~ Miao ~«ohh ma che carinooo, era solo un gatto»
Dice Jennifer girandosi verso l'amica con il felino tra le braccia«mi hai fatto prendere un infarto»
Afferma Zoe accarezzando il gattino«visto te lo avevo detto che era un randagio»
Rimarca la sua affermazione precedente la ragazza«tu hai detto che era un cane randagio»
Le fa notare Jennifer«si vabbè non fare la puntigliosa è uguale»
La regina posa l'animale a terra e si pulisce le mani velocemente, il gattino non si era di certo fatto il bagno di recente.
«Quindi adesso che si fa?»
«continuiamo ad esplorare»
«Jennifer non c'è niente qui»
«forse perché non abbiamo cercato bene»
Zoe sbuffa leggermente per poi seguire l'amica che ha ripreso a camminare. Più vanno avanti più la zona diventa malfamata, negozi chiusi e con i vetri rotti, merce saccheggiata da qualsiasi alimentare ormai abbandonato da tempo, muffa e ruggine ovunque e i tetti di quelle che erano abitazioni potrebbero crollare da un momento all'altro. Quello che insospettisce le due ragazze è che non c'è nessuno, si aspettavano qualche tossico o branchi di persone che fanno la lotta e poliziotti che cercano di sedarle invece nulla, calma piatta.
«Jenny che ne dici di fermarci un attimo?»
Propone Zoe sedendosi su un bancale di legno«va bene, tanto non c'è nulla qui»
Concorda lei sedendosi sul medesimo bancale.Passano i circa dieci minuti seguenti in silenzio, entrambe si stanno nuovamente rifugiando nei loro mondi immaginari. Jennifer sperava che questa fosse l'occasione che le avrebbe cambiato la vita, anzi che l'avrebbe completamente stravolta, invece da quando hanno iniziato questa avventura non è successo assolutamente niente, l'evento più emozionante è stato il ritrovamento di quel gattino. La regina sta perdendo pian piano le speranze.
Zoe invece non era molto fiduciosa nemmeno all'inizio, l'idea dell'avventura e del pericolo le piace, ma quando vi si trova faccia a faccia non riesce ad affrontarli. Però dentro di lei pensava che questa fosse la volta buona in cui avrebbe finalmente cambiato la sua vita, e le avrebbe dato la forza per combattere contro le ingiustizie imposte dai suoi genitori. Ma anche stavolta la paura è stata più forte e il fatto che non ci sia stato effettivamente nulla da affrontare le ha solo facilitato la cosa.
«Jennifer, torniamo indietro?»
«va bene»
Le ragazze arrivano a metà strada, hanno ripercorso il tragitto che avevano fatto prima ma a ritroso e per fortuna entrambe hanno un senso dell'orientamento abbastanza buono.
Sono quasi arrivate all'uscita dell'ultimo vicolo da percorrere prima di apparire all'incrocio che divide le due parti della città, ma qualcuno gli blocca il passaggio.
«Permesso...»
Dice timidamente Jennifer.Un tizio alto e muscoloso si gira con sguardo truce, fissando le due ragazze dall'alto in basso per poi leccarsi le labbra secche e screpolate. La regina indietreggia prendendo la mano di Zoe che fa la stessa cosa.
«Perchè vi allontanate bellezze?»
Dice uno degli altri uomini«perchè non venite qui a divertirvi»
Afferma un'altro avvicinandosi lentamente«vogliamo solo uscire da qui»
Dice secca Jennifer guardandoli male«oh tranquilla voi uscirete da qui, ma solo dopo averci fatto divertire»
Fa un ghigno degno del diavolo in persona quello che sembra essere il capo banda.Le due ragazze che adesso hanno la conferma delle intenzioni degli uomini si girano di scatto e iniziano a correre, gli altri le seguono a ruota, le due sono in netto svantaggio, non per velocità ma esperienza. Gli uomini non sono particolarmente veloci a causa del loro stile di vita decisamente non sano ma conoscono perfettamente quel luogo, ogni vicolo e ogni scorciatoia e in pochi istanti riescono a raggiungere le due ragazze tagliandoli la strada.
«Cazzo»
Dice Jennifer fermandosi di colpo facendo sbattere Zoe contro un muro dovutasi fermare all'ultimo secondo«hey ragazzine, come mai tutta questa fretta?»
«giá vogliamo solo divertirci un po'»
«belli quei vestiti, peccato che tra poco non gli avrete più addosso»
«delle riccone come voi non dovrebbero stare in un posto come questo, potreste incontrare persone pericolose»
Afferma il capo notando la marca del loro vestiario«ma per fortuna ci siamo noi a proteggervi»
Gli uomini si accendono in una grassa risata, piena di malizia che si spezza di colpo, quando Jennifer stufa dei loro discorsi prende una bottiglia rotta che si trovava a terra vicino a lei lanciandola contro il capo banda.Quest'ultimo si gira verso di lei con gli occhi iniettati di sangue, gli bastano due ampie falcate che arriva davanti alla ragazza, le prende la camicetta che indossa sollevandola leggermente, Jennifer emette un verso di dolore.
Zoe è paralizzata, non che possa fare molto dato che un'altro degli uomini gli si para davanti bloccandole il passaggio e anche la vista.
«Lasciami!»
Grida Jennifer dimenandosi con tutte le sue forze, ma i suoi sforzi sono vani, non può competere con la forza di quell'uomo«vediamo che bella biancheria hai qui sotto puttanella»
Dice sottovoce l'essere che la tiene in pugno sogghignando nuovamente lasciando intravedere la bava che sta per fuoriuscire dalla sua bocca.Jennifer non può fare a meno di essere disgustata, distoglie lo sguardo e chiude gli occhi entrando nel suo fantastico mondo immaginario sperando di non sentire nulla.
Zoe cerca di liberarsi dalla presa dell'altro viscido che nel frattempo l'ha afferrata per i polsi, anche lei come l'amica chiude gli occhi e entra nel suo mondo interno.
«Cristo Santo»
«ma che cazzo!?»
«andiamocene!»
Un forte botto fa scappare i malviventi. Le ragazze riaprono gli occhi confuse, Jennifer ha ancora i vestiti addosso, quasi si mette a piangere dal conforto. Zoe invece può finalmente raggiungere la sua amica.
«Jenny stai bene?»
«si... Si sto bene, tu?»
«si, io sto bene. Ma cosa è stato?»
«non lo so»
Le due ragazze si guardano attorno, sentono rumore di passi, i battiti dei loro cuori iniziano ad accelerare. Le due si prendono per mano pronte al peggio.
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Non fatevi ingannare il vero pericolo è il gattino ahaha 😼
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•|⟨I belong to you⟩|•
Fiksi RemajaSono trascorsi 50anni dal loro gemellaggio, ma le due città sono ancora consumate dai rancori passati. Due facce della stessa medaglia, separate da un divario che sembra impossibile da colmare. A stravolgere il delicato equilibrio, che le due parti...