DUE BACI E UN CUORE BLU

WEEKEND A ROMA

Giugno 2036

Sono passati tre giorni e Eda non è ancora riuscita a parlare con Kerem. La mattina non la aspetta più al solito posto, e nemmeno lo vede nel cortile.

Gli ha scritto solo un massaggio:

-parliamo?

ma senza risposta.

"Emre, hai parlato con Kerem?"

Scuote la testa e alza le spalle

"Sta evitando anche me in questi giorni. Anche con mio zio non parla! È sempre in piscina! Fa sempre così quando è arrabbiato!"

"Devi riuscire a parlargli!"

"E come? Non passa più nemmeno a prendermi per venire a scuola. Devo aspettare che si calmi, poi torna come prima!"

"È arrabbiato con me!"

"Direi proprio di sì! Lo hai rifiutato, gli hai detto di andarsene e ancor peggio quando ti ha detto addio, non l'hai fermato!"

"Andiamo, è suonata la campanella."
Incita Asli richiamando l'attenzione di Eda che aggrappata alla ringhiera lo cerca disperatamente.

"Eda! Vieni!"

La tira staccandola.

Controvoglia entra in classe e si siede fissando fuori dalla finestra. Oggi è giovedì, e Kerem l'ultima ora ha educazione fisica. Starà tutta mattina ad aspettare di vederlo.

"Signorina Demir! Vuole degnarci della sua attenzione oggi?"
Sbotta la professoressa di biologia.

"Mi scusi!"
Risponde, ma immediatamente volge lo sguardo nuovamente fuori dalla finestra nonostante manchi un'altra mezz'ora.

"Bene! Vediamo se venendo alla cattedra mi presterà attenzione!"

Asli in parte, le scuote un braccio.
"Caz.. Eda! La prof ti vuole interrogare!"

Si alza e come se niente fosse va alla cattedra. Tranquilla. Non ha problemi a rispondere alle domande che la professoressa le pone, nemmeno quelle trabocchetto, ma lei continua ad allungare lo sguardo al campo ancora vuoto.

"Bene, signorina Demir, vedo che nonostante sia molto distratta, è molto preparata."

Asli la guarda stupefatta, com'è possibile? Lei al suo posto, con la mente occupata dal pensiero fisso di Kerem, avrebbe fatto scena muta. Eda torna al posto.

"Ma come fai. Si può sapere?"
"A fare?"
"Come a fare? Sembri un'ebete con la mente altrove e hai fatto l'interrogazione più bella della tua vita!"
"Davvero?"
"Come davvero? Io non so quasi nemmeno pronunciare quei nomi? Ci ho messo una vita a studiare quel capitolo!"
"Kerem mi ha aiutato un pomeriggio in biblioteca!"
"Ah, tutto chiaro! Mi sembra giusto. Tu ti incontravi con lui... per studiare?"

Aslì ritiene assurdo questo. Incontrare il ragazzo di cui vai pazza e... studiare!

"Per le lezioni di italiano, ma quel giorno mi ha aiutato lui."
"Siete incredibili! Io e Emre non saremmo riusciti nemmeno ad aprire il libro!"

Eda fissa ancora la finestra, ripensando alle giornate trascorse in biblioteca con lui, era divertente insegnargli l'italiano ed era bellissimo guardarlo concentrato sul libro, e arricciare la bocca quando non capiva qualcosa. Adorava quando si avvicinava a lui per leggere e se lo ritrovava, a fissarla a pochi centimetri di distanza, con quel sorriso meraviglioso.

C'è il cambio dell'ora e finalmente la classe di Kerem fa la sua apparizione. Non fosse mai successo!

Eccolo, bello come sempre, con quell'aria tenebrosa, ciuffo ribelle, short neri e canotta bianca della Nike, che mette in evidenza i muscoli.