"ehy stai bene?"
Mi volto verso una ragazza che mi sta toccando il braccio.
Sono in mezzo al bagno immobile, completamente devastata.
Cerco di riprendermi.
"vuoi che chiamo qualcuno?" mi chiede ancora la ragazza
"no no, grazie ora va meglio"
Le dico abbozzando un sorriso. Mi gira la testa, tutto l'alcool bevuto si fa sentire.
Mi sciacquo di nuovo il viso e mi specchio, non riuscirò mai a nascondere che ho pianto. Non mi importa, me ne voglio andare a casa, voglio andare nel letto e restare lì, immobile e morire nella mia immobilità.
Esco dal bagno, mi tremano le gambe e le mani.
Mi appoggio al muro e cerco di respirare. Mi fa male lo stomaco e sento le orecchie che mi fischiano, la testa pesante. Sto per morire?
Devo raggiungere i miei amici. Li vedo, Pierre mi ha visto e si è alzato.
Faccio due passi in avanti e mi trovo Nicole davanti.
No ti prego, non ci riesco, per favore, hai vinto, è tuo, lasciami in pace.Pierre sta correndo verso di me, anche gli altri mi hanno visto, sono tutti in piedi, Chri sta raggiungendo Pierre, vedo Daniel e Lewis trattenere Max.
"ciao Alessia" mi dice Nicole
"ti prego lasciami in pace" le rispondo
"stai lontana da Charles, aspettiamo un bambino"
"lo so, non sarò un problema Nicole, davvero, ora scusami"
Cerco di camminare ma mi blocca, Pierre e Chri sono arrivati
"sparisci, lasciala stare!" sento Chri dire a Nicole
Mi viene da vomitare e mi gira la testa.
Vedo Charles che ci ha raggiunto, ho la vista offuscata, le orecchie mi fanno impazzire.
Guardo Nicole e con un ultimo incredibile sforzo faccio uscire alcune deboli parole
"vi faccio i miei migliori auguri ragazzi, il vostro bambino avrà due genitori meravigliosi"
Vedo Charles abbassare la testa, è l'ultima cosa che vedo, crollo svenuta tra le braccia di Pierre.Perché vedo luci scorrere?
Luci che corrono.
Sono in macchina e andiamo veloci, molto veloci. Mi giro e vedo Max guidare.
"Max dove siamo?"
"tranquilla Ale, siamo quasi a casa" mi dice
"vai piano"
"in un'altra occasione questo mi avrebbe fatto ridere, ora rilassati" mi accarezza teneramente una gamba
"gli altri dove sono?"
"dietro di noi"
"che è successo Max? Non stavo così male, poi è diventato tutto buio"
"Lewis pensa a un attacco di panico"
"io non soffro di attacchi di panico"
"ora si. Vuoi dirmi che è successo?"
"gli ho detto addio Max, gli ho detto di andare da Nicole e da suo figlio... Gli ho detto addio"
"sei la ragazza più forte che conosco Ale, sono orgoglioso di te"La corsa in macchina è finita, Max ha parcheggiato e stiamo salendo a casa, gli altri ci hanno raggiunto. Daniel si è fermato in un bar aperto e ha preso la colazione per tutti, sono le 4 del mattino.
Mi hanno forzato a mangiare e Lewis ha insistito per farmi prendere un calmante.
Ora sono di là a parlare, io me ne sto nel letto cercando di dormire.
Christina è ancora con me. Le ho raccontato tutto quello che è successo nel bagno con Charles.
"sis, sei stata bravissima, non potevi fare altro, posso solo immaginare come è stata dura ma non avevi scelta"
"mi sembra di essere un involucro vuoto"
"cerca di dormire ora, domani andrà meglio"
"Chri puoi far venire un attimo Pierre per favore?"
"certo sis"
Devo fare un'ultima cosa, difficile ma devo farla.
"ehy bellezza, va un po' meglio?" mi chiede Pierre entrando.
"vuoi la versione ufficiale o quella ufficiosa?"
Mi guarda facendo una smorfia
"la verità"
"allora no, non va meglio. Ascolta Pierre, devi farmi un favore"
Annuisce in silenzio
"Charles deve stare bene, io non posso sentirlo o avvicinarlo e lo capisci spero, ha bisogno di un amico vero e tu lo sei. Promettimi che gli starai vicino per me"
"sai che lo farò, stai tranquilla"
"c'è un'altra cosa" mi tolgo il bracciale che mi ha regalato Charles a Roma e glielo passo.
Mi guarda e non capisce
"me l'ha regalato lui, leggi la scritta"
Pierre legge e capisce
"digli che è così, che se lo porta mi avrà con lui. Capirà"
Si mette il bracciale in tasca, si avvicina e mi da un bacio sulla guancia.
"ora dormi piccola, ci vediamo domani"
Fosse facile dormire penso, invece il calmante fa effetto e mi addormento subito.
STAI LEGGENDO
Give Me A Reason
Short Story"dammi una ragione" "mi attrai" "Non basta" Alessia Marie Horner, innamorata delle macchine e della velocità, cresciuta in Formula 1. L'unico amore che conosce è per questo mondo, il mondo di suo padre Christian Horner. Mentre le altre bambine cre...