= Capitolo 35 =

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Dopo una ventina di minuti la macchina di Zoe arriva davanti all'incrocio della parte decadente della città

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Dopo una ventina di minuti la macchina di Zoe arriva davanti all'incrocio della parte decadente della città

«Jenny ma che ti è successo?»
Chiede preoccupata Zoe non appena vede l'amica.

Il trucco si è tutto rovinato ed è colato sulle sue guance come una cascata, gli occhi sono gonfi e rossi, mentre i vestiti sono lerci dato che si è seduta sul quel terreno che definire sporco è un eufemismo

«ecco io...»
Jennifer non sa davvero che scusa accampare, non far preoccupare Zoe è ormai fuori discussione

«bhe vedi, dopo essere stata alla festa volevo... Ecco lo sai come sono fatta, volevo un po' di avventura»
Inizia ad inventarsi qualcosa la regina distogliendo lo sguardo più volte

«e?»
Chiede Zoe che vuole capire dove vuole arrivare

«eee... Bhe niente la mia avventura l'ho avuta ahah... Rimanere di notte nella parte decadente della città aha»
Finisce la sua brillante sceneggiata con una risatina nervosa Jennifer

«ma sei scema? Perché stare a casa di Ace non era già abbastanza avventuroso per te?»
Chiede sconvolta Zoe guardandola storto ma anche con un filo di ironia

«aha si a proposito di Ace...»

«che ha fatto?»

«no niente... Ecco... Mi. Ha. Baciata»

Zoe sgrana gli occhi che un'altro po' le uscivano dalle orbite

«LUI HA FATTO COSA!?»
Grida sconvolta, per fortuna ci sono solo loro e l'autista anche perché se fossero venuti anche i genitori di Zoe Jennifer avrebbe rifiutato il passaggio e si sarebbe fatta la strada a piedi piuttosto

«shhh sta calma mi hai rotto un timpano!»

«come faccio a stare calma? E, e tu che hai fatto?»

«bhe io... L'ho lasciato fare»

«cosa!? Perché?»

«bhe ecco, ho pensato di darli una possibilità»
Jennifer distoglie nuovamente lo sguardo verso il basso, inizialmente l'idea di dare una possibilità ad Ace non le era passata neanche per l'anticamera del cervello, ma riprovare il dolore che le causano i suoi sentimenti per Destiny le ha fatto capire che non vuole più sentirsi così.

«Pensavo non ti piacesse e intendo proprio come essere vivente»

«magari non è così male... D'altronde non mi sono mai soffermata a conoscerlo meglio»

«a me sembra una cosa assurda ma se mi dici così, allora non posso fare altro che appoggiarti... Ma se ti fa qualcosa lo spedisco sulla luna»

«ahah grazie»

Le due ragazze rimangono in silenzio per il resto del tragitto, arrivate davanti casa Diamond si salutano, Jennifer corre in camera sua, non deve assolutamente farsi vedere dai genitori. Si chiude nella stanza, si fa un lungo bagno caldo, dopo di che ormai stanca si sdraia sul letto e chiude gli occhi cadendo in un sonno profondo.


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