Sono trascorsi 50anni dal loro gemellaggio, ma le due città sono ancora consumate dai rancori passati.
Due facce della stessa medaglia, separate da un divario che sembra impossibile da colmare.
A stravolgere il delicato equilibrio, che le due parti...
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Sono passate due settimane e Jennifer sta per raggiungere il punto di non ritorno, il suo livello di sopportazione ha superato il limite da tempo ormai e non riesce più a tollerare la situazione in cui si trova, nella quale tra l'altro ci si è cacciata con le sue stesse mani. Pensava che stando insieme ad Ace si sarebbe dimenticata di Destiny ma la sua teoria si è rivelata essere completamente errata, anzi ha avuto l'effetto opposto.
«Ciao Ace possiamo incontrarci al centro cittadino? Ho una cosa da dirti» La regina ha preso una decisione e ha intenzione di andare fino in fondo, avvisa quindi il ragazzo per telefono
«puoi contarci splendo-»
«ok a tra poco» La ragazza non lo lascia neppure terminare la frase che attacca.
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Jennifer arriva per prima e si siede su una delle panchine aspettando l'arrivo di Ace. Durante l'attesa il telefono squilla, pensa sia il ragazzo ma sullo schermo compare il nome di Zoe
«pronto»
«ciao Jenny»
«ciao» Il tono della regina è leggermente freddo, non solo per la situazione che sta per affrontare ma anche perché da quando Zoe si frequenta con Destiny le sembra che gliel'abbia portata via, anche se questo è successo soltanto per opera sua.
«senti sei libera? Avrei bisogno di un consiglio, quindi se possiamo vederci..»
«scusa ma adesso ho da fare»
«ah ok, ti va bene se te lo dico adesso?»
«si ma non ci mettere troppo, non ho molto tempo»
«ok allora sarò breve... Ho intenzione di chiedere a Destiny di essere la mia ragazza»
«...»
«Jenny?»
«...» Dall'altro capo del telefono anche se Zoe non può vederla, Jennifer sta stringendo i pugni così forte tanto fa far diventare le nocche bianche, un'espressione di rabbia e rimorso si fa largo sul suo volto
«Jenny ci sei? Va tutto bene?» Chiede Zoe preoccupata non ricevendo risposta
«si... Si va tutto bene scusa» La bionda trattiene le lacrime che minacciano di sgorgare dai suoi occhi
