KALBIM (cuore mio)

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"Fiamma, lo sa che sua figlia quando mi fa lezioni di italiano mi bacchetta se sbaglio?"
"Eda ama la perfezione, proprio come Khan, e se le hai chiesto aiuto non si risparmia, non pensare che ti faccia sconti solo perché sei tu."
"Me ne sono accorto!"
"Anche Khan quando mi ha insegnato il turco era irremovibile, odia fallire e il suo obiettivo era di insegnarmi una lingua orrenda e difficile come questa, e se non ci fosse riuscito lo avrebbe preso come un fallimento personale. Eda è uguale!"
"Non le piace la nostra lingua?"
"No! Penso sia ... orrenda!"
"Però la parla benissimo!"
"È stato difficile, quante litigate in quel periodo. Lo avrei strozzato a volte, ma lui parlava solo turco.
Kerem sgrana gli occhi increduli.
"Lei e Khan litigare? Non ci credo!"
Fiamma ride ripensandoci.
"Credici! C'è stata una volta che ho fatto le valigie e volevo tornare in Italia. Mi ha rincorso in aeroporto sbraitando che non potevo partire perché lui mi amava e non poteva vivere senza di me, mi chiese scusa, come se avesse fatto chissà cosa..."
"Questa non me l'avete mai raccontata."
Esorta Eda intenta ad ascoltare con i gomiti poggiati sul tavolo e sorreggendosi la testa con le mani.

Kerem ride pensando all'immagine che si era fatto in passato di Khan.
"Ed io che l'ho sempre pensato uno sciupa femmine prima di conoscerlo. Perciò immagino non sia partita. L'ha avuta vinta lei."

Fiamma fa una smorfia e scuote la testa.
"Beh, non proprio... lui è venuto in aeroporto a dirmi tutte quelle frasi sdolcinate, ma non si è mai arreso, perché lo ha fatto non con una sola parola in italiano, ed io ho capito tutto lo stesso. Non avrei mai potuto andarmene! Gli sono corsa in braccio, o almeno quella era l'intenzione, perché avevo già un bel pancione, mi ha baciata... ehmm ..." tira un sospiro
"Mamma mia, non potete immaginare cosa sono i suoi baci!" dice con fare sognante.

Eda e Kerem si guardano sorridendo.
"Poi si è chinato a baciarmi la pancia dicendo: Eda cuore mio, la mamma oggi mi ha rubato qualche battito !" 
Dice facendo una voce profonda.
"Lo ricordo come fosse ieri."
"Ora basta stancarvi con i miei aneddoti!"
"Ci piace sentirli, non si preoccupi. Sembrano inventati da tanto sono pieni di amore."
"Mamma ti suona il telefono!"

Si alza seguendo la soneria, e lo recupera sul piano della cucina. È lui, Khan.
"Ciao amore, come è andato il primo giorno?"
"Askim, molto bene, ma se fossi qui con me adesso, sarebbe ancora meglio. Cosa fai di bello?"
"Eda e Kerem mi stanno facendo compagnia, abbiamo ordinato una pizza, e adesso parlavamo un po'."
"Sono lì in parte a te?"
"Sì, metto in viva voce."
"Ciao papà come stai?"
"Bene, a te non lo chiedo, conosco già la risposta!"
"Buonasera Khan, anch'io stasera le ho detto la stessa cosa!"
Dice guardando Eda e ammiccando.
"In merito a cosa?"
"Mi chiedeva se lei le avrebbe dato il permesso di fare un campeggio di una notte al lago con Asli, Emre e naturalmente con me, ed io le ho risposto di risparmiarsi la fatica di chiederlo perché la considera una bambina e non si fida di noi."

Eda non crede che lo stia facendo davvero.
"Papà era un'idea di Asli, ma l'abbiamo già accantonata. Hai ragione, mai chiedere quando si sa la risposta."
"Non potreste comunque. Come fareste ad arrivarci?"
"Non sarebbe un problema. Mio zio abita vicino al lago di Egirdir, ha una fattoria e deve nascere un puledrino, ci porterebbe mio padre e campeggeremmo nel campo dietro casa. Pace...ci andrà solo papà e farà un video all'evento."

Khan storce il naso, sa benissimo quanto piacciano ad Eda i cavalli, e non vuole assolutamente che pensi non si fidi di lei. Non ha proprio nulla da dire sulla schiettezza di Kerem, lo ammira molto per questo, e non è sprovveduto, ha capito il suo gioco della psicologia inversa, l'ha sempre utilizzata anche lui per ottenere qualcosa.

"A quando questo evento?"
"Tra dieci giorni, salvo complicazioni. Hanno fissato la data con il veterinario per un parto indotto a causa di un problema alla cavalla ma non le so dire il motivo."
"Povera cavalla... non è in pericolo di vita vero?"
Chiede Eda preoccupata, ormai coinvolta nella storia.
"No no! Nulla di così grave! Vedrai quando papà ti farà vedere il video, è uno spettacolo la nascita di un puledro, quando poi si alza in piedi sembra un miracolo..."

DUE BACI E UN CUORE BLUDove le storie prendono vita. Scoprilo ora