capitolo venti

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La sera si ritrovarono in un piccolo bar londinese fuori dal mondo dei maghi.
"Non sei vestito troppo bene?" sbuffó Regulus guardando i jeans stretti di James.
"Santo cielo Reg, smettila di essere così geloso" rise James baciandolo.
"Cosa prendete voi?" domandó Sirius.
Il corvino si guardò intorno e si geló sul posto quando un volto conosciuto incrociò il suo sguardo.
"Prongs?" si accigliò Remus.
"Cazzo cazzo cazzo, c'è il mio ex" si nascose il viso con le mani.
Regulus deglutí.
"Frank?" domandó Sirius.
"Chi è?" chiese Regulus.
James indicó un ragazzo dell'altro tavolo, capelli biondi e mossi.
"Siamo stati insieme qualche estate fa, poi lui mi ha tradito e quindi ci siamo lasciati"
"Che stronzo però" commentò Peter.
"Sono andato avanti, e poi era semplicemente una relazione estiva" alzò le spalle.
Eppure non sembrò pensarla allo stesso modo quando Frank si avvicinò loro.
"Frank" disse James.
"Ciao James, è da un po che non ci si vede"
Regulus lo guardò male, accerchiando il collo del suo ragazzo con il braccio.
"Piacere" sorrise lui guardando l'intero gruppo:"Voi siete amici di James?"
"Si, siamo suoi amici" rispose Sirius prontamente.
"Oh, posso sedermi?"
Regulus sbuffò.
"Siediti" rispose James.
"Sul serio?" gli sussurró il serpeverde guardandolo male.
"Sta calmo Reg"
"Loro sono Sirius, Remus e Peter, i miei migliori amici"
"E lui?" chiese invandente il babbano.
"Piacere Regulus, sono il ragazzo di James" mise in chiaro.
Frank spalancò la bocca ma poi la richiuse subito, cercando di trovare le parole.
"Sono felice per te, davvero" sorrise lui.
Sirius guardò Regulus ordinandogli di stare zitto.
"Come va nella vostra scuola, James mi aveva parlato di voi" spiegó sorridente mentre il suo sguardo sembrava cercare continuamente quello di James.
"Tutto bene, grazie" Remus provó a sembrate il più cordiale possibile.
Poteva capire benissimo come si sentiva Regulus.
"Dove vai a scuola tu?" chiese poi Peter.
"Sto facendo l'università a Oxford..." spiegó titubante.
"Figo" commentò James.
A quel punto Regulus si alzò strisciando la sedia:"Devo andare in bagno." sussurró prima di allontanarsi con passo deciso.
"Torno subito" si scusò il grifone seguendo il suo ragazzo in bagno.
"Regulus mi dici che cazzo ti prende?" esclamó James.
"Cosa mi prende?! Davvero mi chiedi cosa mi prende?! Hai appena invitato a sederti il tuo fottuto ex! Come dovrei prenderla?" urló Regulus.
"Reg lo sai che non amo nessun'altro se non te, come te lo devo spiegare?!" gli accarezzò il viso:"Lui nemmeno è paragonabile a te Reg!"
Il più piccolo si morse le labbra.
"Fanculo" lo spinse con forza contro le piastrelle bianche del bagno ancora freddo baciandolo.
"Reg siamo in un bagno" mugolò contro i suoi baci.
"Non me ne frega un cazzo" ringhiò portando le sue dita sulla cerniera dei jaens.
Glieli abbassò fino ai polpacci, cadendo sulla ginocchia e facendolo rimanere in boxer e camicia.
"Reg ti prego..." sussurró James ansimante.
"Stai zitto" lo minacció abbassando i suoi boxer e prendendo il suo sesso in bocca.
"Merda" ansimó James muovendo le mani nei capelli neri del serpeverde e tirandone alcune ciocche, mentre la sua testa si appoggiava al muro sporco del bagno.
Il rischio di essere scoperti era tassativamente alto, ma Regulus sembró fregarsene.
"Reg ci scopriranno" ansimó trascinandosi le parole.
"Puoi stare zitto? " ringhiò staccandosi dall'intimità di James.
"Bastardo" gemette frustato quando il riccio porto una mano ad accarezzargli l'interno coscia.
Le sue gambe erano ormai incapaci di reggerlo in piedi.
"Regulus..." provó a formulare una frase di senso compiuto ma le parole gli morirono sulla lingua.
"Dimmi tesoro" rise.
"Sto per venire" sussurró cercando di stare in piedi.
Al contrario delle sue aspettative, il serpeverde, non fece niente per spostarsi.
Aumentò la presa sulle sue gambe fino a quando James non si riversò nella sua bocca.
Si alzó chiudendogli la zip dei pantaloni e lasciandogli un succhiotto sul collo.
"Scommetto che lui non sa fare così bene i pompini" disse prima di uscire dal bagno.
James lo guardò allontanarsi, sedendosi sul water per riprendere fiato e per far ritornare a funzionare le sue gambe.

"Dove è James?" chiese Sirius quando suo fratello si sedette al tavolo con aria innocente.
"Finalmente la palla al piede se n'è andata" sbuffó lui riferendosi al babbano che qualche minuto prima era seduto lì al tavolo.
"Regulus tu e James siete stati in bagno più di venti minuti" disse Peter.
"Lo so, e quindi?" chiese acido:"Abbiamo parlato"
"Coglione" James si avvicinò a loro, le labbra gonfie, le gambe ancora tromolanti e il succhiotto ben visibile sul collo.
"Ciao amore" sorrise angelico Regulus buttando giù un sorso del suo drink.
Remus li guardò a bocca aperta.
"Devo dire che mio fratello sa marchiare bene il suo territorio"
James arrossì.
"Peccato che se ne sia già andato, avrebbe dovuto vedere James in queste condizioni. Magari avrebbe azionato quella palla che si ritrova al posto del cervello e avrebbe portato il suo culo lontano dal mio ragazzo"
"REGULUS ARCTURUS BLACK." tuonò il grifondoro tirandogli uno schiaffo sulla testa.
Regulus proprio di pudore non ne aveva.
"Ti amo" sussurró poi sul suo lobo.

Against All||JegulusDove le storie prendono vita. Scoprilo ora