forse credo che lo so ma è meglio non saperlo" "che?" "dormi Ale, ora passa, deve passare".