Against All||Jegulus

capitolo otto

Sirius non gli rivolgeva la parola da più o meno tutta la mattina.
"Che è successo tra te e Pad?" chiese Peter.
"È per via di Regulus, Wormtail" gli spiegó James.
"Non dirmi che l'ha presa male perché ti sei scopato suo fratello"
"Non mi sono scopato suo fratello!" ringhiò.
"Siete rimasti chiusi in bagno per un'ora, non mi dire che avete solamente parlato perché ti arriva un pugno"
James sbuffò.
"Potter posso chiederti una cosa?" una voce fredda risuonò dietro di loro.
Peter fece un cenno a James prima di allontanarsi dalla sala grande.
"Che cosa vuoi, Black?"
"Sei bravo in trasfigurazione?"
"Abbastanza, vuoi una mano?" chiese poi.
"16, dormitorio serpeverde" disse Regulus prima di allontanarsi.
James sapeva benissimo che la trasfigurazione sarebbe stata l'ultimo loro pensiero quel pomeriggio.
Corse subito in dormitorio.
"Cazzo cazzo cazzo" imprecò.
"Che succede Prongs?"
"Regulus mi ha chiesto una mano con trasfigurazione"
"E quindi?" alzò la testa Remus.
"Non ho dei preservativi" rispose poi.
"A che ti servono i preservativi??" Sirius parlò per la prima volta dopo una mattina intera.
"Sul serio Padfoot? Non ti facevo così santerello" rispose il corvino.
"Li ho io Prongs" intervenne Wormtail.
"Wormy perchè hai dei preservativi?" domandó Remus.
"Perché non voglio diventare padre a 16 anni?" domandó sarcastico.
"Hai una ragazza?!"
"Oh- giuro ve la presenterò"
"Fottuto stronzo"
"Oh sta zitto e torna a fartelo mettere nel culo" ringhiò Peter.
"Almassimo è il contrario" si morse il labbro guardando Remus.
Quest'ultimo scoppiò a ridere:"Tu l'attivo della coppia?" rise ancora più forte.
"Grazie Moony per aver mandato a puttane il mio ultimo pezzettino di virilità"
Peter e James si guardarono sbarrando gli occhi.

"James non dovresti andare, mancano 15 minuti  alle sedici" disse Remus.
"Oh devo farmi desiderare, altrimenti come posso conquistarlo?" sorrise lui con nonchalance mettendosi più comodo sul divano.
"James sei coglione?! Corri!" gli urlò Sirius tirandogli un cuscino in faccia.
E Potter non ci impiegò tanto a raggiungere i sotterranei.

"Tu non hai capito Barty, mi serve la stanza libera per almeno due ore" Regulus era disperato.
"Dammi una motivazione valida"
"Te l'ho già detto, devo studiare, e mi concentro meglio se sono solo"
"La verità, Reggie"
"È la verità!"
"Per Salazar, allora buono studio, l'argomento "James Potter"  è pagina 456"
"Che cosa?!" tuonò Regulus:"Come lo sai?"
"Intuito, usa i preservativi coglione" disse prima di uscire.

"Potter"
"Black"
"Sei in ritardo"
"Di qualche minuto?" chiese sorridendo.
"È comunque un ritardo" ghignò Regulus aprendo il libro di trasfigurazione.
"Cosa non hai capito?"
Regulus indicò con il dito il paragrafo di quella pagina sistemandosi meglio sul letto.
James ghignò. Faccia tosta.
Non avrebbe fatto lui il primo passo, non stavolta.
Voleva vedere fino a che punto era in grado di spingersi il Serpeverde.

"Hai capito questo pezzo?" domandó James.
"Senti, sai una cosa?" gli chiuse il libro in mano:"non ho voglia di studiare"
Il grifondoro ghignò di nuovo, sporgendosi per baciarlo.
"Chi ha detto che puoi baciarmi?" Regulus sorrise.
"Te lo si legge in faccia" lo baciò di nuovo, sporgendosi fino a portare le ginocchia intorno ai suoi fianchi.
James provó a spostarsi ma Regulus lo attirò a sè, baciandolo con forza.
"Calma gli ormoni, ragazzino" gli sussurrò all'orecchio il più grande.
"Hai cominciato tu, stronzo"
James rise baciandogli il collo.
"Non ti azzardare a farmi succhiotti, Potter"
"Perché, non posso?" sussurrò mordendogli la pelle.
"Bastardo"
James gli slacciò la camicia rivelando il suo corpo pallido e baciandogli l'addome.
"Fottuto provocatore"

"Regulus devo andare" sussurrò James.
"Sul serio Potter?!" ringhiò lui.
James si alzò, cercando i suoi vestiti che erano sparsi per la stanza.
"Perché te ne vai?" chiese con un fremito nella voce.
James non rispose.
"Hai visto la mia maglietta?" domandò poi.
"Porca puttana Potter, giuro su merlino che se te ne vai adesso io-"
Ma James aveva trovato la maglietta troppo in fretta, e altrettanto in fretta era uscito dalla stanza.

Regulus quella sera prese a pugni il muro, fino a rompersi le nocche e pianse tutte le lacrime che aveva trattenuto.
"Regulus che cazzo hai fatto?!" gli aveva chiesto Barty e lui si era precipitato ad abbracciarlo, le nocche che ancora sanguinavano.
"Potter?"
Regulus annuì.
"Se lo becco in giro giuro che lo ammazzo" ringhiò Barty.
"Che cosa è successo Reg?" domandò.
"Abbiamo scopato, e poi se n'è andato, senza dirmi niente, senza parlarne"
"Figlio di puttana"