capitolo quattordici

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"Ci vediamo a Gennaio" lo baciò Regulus
"Stai attento, ti prego" James lo strinse forte a sè.
"Vediamoci ogni sera allo specchio, almeno saprò che stai bene" sorrise.
Regulus annuì lanciandogli un ultimo sguardo prima di allontanarsi verso la stazione di Hogsmeade.

"Regulus" il riccio s'iggidí sentendo quella voce.
Walburga Black, sua madre, era dietro di lui.
"Madre" disse lui serio prima di seguirla per tornare a casa.

Casa sua era fredda e tetra, nessuna decorazione di Natale, nessun regalo sotto l'albero.
Si fermò a guardare il suo salotto, pensando a quanto sarebbe stato bello passare il Natale con James e i suoi amici.
Barty gli mancava più di tutti, ma a quello non ci pensò, l'avrebbe rivisto a a Natale.
"Cuginetto? A che pensi?" si girò di scatto trovandosi faccia a faccia con sua cugina Narcissa.
"Cissy!" urlò abbracciandola.
Lei era l'unica della sua famiglia con cui aveva un bel rapporto, per lui era come una sorella maggiore.
"Come stai?" domandò lei sorridendo e spostandosi i capelli biondi dal viso.
"Usciamo a fare un giro in giardino?" chiese lui.
Lei annuì prendendolo a braccetto.

"Che mi racconti? Cosa è successo di bello in questi quattro mesi di scuola?" domandò Narcissa prendendo una margherita dal prato.
Regulus sorrise mentre il viso di James riaffiorava nella sua memoria.
Narcissa sembrò notare il succhiotto sul suo collo che piano piano stava scomparendo.
"Ti sei fidanzato?!" esclamò.
"Abbassa la voce Cissy! Mamma e Papà non devono saperlo!"
"Non dirmi che è una sanguemarcio, Reg" sussurrò lei.
"No!" si difese lui.
"Dai dimmi il nome di questa ragazza"
"Non è una ragazza, Narcissa"
"Oh..."
"È un purosangue"
"Serpeverde?"
Regulus scosse la testa.
"Corvonero?"
"No, è Grifondoro.."
"Oh per Salazar, è Potter vero?" sussurrò lei.
"Non dirlo a mamma e papà, altrimenti sono morto..." sussurrò.
Lei sorrise:"Non gli dirò niente, te lo prometto" poi gli strinse la mano.

La sera si chiuse in camera, prese lo specchio e aspettó che James si presentasse.
Poco dopo il volto del corvino apparve nello specchio e Regulus esplose in un sorriso.
"Ei"
"Ei piccolo" sorrise James.
"Come va lí?" domandò il serpeverde:"mi manchi già"
James sbuffò:"Anche tu, tantissimo. Comunque tutto bene, da te?"
"Narcissa l'ha scoperto" disse poi.
"COSA?!" la voce di Sirius risuonò nella stanza.
"Abbassa quella cazzo di voce, stupido!" esclamò James.
"Non gridate cazzo" ringhiò Regulus.
"Merda, come l'ha scoperto?"
"Mi conosce troppo bene, abbiamo sempre avuto un bel rapporto. È come una sorella maggiore per me" spiegò il serpeverde.
"Non lo dirà ai tuoi vero?" domandò in panico James.
"Non lo farà. Non può farlo, tradirebbe la mia fiducia"
"Stai attento Reg, è comunque una Black"
"Ei Regulus!" la faccia di Peter apparve da dietro lo specchio.
Il più piccolo rise.
"Oh toglitevi, voglio parlare con il MIO ragazzo. Uscite" sbuffò James ringhiando e sottolineando l'aggettivo mio più di una volta.
Un vortice di farfalle nello stomaco colpí Regulus. Sorride mordendosi le labbra.
"Mi manchi tanto" sbuffò.
"Amore non ci vediamo da stamattina" rise Regulus.
"Giuro appena torniamo a scuola ti scopo così tanto che non camminerai per due settimane"
"Amore!" arrossí violentemente Regulus.
"Ti amo tanto, devo andare" sorrise James baciando lo specchio.
Regulus rise e il volto di James scomparve.
"Regulus!" lo chiamò sua madre e lui nascose lo specchio sotto il cuscino.
"Ciao Kreacher" disse poi ripercorrendo il corridoio di casa sua e raggiungendo il salotto.
Suo padre era lì in piedi, sua cugina Bellatrix dietro di lui. Per un attimo l'idea che Narcissa avesse spifferato tutto gli balenò in mente.
Ma invece non era così.
"È venuta a trovarci zia Druella, starà fino a Natale"
La madre di Bellatrix e Narcissa apparve dal nulla.
E Regulus sapeva di non potercela fare.
Voleva tornare ad Hogwarts.

"Hai visto Sirius in giro per Hogwarts, Regulus?" domandò Druella.
"Si, zia"
"E come sta?" chiese di nuovo.
"Non lo so, non ci parliamo"
"Quel delinquente ingrato, sempre in giro con quel Potter" commentò sua madre.
"I Potter, che famiglia sporca. Tutti traditori del loro sangue" disse poi suo padre.
Regulus sentì la rabbia farsi strada sotto la sua pelle.
Narcissa lo guardò e lo intimó di stare calmo.
Caccio giù la rabbia con un boccone di cibo e quando finì di mangiare salutò educatamente  le sue cugine e i suoi genitori.
Si mise a letto e cadde in un sonno profondo, James gli mancava da morire e per quanto cercasse di restare calmo sapeva per certo che il suo segreto non era al sicuro.

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