capitolo ventidue

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Quella mattina Regulus aprì gli occhi alle prime luci dell'alba.
Aveva ancora qualche ora di sonno davanti eppure di sonno proprio non ne aveva.
Diede un occhiata a James.
Mentre dormiva sembrava veramente un angelo, i capelli che ricadevano sul viso e le palpebre chiuse in modo leggero.
Gli accarezzò la guancia e si accoccolò a lui.
Provó a riaddormentarsi ma niente da fare, il suo corpo non riusciva a prendere sonno.
Quel giorno sarebbe tornato a Hogwarts e l'ansia sembrava avergli colpito ogni singolo muscolo del corpo.
"Smettila di guardarmi, mi metti ansia" la voce di James uscí roca e bassa.
"Allora sei sveglio" sussurró ridendo.
Il grifondoro aprì gli occhi.
"Buongiorno" sorrise dandogli un breve bacio.
"Che ci fai sveglio a quest'ora?" domandó James.
"Non ho sonno, tu invece?"
"Sei tu che mi svegliato!" si difese.
Regulus rise.
"Dobbiamo andarci per forza ad Hogwarts? Sto così bene qui insieme a tutti voi" sussurró .
"Niente storie Reggie. E non preoccuparti per quello che potrebbero dire gli altri serpeverde, se dovrò spaccare la faccia a qualcuno lo farò senza problemi" sorrise angelico.
"Stupido" rise baciandogli lo zigomo destro.

"James hai per caso visto il mio libro di pozi-PORCA TROIA" urló Remus entrando nella stanza del suo migliore amico e vedendolo avvinghiato al serpeverde già privo di maglia.
"Per voi ogni posto è buono per scopare?!" tuonò Sirius dando una pacca sul sedere del suo ragazzo.
Remus arrossì furtivamente.
"Esattamente, Sirius, quindi fuori di qui se non volete vedere lo spettacolo" sbuffó Regulus senza avere nemmeno la decenza di coprirsi.
I due uscirono dalla stanza chiudendo la porta.
"Direi che è veramente il caso di andare, Reg" sospirò James guardando l'orologio:"tra due ore abbiamo il treno"
Regulus sbuffò, alzandosi per rivestirsi e dirigendosi in bagno.

"Sei sicuro di aver preso tutto vero?" chiese per la decima volta James.
"Si James, ho preso tutto. Non farti mille paranoie" sbuffó.
"Dobbiamo accompagnarvi?" chiese Euphemia.
"Mamma stai tranquilla" sorrise il grifone.
"Ci rivediamo a Giugno tesoro" la donna si asciugò una lacrima.
"Salve" li salutarono poi in coro i malandrini e Regulus.

Raggiunsero il binario 9 3/4.
Regulus si strinse nelle spalle alla vista di tutti gli studenti.
James e Sirius si erano messi accanto a lui come a fargli da guardia del corpo.
"Stai tranquillo" gli sussurró Remus.
Eppure non potè non notare tutti gli sguardi che gli lanciavano mentre vociferavano tra di loro.
"Allora è proprio vero che Potter accoglie tutti i randagi" un ragazzo serpeverde del quarto anno rise alla battuta.
"Taci!" lo minacció James.
Come Regulus poteva già immaginare, la voce aveva fatto il giro della scuola.
Si morse l'interno guancia, arrivando persino a farlo sanguinare.
"Davvero Black cadi così in basso? Tra tutti ti dovevi scegliere Potter?" Piton iniziò a ridicolizzarlo.
"Moccioso stai zitto" Sirius scattò in avanti:"Chiudi quella fogna che ti ritrovi al posto della bocca moccioso. Non vogliamo problemi anche da parte tua"
"Altrimenti cosa fai,  Black? Chiami mammina e papino?" ghignò Piton:"Ah no! Nessuno di vuole più"
"Piton" una voce calda e femminile risuonò alle loro spalle. Lily.
"Oh ehm, ciao Lily" tutto d'un tratto divenne rosso per il troppo imbarazzo.
"Non chiamarmi Lily. Io per te sono Evans. E smettila di fare il gradasso con i miei amici" tirò fuori la bacchetta dalla tasca.
James e Sirius la guardarono con occhi increduli e per un attimo credettero di volerla baciare.
Regulus sorrise.
"EVANS TI ADORO" James l'abbracció.
"Tu e Moccioso avete litigato?!" gli occhi di Remus si illuminarono.
"Era anche ora" sbuffó Marlene che era ancora mano nella mano con Mary.
"Lene!Mary!" urló Lily e le abbracció.
"Ciao Em" sorrise Peter incrociando lo sguardo di una ragazza del quinto anno.
"Emily Devils? Come la conosci?" chiese Sirius.
Peter arrossì di botto:"Ci siamo parlati qualche volta in biblioteca"
"Regulus!" una voce attirò l'attenzione di James e del suo ragazzo che si girarono indietro.
Barth Crouch era in piedi davanti a loro, Sirius e James ancora come guardie del corpo.
"Barty!" sorrise Regulus abbracciandolo forte.
"Mi sei mancato da morire" sorrise accarezzandogli i capelli.
"Anche tu Barty" sussurró.
"Poi voglio che mi racconti tutto" incrociò lo sguardo:"Non tralasciare nessun particolare"
Il riccio rise,
"Posso rubarti il fidanzato per qualche minuto?" ridacchió.
Regulus lo guardò male:"Se mi prometti che non te lo scopi per me va bene"
Poi risero.
"Non sono etero, ma Potter non è comunque il mio tipo, tranquillo. Potter vieni qui!" esclamó.
"Cosa vuoi Crouch?" sbuffó il grifone.
"Volevo solo ringraziarti per averlo salvato. È il mio migliore amico e non posso perderlo.
Tienilo d'occhio ti prego"
A James sfuggì un sorriso:"Va bene"
Poi si allontanò sorridendo e baciando Regulus.
Molti si girarono a guardarli ma a loro poco fregava.
Erano felici insieme e non avrebbero più tenuto nascosto niente.

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