= Capitolo 17 =

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Audrey si è appena svegliata, è giovedì, manca solo un'altro giorno e poi potrà prendere una pausa dagli orrori che la scuola le fa vivere ogni giorno, non tanto i professori o le materie, ma i suoi compagni di classe

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Audrey si è appena svegliata, è giovedì, manca solo un'altro giorno e poi potrà prendere una pausa dagli orrori che la scuola le fa vivere ogni giorno, non tanto i professori o le materie, ma i suoi compagni di classe. È dal primo che l'hanno presa di mira e lei non ha ancora capito il perché, non che i suoi bulli si siano mai fermati a spiegarle la filosofia di vita che li ha portati a tormentarla.

La ragazza arriva alla sede del suo liceo cercando di passare inosservata tra gli altri studenti per unirsi ai suoi amici nella zona transennata.

«Buongiorno ragazzi»

«hey Audrey»

«ciao piccola»

Audrey si siede come sempre vicino a Destiny che la circonda con il braccio destro stringendola a se

«meno uno»
Nathan si riferisce ai giorni che mancano alla libertà

«eh già»

«dai sorellina ne uscirai vincitrice come sempre»
La incoraggia la sua sorellona con un candido sorriso, Audrey non può fare a meno di sentirsi rassicurata e acquista un po' di ottimismo.

*  Driin drinn *

«bene care signore è ora di entrare»
Annuncia Nathan con fare signorile

«non ci resta che incamminarci verso la nostra condanna miei giovani compagni»
Continua il teatrino il lupo

«ragazzi... Siete proprio strani ahaha»

I tre si uniscono in una leggera risata e poi si dividono, Audrey è davanti alla porta della classe il professore non è ancora arrivato, i suoi compagni stanno già facendo casino ma tra i vari discorsi c'è una frase che ha attraversato la sua mente come un proiettile.

«Vogliamo parlare di Abbott?»

«la disadattata ahah»

«dovrebbe ammazzarsi»

Quest'ultima è la frase che le fa accapponare la pelle, di tutte le cattiverie subite dal periodo delle medie non le era mai successo di sentire una frase del genere, nonostante tutti gli orrori subiti nessun bullo aveva mai superato quel limite, nessuno aveva mai oltrepassato quella sottilissima linea che avrebbe potuto farla cadere nel baratro.

Audrey inaspettatamente non versa lacrime, non si dispera, non scappa e non si mette nemmeno ad urlare.
Questo però solo all'esterno, perché dentro di lei sta morendo veramente, quella frase che le ha perforato l'animo ha creato uno squarcio nella poca autostima che era riuscita a mantenere per tutto questo tempo, la sta distruggendo lentamente, pezzo per pezzo.

La ragazza entra in classe come se non avesse sentito nulla, si siede al suo banco, prende i libri e quaderni necessari, tutto con la massima calma e con un volto inespressivo, il professore entra zittendo la classe che aveva continuato a fare casino, la lezione inizia ma Audrey anche se è seduta al suo posto è come se non fosse lì, è assente, la sua mente adesso non si trova in quel mondo che a lei sembra non avere nulla da offrire, ma nel suo piccolo mondo interiore dal quale come se fosse in coma non vorrebbe più uscire.

Le ore di lezione si alternano una dopo l'altra, i professori hanno stranamente deciso di non coinvolgere Audrey nelle spiegazioni come di solito accade, così la ragazza è potuta rimanere nel suo mondo senza preoccuparsi dell'ambiente circostante e dei suoi compagni che vedendola completamente assente hanno persino perso la voglia di darle fastidio.

L'ultima ora di lezione si è appena conclusa, Audrey è la prima ad uscire dall'aula, ha dovuto abbandonare il suo piccolo mondo di fantasia dato che deve prestare attenzione a dove va, si mette a fissare le sue scarpe per non alzare lo sguardo. Non vuole vedere nessuno né sentire nessuno, nemmeno i suoi migliori amici che saluta con un debole movimento della mano per poi incamminarsi verso casa con ancora il volto privo di espressioni e con qualche lacrima che ha deciso autonomamente di sgorgare dai suoi occhi.

La ragazza entra in casa, sua madre si trova in cucina a prepararle il pranzo, mentre il padre è a lavoro

«bentornata»
La saluta la madre con il sorriso

«...»
Nessuna risposta

«Audrey che è successo?»
La donna si accorge subito che qualcosa non va.

A quel punto Audrey non riesce più a trattenersi, una valle di lacrime inizia a sgorgare dai suoi occhi, che si fanno rossi dopo pochi minuti, le mani seguite poi dal resto del corpo iniziano a tremare come foglie, il respiro si fa affannoso causato dal forte stress che la sua mente ha affrontato fino a quel momento, la madre cerca di calmarla in tutti i modi ma Audrey non accenna nessun miglioramento o raggiungimento di un po' di calma. La donna si trova in difficoltà, non le è mai capitato di vedere la figlia in questo stato. Lo spavento e l'inesperienza le hanno giocato un brutto tiro facendole compiere un'azione che potrebbe causare il totale crollo della figlia

*  Slap  *

Un sonoro schiaffo si abbatte sulla guancia di Audrey che per la forza dell'impatto diventa di un rosso acceso, la testa è leggermente ruotata a sinistra e i capelli le sono finiti davanti al volto coprendolo completamente

«A... Au... Audrey... Oddio, mi dispiace... Mi dispiace tanto»
Si lascia cadere a terra la madre con le lacrime agli occhi resasi conto del gravissimo errore appena compiuto

«ti prego perdonami... Non volevo»
Cerca di prendere la mano della figlia ma quest'ultima la scansa con violenza uscendo dalla porta senza dire una parola.

Audrey si mette a correre senza una meta, alterna un passo dopo l'altro ripercorrendo mentalmente tutto quello che era accaduto dalla mattina fino ad ora, gli occhi iniziano a bruciarle e la vista si fa appannata, le lacrime hanno ricominciato a scendere con violenza rigandole il volto, la guancia dove ha preso lo schiaffo le fa ancora molto male.

L'unica cosa che le viene in mente in tutto il caos che c'è nella sua testa è di andare da Destiny sperando che almeno lei riesca a farla stare bene, se nemmeno la sua sorellona potrà compiere un tale miracolo Audrey non sa davvero più su chi fare affidamento.



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Una volta ho avuto io stessa un attacco di panico e i miei genitori non sapevano davvero come comportarsi, per fortuna poi mi sono sentita meglio. Quando succedono queste cose reagire d'impulso può davvero essere fatale.
Comunque cose tristi a parte speriamo che Destiny riesca nel miracolo! 🐺♥️
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