EPILOGO

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Un anno dopo...

1 agosto 2041

Khan e Fiamma devono prendere un'importante decisione, rimanere a Istanbul, o trasferirsi in Italia per sempre. Ormai gli impegni di lavoro di Khan sono quasi esclusivamente collegati alla Lux Vide e il continuo spostarsi non rende le cose semplici, né a lui, né alle due donne della sua vita.

Fiamma ha smesso definitivamente, anche se con rammarico di lavorare alla scuola per rimanere a fianco a lui, ovunque il lavoro lo porti. Eda ha finito il liceo, sballottata tra Italia e Turchia, a seconda dei lavori del padre, ed ora vuole seguire le sue orme e sta per iniziare il corso di giurisprudenza all'università, niente di meno che a Milano come aveva annunciato l'anno precedente.

Khan le ha preso un'attico in affitto sui Navigli, al sesto piano, non molto lontana dall'Universita Bocconi. È situato in un elegante contesto, si affaccia con ampie vetrate sul centro storico, vista Duomo, è molto silenzioso e riservato, ottimo per studiare e mantenere la propria via privata, ha un ingresso accogliente, un grande soggiorno con zona cucina e due camere, una per ospitare Khan e Fiamma in caso di una loro visita, un enorme bagno ed un terrazzo dove ammirare la città.

L'università di Kerem è più distante, ma non gli importa, Khan gli ha offerto un autista, ma non ha voluto, però ha accettato una moto per il suo ventitreesimo compleanno per spostarsi in città. Ha fatto fatica ad accettarla, ma Eda ha insistito fino ad ottenere ciò che voleva.

"Ti prego amore, accettala! Sai che adoro andare in moto con te!"
"Cazzo! Non voglio. È troppo costosa per un regalo. Lo sai che non sto con te perché ti chiami Demir!"
"Lo so benissimo! Ciò non toglie il fatto che abbiamo la possibilità di farti un regalo costoso! Non sarebbe solo tua, sarebbe nostra."

Eda si aggrappa al suo braccio guardandolo con occhi dolci da cerbiatto.
"Ker, amore, dai non fare l'orgoglioso. Prendila come un prestito, almeno. Quando sarai un chirurgo famoso se vorrai potrai ripaghergliela. Dopotutto è per venire a vivere con me che ti allontani dall'Università."
"Non è un problema! Prendo la metro!"
"Se ti piace così tanto, puoi sempre prenderla quando piove! Preferisci una macchina?"
"Eda, smettila!"
Eda gli sbaciucchia il collo.
"Eda sto guidando!"
"E?... non la smetto finché non accetti che ti regaliamo la moto."
Allunga anche una mano sui jeans, premendo quel tanto per risvegliare l'amichetto intrappolato nel suo interno.
Gli abbassa la zip e infila ma mano nei boxer.

"Eda! Ci aspettano i ragazzi e siamo in ritardo."
"Sai quanti bei viaggetti in moto potremmo fare nei weekend?"
Gli afferra la quasi erezione, comincia a stimolarla, continuando a baciargli il collo. Kerem ha un sobbalzo e gli scappa un piccolo gemito.
"Quando finisci le lezioni, o il tirocinio, arriveresti a casa più velocemente da me, e potrei coccolarti..."

Stringe il palmo, ora l'erezione è ormai marmo, e con l'indice fa piccoli cerchi alla base del glande e sulla punta bagnata.
"Cazzo Dea! Fermati o arriviamo alla festa e avrò i jean tutti sporchi."
"Mi fermo solo se accetti la nostra moto."
"Ok, ok! Vada per la moto!"

Eda ride soddisfatta, toglie la mano sistemando i boxer, ma fatica a chiudergli i jeans, alza le spalle, lo guarda, ride.
"Dovresti pensare a qualcosa che non ti piace, amore. O non torna a riposo!"
"Ricordati che questa tortura me la paghi?"
"Tutto quello che vuoi amore, l'importante è che mi porterai in giro in moto!"
Kerem scuote la testa, sogghigna.
"Mai e poi mai, avrei pensato un giorno di dirti di non toccarmi!"
"Colpa tua! Sei arrivato in ritardo, altrimenti avremmo potuto fermarci, e tu non avresti dovuto accettare la moto!"
Lo prende in giro.

 
Kerem prende una strada secondaria e si ferma in una piazzola buia. Le afferra la nuca e la bacia con ardore.
"Ormai la moto l'ho accettata, ma di arrivare in ritardo non me ne può fregar di meno. Ti va?"
Eda si morde un labbro e sorride. Non l'hanno mai fatto in macchina, la cosa la eccita ora che glielo sta chiedendo. Sposta indietro il sedile e le sorride. Per risposta lei lo bacia piegandosi sul sedile per spostarsi a cavalcioni su di lui.
Fortuna vuole che indossi un abitino elasticizzato, Kerem le toglie gli slip e arriccia in su il vestito prima che si posizioni su di lui, e si abbassa i jeans.

DUE BACI E UN CUORE BLUDove le storie prendono vita. Scoprilo ora